Penultimo appuntamento per gli
incontri dell’unione industriale, incontri del 1° ciclo 2005
"Martedì Salute" , conferenze per poter parlare direttamente con
gli esperti di ogni settore, in questo appuntamento: Flavio
Quaglia. Professore Associato Clinica Ortopedica Universitaria,
A.S.O.S., Fabrizio Tencone, Medico dello Sport, Direttore Centro
di riabilitazione Isokinetic, e la dottoressa G. Longo, i quali
hanno discusso con il pubblico e risposto alle loro domande sul
tema "l’anca: patologie e possibilità terapeutiche" . La
Coxartrosi, o artrosi dell'anca, è la malattia degenerativa
della cartilagine articolare dell'anca. La cartilagine, infatti,
è la struttura articolare più direttamente esposta all'usura in
rapporto alle sollecitazioni meccaniche.Si manifesta
inizialmente con rammollimenti ed erosioni dei tessuto
cartilagineo (condropatia) ed evolve in osteoartrosi quando il
processo coinvolge anche l'osso sottostante e la membrana o
capsula articolare. In generale colpisce tutti i vertebrati.
Nella nostra specie è sicuramente la condizione morbosa più
frequente nella seconda metà della vita.
come si manifesta
Il dolore abitualmente viene avvertito nella regione
inguinale e si può irradiare alla natica, alla regione laterale
ed anteriore della coscia. Nelle fasi iniziali può essere
scambiato per una radicolopatia di origine lombare.In genere il
dolore si manifesta in relazione al carico (ad esempio dopo
essere stati in piedi a lungo) e secondariamente al movimento
(ad esempio dopo aver camminato a lungo). Solo nelle fasi
tardive il dolore è continuo e presente anche a riposo. Con il
progredire della malattia i movimenti di estensione e di
rotazione subiscono una riduzione ed in seguito la limitazione
dei movimento interessa tutti i piani articolari. Nelle fasi
iniziali la cartilagine delle superfici sottoposte al carico è
soggetta ad assottigliamento ed erosione, documentabili solo con
un'indagine di Risonanza Magnetica Nucleare (RMN), mentre con la
Radiologia tradizionale (RX) si può apprezzare solo una
riduzione dello spazio articolare, fino all'interessamento
dell'osso sottostante. Con la radiografia convenzionale si
possono osservare dei piccoli buchi (cavità geodiche) situati
nella testa dei femore e nell'acetabolo. Con l'evolvere della
malattia l'osso indebolito si deforma, con un appiattimento
della testa dei femore ed alla periferia si assiste alla
formazione di prominenze (osteofiti) che contribuiscono a
ridurre la possibilità di movimento dell'articolazione. |