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Torino,30 Maggio 2011 Cerimonia e discorso di insediamento del nuovo Sindaco
di Torino, on.Piero Fassino
Giungono in queste ora notizie tragiche dall’Afghanistan che ci
parlano di un attentato che ha causato molti morti e feriti, tra
i quali anche militari italiani.
E’ con angoscia e dolore che esprimiamo affetto e solidarietà
alle famiglie delle vittime così come ancora una volta vogliamo
esprimere la nostra vicinanza ai contingenti italiani impegnati
per la nostra sicurezza in missioni di pace in Afghanistan e in
altri teatri critici.
Desidero innanzitutto ringraziare il Presidente del Tribunale,
dottor Luciano Panzani, la dottoressa Giovanna Dominici,
Presidente dell’Ufficio Centrale Elettorale e tutti i loro
collaboratori per lo scrupolo e la competenza con cui hanno
assolto al compito di certificare i risultati della
consultazione elettorale del 15 e 16 maggio.
All’atto della mia assunzione dell’incarico di Sindaco desidero
rivolgere un omaggio sentito a tutti i miei predecessori, da
Giovanni Roveda che per primo sedette in questo scranno nella
Torino liberata a Sergio Chiamparino a cui, ancora una volta,
esprimo la gratitudine dell’intera città per la generosità,
l’autorevolezza e la capacità con cui ha guidato Torino in
questi ultimi dieci anni.
E soprattutto un sentimento di gratitudine e un abbraccio
affettuoso rivolgo alla città, alle donne e agli uomini che qui
vivono, a cui confermo il mio pieno impegno a dedicare ogni mia
energia al bene di Torino, con la ferma determinazione ad essere
il Sindaco di tutti i torinesi.
Un saluto pieno di amicizia e un augurio di buon lavoro rivolgo
ai Consiglieri Comunali, testé proclamati, e ai Presidenti di
Circoscrizione, con la certezza che la dedizione e la competenza
con cui ciascuno assolverà al proprio compito consentiranno
all’Amministrazione Comunale di essere all’altezza delle domande
e delle aspettative della città.
Si apre un nuovo ciclo nella vita politico-amministrativa di
Torino. Alle nostre spalle sta un periodo di trasformazioni
della città. Se per un secolo questa è stata la principale
factory-town italiana ed il suo formidabile sviluppo è stato
promosso e trainato dall’industria manifatturiera
automobilistica, oggi ha i tratti di un’identità plurale.
Siamo una metropoli industriale e vogliamo continuare a esserlo,
sapendo che il settore automobilistico e la Fiat sono tuttora
per noi una risorsa.
Ma Torino è oggi anche una città finanziaria con presidi
strategici dei due principali istituti bancari del Paese.
Torino è città di servizi terziari.
Torino è -e sempre più dovrà esserlo- grande città
universitaria, con 100.000 studenti e due università di
eccellenza, a cui si affiancano prestigiose istituzioni
nazionali e internazionali nel campo della formazione e della
conoscenza.
Torino è una capitale di cultura, con un’offerta tra le più
ampie e qualificate, che ha consentito alla nostra città di
divenire anche un’ambita meta turistica.
Questa nuova identità plurale non è figlia del caso ma del
congiungersi di due risorse: la mobilitazione delle tante e
forti risorse materiali e intellettuali, tecnologiche e
finanziarie, professionali e umane della società torinese e la
scelta dell’Amministrazione Comunale di perseguire con coraggio
e determinazione la trasformazione dell’assetto urbano e
territoriale della città, facendone la leva per promuovere e
incoraggiare investimenti, attrarre capitali, favorire
ricollocazioni di attività produttive e terziarie, riqualificare
residenze e quartieri, riorganizzare poli universitari e
attività di pregio, realizzare nuove infrastrutture e servizi.
E’ così che Torino è diventata “ più bella”, come riconoscono
non solo i torinesi, ma i tanti visitatori italiani e stranieri
che con ammirazione scoprono una città inedita.
Nonostante tutto ciò la crisi economica e sociale morde anche
qui, provocando incertezza e inquietudine in molte persone e
famiglie.
Stanno di fronte a noi sfide impegnative.
Creare lavoro offrendo certezza di impiego e di reddito ai tanti
– in primo luogo i giovani- che vedono la loro vita insidiata
dalla precarietà.
Assicurare un alto livello di coesione sociale, offrendo quei
servizi e quelle politiche pubbliche per l’infanzia, per gli
anziani, per le famiglie, per l’integrazione multiculturale, che
consentano a ogni persona di non essere sola e non sentirsi
sola.
Fare di Torino una città in cui le donne possano essere sempre
di più motore dello sviluppo e non solo l’appoggio su cui basare
la crescita sociale.
Investire sempre di più nel sapere e nella conoscenza, facendo
di Torino una capitale dell’innovazione, della scienza, del
lavoro intelligente.
