Domenica 25 settembre con
puntualità cronometrica, il nuovo simbolo della Torino olimpica,
un arco alto 69 metri, è salito nel cielo di Torino. Due
gigantesche gru, da 1500 tonnellate cadauna, hanno sollevato, a
partire dalle prime ore del mattino, l'arco con movimenti
micrometrici che è giunto puntualmente nella sua posizione
definitiva alle ore 18 dello stesso giorno, consentendo così la
ripresa del traffico ferroviario alle ore 18,30 come programmato
. L'operazione che ovviamente non poteva avvalersi di precedenti
è stata condotta con magistrale destrezza dai tecnici delle due
ditte che in associazione si erano aggiudicate l'appalto di
costruzione del ponte- Sermeca di Mede Lomellina (PV) e Falcone
di Villafalletto (CN) -
I due architetti progettisti, Benedetto Camerana e Hugh
Dutton, hanno seguito passo passo l'operazione con la giusta
trepidazione di chi vede concretizzarsi un progetto che il
Sindaco di Torino Sergio Chiamparino, presente all'evento, ha
sottolineato essere un simbolo della modernizzazione urbana e
della internazionalizzazione di Torino.
L'Ing. Mimmo Arcidiacono, Direttore Generale dell'Agenzia
Torino 2006, ha espresso la grande soddisfazione dell'Agenzia
che vede tutte le opere dell'evento olimpico prendere forma nei
tempi previsti.
L'arco, del peso di 460 tonnellate e con larghezza alla sua
base di 55 metri, sorreggerà con 32 cavi d'acciaio il ponte
pedonale che collegherà il Villaggio Olimpico con il Lingotto
attraversando il fascio dei binari ferroviari con una lunghezza
complessiva di ben 368 metri.Il ponte sarà completato per
Natale.
L'ing. Mario Piovano, Vice Direttore Generale dell'Agenzia
Torino 2006, che nei giorni scorsi ha accompagnato in visita
agli impianti olimpici Jean Claude Killy - Responsabile CIO per
le olimpiadi invernali - ha riferito l'ottimo giudizio espresso
da Killy circa l'ottima funzionalità logistica che le nuove
strutture olimpiche stanno assicurando all'evento. Il nuovo
ponte di collegamento del Villaggio Olimpico con il quartier
generale del CIO al Lingotto, sarà sicuramente apprezzato
durante l'evento e risulterà nel contempo un'eredità post
olimpica per la Città.