Teatro Piccolo Regio Sotto L'altro Patronato
del
Presidente della Repubblica
e con il patrocinio della
Regione Piemonte
Provincia di Torino
Città di Torino
assegnazione del
PREMIO APICE 2005
attribuito a:
FEDERAZIONE NAZIONALE COLLEGHI IPASVI
LIONS CLUB ROMA PANTHEON
Cos'è la crisi epilettica? |
La
crisi epilettica è una:"manifestazione clinica causata
da una scarica anomala ed eccessiva di una popolazione
di neuroni,caratterizzata da fenomeni improvvisi e
transitori di varia natura(alterazioni della coscienza,
eventi motori, sensoriali,autonomici o psichici),
percepiti dal paziente o da un'osservatore". Le crisi
epilettiche, spesso, hanno un esordio improvviso e
generalmente cessano spontaneamente. Sono di breve
durata, da qualche secondo a qualche minuto, e sono
spesso seguite da sonnolenza e confusione nella fase
successiva alla crisi. |
Che cos'è l'epilessia? |
L'epilessia è una condizione
caratterizzata da crisi ripetute (due o più)
non
provocate da una
qualsiasi causa immediata identificabile. Il distinguo
"non provocate" è molto importante per la definizione di
epilessia perché esclude tutte quelle crisi causate da
alcool, droghe, ecc. L'epilessia, in genere, non è una
vera malattia neurologica, ma un disturbo cronico con
tendenza a ripetersi nel tempo. Solo in casi
particolarmente gravi, si può parlare di "malattia"
epilettica, o meglio, di una sindrome caratterizzata da
una familiarità, età di esordio, caratteristiche delle
crisi e dal quadro neurologico ed elettroencefalografico.
La definizione comunemente accettata è:"Sindrome
neurologica a carattere cronico caratterizzata da crisi
convulsive o da altre manifestazioni critiche di natura
motoria, sensoriale e neurovegetativa, che hanno in
comune la comparsa improvvisa e la ripetizione nel
tempo". Non tutte le epilessie sono classificate con
tale termine. In parole povere, l'epilessia non è altro
che una reazione anomala del cervello, improvvisa ed
imprevedibile, ai più diversi stimoli. |
L'epilessia è contagiosa? |
No,
assolutamente non è contagiosa. Purtroppo le false
credenze, le superstizioni ed i pregiudizi che si sono
tramandati da generazione in generazione, per oltre 2000
anni di storia, affiorano ancora ai giorni nostri. La
mancata conoscenza della patologia genera questi falsi. |
Di epilessia si può guarire? |
Di
epilessia si può guarire, ma è più corretto parlare di
remissione delle crisi perché è possibile che ci siano
delle ricadute anche a distanza di molti anni.Per
remissione delle crisi, si intende la mancanza di crisi
per almeno due anni, anche se con assunzione di farmaci.
Per guarigione o remissione totale si intende, in molti
casi, il completo controllo delle crisi,
indipendentemente dall'assunzione di farmaci, oppure,
l'assenza di crisi da almeno 4-6 anni, con EEG normale.
Nel 60-70% dei casi è possibile ottenere una Remissione
Totale dopo 3-10 anni dall'inizio della terapia
appropriata. In alcuni casi come nell'epilessia a Punte
Rolandiche (EPR) e nel Piccolo Male non associato a
crisi di Grande Male si può parlare di guarigione perché
le crisi scompaiono spontaneamente verso i 15 anni di
età. In genere nelle epilessie d'infanzia, la remissione
totale si registra nel 50-70% dei casi, solo più crisi
occasionali nel 30-45% e nel restante 5% si va incontro
ad una farmacoresistenza. |
L'epilessia può ridurre le capacità
intellettive, la memoria? |
Le crisi epilettiche di per
sé non causano deficit intellettivi. Un eventuale
deterioramento mentale, nel Soggetto con epilessia,
generalmente non è imputabile alle crisi epilettiche
all' evolversi della patologia cerebrale associata
all'epilessia. Un'indagine di alcuni anni fa, fatta
dalla Clinica Svizzera per l'epilessia di Zurigo, ha
rilevato che il 95% delle persone con epilessie gravi,
farmaco resistenti e crisi frequenti, non ha avuto alcun
calo d' intelligenza.
