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Torino,18
Giugno 2010
TORINO CAPITALE DELL’INGEGNERIA
Dopo 50 anni torna a Torino il Congresso Nazionale degli
Ingegneri torna a Torino, patria dell’Ingegneria e sede di uno
dei più prestigiosi Politecnici d’Europa. Dal 7 al 10 settembre
oltre 1.000 persone, tra professionisti e accompagnatori,
provenienti da tutto il
territorio nazionale, saranno a Torino per il 55° Congresso
Nazionale degli Ordini degli Ingegneri d’Italia “Costruire il
futuro del sistema Italia: ruolo dell’Ingegneria e riforma delle
professioni”.
Scopo principale del Congresso sarà stimolare la consapevolezza
delle forze politiche e della società civile sull’importanza del
contributo che la categoria professionale degli ingegneri può
dare in termini di progresso socio-economico della nazione. Il
tema congressuale
permetterà di riaffermare l’importanza sociale del ruolo
dell’ingegnere e come il corretto svolgimento delle prestazioni
di ingegneria possa garantire la sicurezza, la qualità della
vita, la conservazione dell’ambiente, la tutela del territorio,
l’ottimizzazione della spesa pubblica nonché il rispetto
dell’etica e del lavoro in tutte le sue forme.
Secondo il Presidente Remo Vaudano “Nell’ambito di un rapporto
nuovo, trasparente e di reciproco rispetto tra cittadini, enti
pubblici e professionisti, si rende necessaria la riconferma di
alcuni principi basilari e irrinunciabili: in primo luogo la
netta distinzione tra attività d’impresa e attività
intellettuali – come quella dell’ingegnere –
di alto valore etico sociale che comportano l’assunzione di
responsabilità rilevanti, in secondo luogo la definizione
inequivocabile di quale debba essere il giusto compenso per chi
fornisce prestazioni a carattere intellettuale, così come
avviene per ogni altra forma di
prestazione lavorativa e come esplicitamente sancito dal codice
civile”. Sede principale dei lavori sarà il Teatro Carignano
mentre Palazzo Reale accoglierà il 7 settembre i lavori
dell’Assemblea dei Presidenti che ceneranno poi a Palazzo
Madama; il
Museo del Cinema ospiterà la "merenda sinoira" dell’8, la
Galleria di Diana di Venaria Reale la cena di gala del 9 e il
Palaolimpico Isozaki la cena piemontese con spettacolo di
intrattenimento del 10.
Oltre a confermare la città nel circuito dei congressi
nazionali, è un’occasione per far conoscere i tesori e le
bellezze del territorio piemontese, per questo motivo famigliari
e accompagnatori dei congressisti riceveranno in omaggiol'abbonamento
Torino Musei e
potranno partecipare a visite guidate di Torino e dintorni, con
percorsi culturali (tra cui la visita alla Reggia di Venaria, al
Museo Egizio, alla Basilica di Superga e alla Sacra di San
Michele, le Langhe …) ed enogastronomici.
Al termine della conferenza stampa è stato presentato anche il
torneo di calcio degli ingegneri che a partire dal 17 giugno
vedrà oltre 1200 iscritti all’albo di tutta Italia cimentarsi in
partite a 11 e a 7 giocatori sui campi sportivi del comprensorio
torinese.
Ben 46 sono le squadre iscritte, con una media di 25 giocatori
ciascuna tra titolari e riserve, alla 19esima edizione del
torneo, che si svolgerà in una fase preliminare tra il 17 ed il
20 giugno ed in una fase finale dei sedici migliori team tra il
3 e l’8 settembre. Giusto
in tempo perché gli atleti possano seguire il Congresso.
La conferenza stampa inizia alle 11.40 con i saluti del
presidente ing. Remo Giulio Vaudano, che introduce il tema della
giornata presentando il 55 Congresso Nazionale degli Ordini
degli Ingegneri d’Italia. L’ultima volta che Torino fu sede del
congresso, nel ‘53 in occasione del terzo anno in cui gli
ingegneri si riunivano, in realtà il vero primo incontro di
sostanza e non più solo di “organizzazione interna” come i due
precedenti. Poi anni in giro per tutta la Penisola, con la
preferenza consolidatasi ultimamente di ambientarlo in centri
urbani comodi ma poco centrali: da anni il Congresso non si
svolge in un capoluogo di Provincia e di Regione, o in una città
economicamente influente come Torino.Il presidente spiega quindi
le motivazioni per cui il CNI ha affidato all’Ordine della città
sabauda l’organizzazione dell’evento, introducendo poi un tema
di scottante attualità che verrà ripreso poco dopo dall’ing.
