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Le città hanno un cuore economico complesso. La "produzione per i mercati lontani" ha costituito la matrice della prosperità di Torino. Oggi questa città sta vivendo una transizione che desta alcuni interrogativi. Quale miscela di tradizione e innovazione può garantire l’esito migliore? Possiede la città le risorse sufficienti, il capitale finanziario, industriale e umano per rinnovare la sua prosperità? Di qui la ricerca sui fattori alla base della produzione di Torino.

La Ricerca Rota 2005, il cui coordinamento scientifico si deve a Pietro Terna e Giuseppe Russo, prosegue sulla strada de I numeri per Torino (2003). Sono scandagliati gli scenari futuri dei sistemi economici provinciale e regionale. Fanno la loro apparizione, come strumenti di spiegazione e di previsione, modelli capaci di trattare la complessità dei sistemi economici locali. A riflettere sulle traiettorie delle "risorse per Torino" sono stati invitati anche i giovani ricercatori vincitori del bando "Manufacturing in Turin", con il quale il Comitato Giorgio Rota ha rinnovato la sua vocazione alla valorizzazione dei giovani talenti nella ricerca economica e sociale, premiandone quattro. Un altro modo per testimoniare che se aver fiducia nel futuro è possibile, investire sul futuro è necessario.

Ogni piccolo pezzo del meccanismo deve funzionare bene, ma ci sono tanti altri  meccanismi. Se non funzionano bene neanche quelli, tutti i nostri sforzi serviranno a ben poco.
Giorgio Rota

IL COMITATO 
Il Comitato Giorgio Rota nasce per iniziativa di alcuni esponenti del settore imprenditoriale e dell' Università, che ebbero particolar modo di condividere con l'economista scomparso il «gusto» di lavorare e ragionare insieme, in termini sempre positivi e pragmatici, sui problemi economici e dello sviluppo.

Il Comitato si farà ogni anno promotore di una ricerca di argomento economico-affidandola ad eminenti ricercatori -, i cui risultati verranno ogni volta presentati nel corso di un convegno conclusivo e pubblicati in un' apposita collana. La ricerca Giorgio Rota diventerà, cosi, occasione d' incontro periodico tra economisti ed imprenditori, ponendo Torino come punto di riferimento scientifico-culturale, privilegiato dal continuo contatto con una realtà produttiva avanzata e «di frontiera».  Alla sua realizzazione contribuiranno enti ed aziende che intendono caratterizzare la loro immagine attraverso iniziative rivolte a qualificare l'ambiente socio-economico in cui operano.

Il «Comitato» si propone quindi di «fare cultura» ponendo in contatto realtà ed ambienti diversi, collegando mondo universitario e della ricerca e mondo delle imprese, della finanza, degli enti pubblici. In tal senso, si intende rinnovare l'insegnamento di Giorgio Rota che, movendosi con lucidità tra astratto e concreto, coniugò sempre e consapevolmente la chiarezza delle analisi con il realismo, nella ricerca e nella costruzione dei presupposti di una società complessivamente libera, dinamica ed articolata nei suoi soggetti attivi.