LESIONI TRAUMATICHE DELL’ARTO
INFERIORE IN AUMENTO PER AUMENTATI GRAVI INCIDENTI
AUTOMOBILISTICI, MA POCA ATTENZIONE AL PROBLEMA
Dagli insuccessi una guida per individuare trattamenti in fase
acuta: questa la filosofia del VI Congresso della Società
Italiana Chirurghi Ortopedici Ospedalità Privata, a Torino il 14
e 15 ottobre
"La sanità privata incontra quella pubblica
per dare vita ad una collaborazione che promette vantaggi per
entrambe le parti e soprattutto per il paziente", afferma il
professor Giacomo Pisani, Presidente del VI
Congresso Nazionale SICOOP Società Italiana
Chirurghi Ortopedici Ospedalità Privata
che, in collaborazione con la
Clinica "Fornaca di Sessant" di cui sono note
l’importanza e il prestigio a livello nazionale, si terrà il 14
e 15 ottobre 2005 al Centro Congressi Unione Industriale in Via
Fanti 17 a Torino, su "Problematiche in esiti delle lesioni
traumatiche osteoarticolari dell’arto inferiore".
"Abbiamo il piacere di ospitare quest'anno 200 specialisti
provenienti da tutta Italia –sottolinea Fabio
Marchi, amministratore delegato della Clinica torinese- a
testimonianza dell'attenzione che gli ortopedici dell'ospedalità
privata prestano all'attività scientifica e all'aggiornamento
continuo. Siamo felici che la SICOOP abbia scelto la Clinica
Fornaca per l'attività clinica di eccellenza e la didattica
universitaria. Dal 2002 il Centro di Chirurgia del Piede è sede
della Scuola di specializzazione in Ortopedia e punto di
riferimento per gli studenti che desiderano approfondire il tema
della chirurgia del piede".
A sottolineare la collaborazione tra pubblico e privato,
apriranno i lavori Marco Borgione, Assessore alla
Famiglia e ai Servizi Sociali della Città di Torino, e
Emmanuel Miraglia, Presidente AIOP Associazione
Italiana Ospedalità Privata.
Quindi, anche la sanità privata vuole fare
cultura medica. E’ un’esigenza dettata dal desiderio di
condividere gli alti traguardi raggiunti e renderli accessibili
a tutti. In questo senso è significativa l’apertura del
Congresso ai medici del servizio pubblico che invitiamo a
partecipare attivamente ai lavori.
Il Congresso avrà carattere multidisciplinare e sarà
incentrato sulle novità nel campo della chirurgia dell'arto
inferiore, con una rilevante sessione riservata alla chirurgia
del piede.
I lavori, optando per una formula originale,
seguiranno una sorta di ideale viaggio a ritroso nella realtà
delle lesioni traumatiche dell’arto inferiore. Infatti, gli
ortopedici provenienti da tutta Italia si confronteranno
partendo dagli insuccessi, dai casi il cui esito finale è
negativo, per giungere alle procedure d’intervento in prima
istanza, a trattamenti ad hoc, in grado di invertire i
risultati. In estrema sintesi, si parte dagli esiti per dare
delle indicazioni nella fase acuta.
"Purtroppo le patologie del piede non godono
dell’attenzione che esigerebbero. - afferma il professor
Giacomo Pisani- Eppure, in caso di trauma, i tempi
di ripresa di questo arto sono molto più lunghi rispetto a
quelli di altre parti, come il ginocchio o l’anca, che
normalmente vengono affrontati con maggiore impegno e
tempestività. E soprattutto la riabilitazione ha dei forti
limiti legati a quanto è stato fatto in acuto. Se in acuto il
problema è stato trascurato non c’è riabilitazione che possa
riportare alla normalità. Se permane un disassetto non esiste
riabilitazione che possa rimuoverlo".
Il Convegno vuole quindi porre l’accento anche su un problema
che può colpire tutti. Infatti, i gravi traumi al piede sono in
notevole aumento… proporzionalmente alla crescita dei politraumi
dovuti a gravi incidenti automobilistici. Attualmente, la
maggiore sicurezza dei veicoli risparmia più vite, ma le vittime
spesso riportano numerose fratture, fra le quali è frequente
quella del piede. Ciò esplicita un’altra realtà: questo tipo di
trauma è più frequente nei giovani rispetto agli anziani. E
ancora, nell’ovvio intento di intervenire su parti più vitali,
si trascurano i danni riportati al piede. Si tratta di una
procedura più che comprensibile, ma sul lungo periodo, una
frattura a tale arto si può trasformare in un handicap
permanente.
Al secondo posto, dopo gli incidenti d’auto, si trovano
quelli domestici, soprattutto a carico della caviglia. Questa
parte dell’arto inferiore è anche l’oggetto di una patologia
tipica del calciatore: calciare il pallone col collo del piede
crea un danno a favore dell’articolazione che può arrivare a
compromettere la carriera dell’atleta.