Gianasso, ex presidente dell’Ordine e presidente del Comitato
Organizzatore del 55° meeting: la riforma delle professioni. Una
riforma che va sicuramente fatta visto che attualmente si fa
riferimento a un decreto legislativo luogotenenziale del 1927,
ma bisogna salvaguardare alcuni principi di base: la distinzione
tra attività di impresa e attività intellettuali e il giusto
compenso. In particolare su quest’ultimo è intervenuto anche il
Presidente Vaudano. La tariffa minima non è voluta in senso
sindacalista, ma come sinonimo di qualità della prestazione, a
garanzia della comunità perché è evidente che una prestazione
eccessivamente scontata avrà delle ripercussioni sulla qualità
dell’opera, con conseguenze per nulla tranquillizzanti per la
società intera.
Cuore del Congresso sarà comunque un concetto tanto semplice
quanto importante: la centralità della figura dell’ingegnere
nella Società, bistrattata negli anni e non sufficientemente
sentita dagli stessi ingegneri, ma fondamentale per qualsiasi
piccolo gesto quotidiano, dall’accendere una lampadina al salire
una scala. Una centralità quindi che deve essere riaffermata in
funzione non polemica ma costruttiva, per aiutare in maniera
determinante la ripresa che in un periodo di crisi economica
come quello attuale è necessario perseguire tutti insieme.Dopo
la descrizione delle location che ospiteranno i lavori
dell’ufficio di Presidenza e dell’Assemblea, degli splendidi
palazzi che faranno conoscere ai congressisti tanto dimore
storiche quanto esempi dell’architettura più moderna della
“nuova Torino”, è il turno appunto dell’ing. Gianasso di
riprendere il tema fondamentale caro all’Ordine in questa fase
storica.Chiaro il riferimento agli attacchi di Confindustra e di
Emma Marcegaglia, che vorrebbero ridurre l’opera dei
professionisti (2 milioni in Italia, che producono il 20% della
ricchezza del Paese) , senza particolari motivi, alla vendita di
un prodotto e non di un servizio. “Tutto questo è frutto di una
visione del mercato e della concorrenza – continua l’ing.
Gianasso – intesi male, al massimo ribasso, che porta a non
garantire più alcun standard minimo di qualità”. Chiave di volta
del ragionamento il fatto che gli Ordini Professionali non siano
strumenti a tutela dei professionisti, bensì della cittadinanza:
attraverso le garanzie che forniscono esaminando titoli di
studio, iscrizioni all’albo con esami di Stato, e soprattutto
fornendo un continuo aggiornamento vita natural durante ai
professionisti.
Tra legge Bersani, riferimenti alla più stretta attualità e alle
fonti giuridiche da cui la nostra Società si sviluppa, come la
Costituzione o l’art. 2233 del Codice Civile, che tutelano
lavoro e retribuzione basata sulla sua qualità, è poi l’ing. De
Donno, segretario dell’Ordine, a riportare il clima alla
spensieratezza. Parlando con un briciolo di autoironia del
Torneo di Calcio dell’Ordine, che muove però 1200 tra atleti
divisi in 41 squadre e accompagnatori da tutt’Italia e ormai da
diciannove edizioni, c’è stata la possibilità di presentare ai
giornalisti l’inizio di un’attività sportiva di livello,
coadiuvata dalla FIGC, dall’AIA, dalla CRI e, non da ultimo, dal
Comune di Torino. Le prime partite sono state giocate giovedì 17
maggio, nell’insperato sole che si è fatto largo tra le piogge
degli ultimi giorni proprio in fase inaugurale: questa sera al
Motor Village ci sarà l’occasione per tutti i partecipanti al
Torneo di trovarsi insieme e di inseguire ancora di più la vera
finalità della competizione, l’aggregazione e la convivialità
tra colleghi di tutto il Paese.
Infine, dopo che l’ing. Michelucci ha ripreso e spiegato in
dettaglio alcune dinamiche del Torneo, il presidente Vaudano ha
chiamato al tavolo dei relatori l���ing. Dolores Piermatteo, che
ha descritto un importante progetto di promozione dei giovani e
di investimento sul futuro: un premio ed un’esposizione di tesi
universitarie più innovative sui settori di riferimenti, con la
consegna di una borsa di studio alle vincitrici.
E’ poi il turno di Evelina Cristillin di intervenire dalla prima
fila, per far giocosamente notare al presidente che è stata una
scelta coraggiosa quella di tenere il Torneo degli ingegneri
nello stesso periodo dei Mondiali di Calcio del Sud Africa. Alla
Madrina del Torneo, dimostrando di aver già incarnato alla
perfezione lo spirito che gli ingegneri si propongono di
presentare come profilo pubblico nel prossimo futuro, il
presidente Vaudano ha risposto con una battuta: “Non temiamo
confronti…”. E per la cronaca gli ingegneri di Torino hanno
battuto il Caserta per 3 - 0.