A meno di tre settimane dallo
svolgimento della 15° edizione della Turin Marathon del 17
aprile 2005 si delinea il cast degli atleti che si contenderanno
il successo finale.
Tre, almeno sulla carta, i temi forti di questa edizione: la
caccia al record della gara femminile (2h27’04’’), il grande
equilibrio ed incertezza della gara maschile, senza favoriti
assoluti, ma con almeno dieci potenziali candidati alla vittoria
finale e soprattutto, in chiave azzurra, la sfida per una maglia
per i Campionati del Mondo di Helsinki dell’agosto prossimo tra
Danilo Goffi e Migidio Bourifa, con possibile outsider di lusso,
Francesco Bennici.Entrando nel dettaglio della prova
femminile, si annuncia un duello dagli alti contenuti tecnici
tra le keniane Beatrice Omwanza e Rita Jeptoo. La prima,
accreditata del miglior tempo di iscrizione (2h27’19’’, ottenuto
a Berlino l’autunno scorso) è atleta dal rendimento costante,
sicuramente in grado di portare a casa il successo e di provare
ad abbattere il muro delle 2h27’. Per contro, Rita Jeptoo,
trionfatrice in 2h28’11’’ alla scorsa Milano City Marathon,
risponde con il suo grande talento di base, l’esuberanza della
gioventù (è nata nel 1981) e l’indubbia crescita tecnica degli
ultimi mesi. Sarà un duello avvincente ed incerto! Possibile
outsider la 22enne Alevtina Biktimirova, una delle più
interessanti atlete della nouvelle vague russa sulle lunghe
distanze che, seppur accreditata di un personale di 2h32’33’’,
per la giovane età e per i buoni riscontri cronometrici
soprattutto sulle distanze più brevi, può progredire molto. In
chiave azzurra, infine, la bella favola di Marcella Mancini,
marchigiana che, arrivata tardi all’atletica che conta dopo un
inizio da amatrice e confortata dall’ottimo secondo posto in
1h13’15’’ alla Roma-Ostia, proverà ad avvicinare le 2h30’, la
soglia della nobiltà in chiave nazionale nella maratona.
Tra gli uomini i favoriti dovrebbero essere l’azzurro
Danilo Goffi (2h08’33’’ di primato personale) e David Makori
(2h08’49’’) accreditati dei migliori tempi. Tuttavia, la
presenza di tanti possibili outsider renderà difficile la loro
impresa. L’azzurro, inoltre, dovrà dimostrare di essere tornato,
dopo il bel secondo posto alla Venice Marathon 2004, campione a
tutto tondo, capace di imporre la propria personalità,
lasciandosi alle spalle dubbi e paure che, troppo spesso, ne
hanno limitato le performance. Per il keniano, invece, il dovere
di cancellare le ultime due stagioni difficili, per ritornare
protagonista assoluto, come seppe essere nell’autunno 2002 a
Venezia. Oltre che per la vittoria finale, Goffi lotterà anche
per una possibile maglia azzurra per i Mondiali di Helsinki
(quattro sembrano già sulle spalle di Baldini, Di Cecco,
Andriani e Pertile) con Migidio Bourifa e Francesco Bennici. Il
primo, dopo un autunno passato a riprendersi da un brutto
infortunio motociclistico e un inverno segnato dal triste lutto
per la morte del padre, cerca a Torino un ritorno nel giro
azzurro, sperando che il lieve infortunio al polpaccio, accusato
nella maratonina di Prato di due giorni fa, sia soltanto
l’ultimo segno di un periodo buio che sta finendo. In quanto al
34enne siciliano Bennici, talento inespresso tra i più
straordinari dell’atletica italiana, questo esordio in maratona
si preannuncia foriero di una possibile grande sorpresa. Nelle
ultime settimane, sotto l’occhio vigile del suo coach Luciano
Gigliotti, in compagnia di Stefano Baldini e Danilo Goffi, nella
pineta di Tirrenia ha svolto ottimi allenamenti.
Se, come tante altre volte in passato, un animo troppo
sensibile e l’ansia di arrivare non lo penalizzeranno, sul
traguardo del Valentino si potrà assistere ad un esordio con il
botto. Tornando alla lotta per il successo, tuttavia, mai come
quest’anno l’esito della contesa si annuncia incerto. Diversi
atleti, in particolare keniani, etiopi e ugandesi, hanno talento
e primati personali sulle distanze più brevi e talvolta anche
l’esuberanza giovanile per compiere la grande impresa. I keniani
Steven Rerimoi e Julius Rotich, l’ugandese Martin Toroitich e
l’etiope Gebremariam sono solo alcuni dei nomi che potranno
rinverdire la tradizione dei Sammy Korir, Joseph Chebet, Japhet
Kosgei, Alemahyu Simeretu, atleti che a Torino hanno scoperto di
essere dei campioni.
Prima che si apra il sipario su questa avvincente gara,
sabato 9 aprile alle ore 21, il gruppo Baba Sissoko & Taman Kan
si esibirà nell’Auditorium del Sermig – Arsenale della Pace, in
un concerto che, attraverso la musica e il ritmo etnico di un
gruppo composto da cantanti e musicisti provenienti dal Mali,
dal Cameroon e da Cuba, permetterà al pubblico, che si farà
coinvolgere, di testimoniare i valori della solidarietà e della
pace e di contribuire alla realizzazione del progetto "Salvare
almeno 100.000 bambini", a cui la Fondazione circuito teatrale
del Piemonte ha aderito, proponendo questo cast di artisti di
fama internazionale.