I Soggetti con epilessia lamentano deficit di memoria
nonostante i test psicologici che spesso non rilevano
grosse difficoltà nel ricordare. Alle volte il
coinvolgimento di determinate zone cerebrali come
l'ippocampo nei Soggetti che soffrono di crisi del Lobo
Temporale, l'azione di alcuni farmaci antiepilettici in
casi di forti dosaggi, la frequenza delle crisi, possono
rendere possibile dei cali di attenzione, rallentamenti
mentali e cali di memoria. |
Mia figlia và pazza per la discoteca.
Avrà dei problemi? |
I
fattori scatenanti delle crisi epilettiche, dovute alla
fotosensibilità, sono da ricercare nel rapido variare
delle luci dei colori (un semplice riflesso del sole
sull'acqua, un'auto che percorre un viale alberato,
fissare i raggi di una ruota che gira, etc.) nel campo
di una frequenza ben determinata. Si calcola che circa
il 3% delle persone con epilessia, siano sensibili a
questo fenomeno di fotostimolazione che si manifesta
solo quando la frequenza delle luci e dei colori si
attesta tra i 15 ed i 20 flash al secondo. Pertanto le
luci colorate e lampeggianti (psichedeliche) della
discoteca, che già di per sè possono essere pericolose
per le persone predisposte alla fotostimolazione, con la
musica ad alto volume e l'atmosfera eccitante, possono
aumentare il rischio di crisi epilettiche. |
Posso praticare lo sport che
preferisco? |
Il
Soggetto epilettico può prendere parte alle attività
sportive non solo dilettantistiche, ma anche agonistiche
perché non è considerato un atleta disabile, nel fisico,
né psichico. Ovviamente, occorre fare un esame di
coscienza, rapportando il proprio stato, alla
pericolosità dello sport che si intende praticare, al
tipo delle crisi, se sono sotto controllo, all'influenza
dei farmaci sull'organismo. Ad esempio, chi èsoggetto a
crisi di Grande Male, od anche solo alla perdita di
coscienza momentanea come nei casi di Epilessia
Temporale, non gli sarà certo raccomandato di praticare
la pesca subacquea, deltaplano, paracadutismo, roccia,
automobilismo, motociclismo, ecc. o comunque praticare
sport individuali. Ci si orienterà invece su sport meno
pericolosi e soprattutto su sport di squadra. Le leggi
vigenti prevedono, per alcuni sport, l'obbligatorietà di
esami e visite mediche periodiche mentre per tutti gli
altri sport, c'è la possibilità di sottoporre ad esami
specialistici e strumentali quei Soggetti in cui si
ravvisi "un un motivato sospetto clinico" alla loro
idoneità. |
Sono epilettica: i miei figli saranno
epilettici? L'epilessia è ereditaria? |
Più che di ereditarietà si
dovrebbe parlare di rischio di trasmissione o
familiarità. E' una
questione molto dibattuta e con conclusioni non molto
omogenee. Si ritiene che nelle epilessie del tipo
Piccolo Male, Grande Male, Miocloniche dell'infanzia e
nell'Epilessia a Punte Ronaldiche il rischio di
trasmissione tra genitori e figli è di circa il 10% tra
padre e figlio e del 15% tra madre e figlio.Secondo una
ricerca di Regesta ed Altri (1991) la percentuale di
familiarità è del 17,1%nell'ambito delle stesse forme.
Una recentissima ricerca del Diartimento di Neuroscienza
dell'Università di Torino ha evidenziato una familiarità
del 10,5% sul totale delle forme epilettiche e, in
particolare per le Epilessie Generalizzate il 18,2%, e
per le Parziali idiopatiche l'8%. Altri studi dimostrano
che se la madre è epilettica il rischio di generare un
bambino epilettico è di circa il 6%;se è il padre il
rischio si dimezza al 3%. Se entrambi i genitori sono
epilettici il rischio è del 5%. |
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