Offrire ai torinesi una citt��������������������� sostenibile nella mobilità e nella
qualità ambientale e una città ricca di opportunità culturali e
di loisir.
Sono tutte prove impegnative che Torino può affrontare e vincere
perché questa città è uno straordinario giacimento di lavoro, di
imprese, di sapere, di competenze, di professionalità che ne
hanno fatto e ne fanno una grande “capitale”.
E’ responsabilità delle istituzioni e della politica esserne
all’altezza e mettere in campo la progettualità e gli strumenti
necessari a promuovere e guidare una nuova fase di crescita, di
nuove sfide, di nuovi traguardi.
E’ un obiettivo ambizioso che, proprio per questo, non può
essere perseguito soltanto sulla base di atti deliberativi delle
istituzioni. Il governo di una grande città di un milione di
abitanti richiede coinvolgimento, compartecipazione,
condivisione.
Sarà questo il metodo a cui ispirerò la mia azione di Sindaco:
la condivisione.
Nel Consiglio Comunale sarà mia premura promuovere il confronto
e tutte le convergenze utili al bene della città, con la
consapevolezza che la forza di una maggioranza sta nel non
appagarsi della sua autosufficienza e l’autorevolezza
dell’opposizione discende dalla sua capacità di concorrere alle
scelte.
Con i Presidenti delle Circoscrizioni perseguirò una
cooperazione permanente per far sì che l’azione amministrativa
corrisponda alle domande dei diversi territori della nostra
città.
Nello stesso spirito intendo collocare l’azione del Comune di
Torino entro una visione metropolitana per costruire politiche
concertate e comuni insieme agli altri enti locali.
Ed è evidente che con la Regione e la Provincia ricercherò ogni
intesa utile, con la ferma convinzione che le differenti
maggioranze politiche che governano le nostre istituzioni non
debbono impedire di agire insieme per il bene dei nostri
cittadini.
Ma è soprattutto con la società torinese e le sue tante
rappresentanze e articolazioni che ricercherò in modo permanente
dialogo, concertazione e individuazione delle soluzioni comuni.
E per dare solidità a questo metodo della condivisione intendo
chiamare qualificate personalità della società torinese a far
parte di un “Comitato di indirizzo strategico” che mi accompagni
nelle scelte fondamentali per il futuro di Torino.
E naturalmente tutto ciò sarà sostenuto da un costante rapporto
con i cittadini, a cui intendo offrire strumenti e luoghi di
interlocuzione diretta con il Sindaco e l’Amministrazione.
Con questi sentimenti e queste volontà, dunque, assumo
l’incarico di Sindaco di Torino, consapevole della
responsabilità di onorare le tante aspettative della società
torinese.
E so che la mia fatica sarà accompagnata – in questo Consiglio e
nella città- dalla dedizione e dalla generosità di tanti a cui
fin da ora va la mia sincera gratitudine.
Adesso dobbiamo metterci al lavoro.
Entro le prossime 48 ore intendo annunciare la composizione
della nuova Giunta che confermo sarà composta per il 50% da
donne, si avvarrà di risorse giovani e sarà espressione sia
della forze politiche di centrosinistra sia della società
civile.
Avendo ben presente che la composizione di una Giunta deve
corrispondere in primo luogo alle esigenze di buon governo della
città, mentre le legittime esigenze di rappresentanza politica e
della dialettica interna ai partiti possono e debbono trovare
soddisfazione in altre sedi della politica.
In tempi rapidi procederò alla convocazione della prima seduta
del Consiglio Comunale, a cui sottoporrò le linee programmatiche
della mia Amministrazione.
E nel concludere questa mia seduta di insediamento, consentitemi
di rivolgere il saluto grato e deferente dell’intera città e mio
personale al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,
che con la sua prestigiosa, costante e affettuosa
partecipazione, ha voluto offrire riconoscimento al ruolo
nazionale che Torino ha sempre svolto nella storia italiana e al
modo straordinario con cui la nostra città sta celebrando i 150
anni di unità nazionale.
E questa affettuosa vicinanza al Presidente è per noi motivo di
orgoglio e ulteriore sprone ad assolvere al meglio le nostre
responsabilità.
A tutti voi ancora grazie e un augurio sincero di buon lavoro
FASSINO CONFERMA: LA NUOVA GIUNTA ENTRO 48 ORE
La Commissione Elettorale ha effettuato a Palazzo Civico la
proclamazione degli eletti in Sala Rossa, 40 più il sindaco.
In base alla verifica dei risultati elettorali del 15 e 16
maggio scorsi, oltre al sindaco Piero Fassino, con 255.237 voti
validi, risultano ufficialmente eletti in Consiglio comunale:
Partito Democratico, 16 consiglieri:
Stefano Gallo, Enzo Lavolta, Domenico Carretta, Ilda Curti, Luca
Cassiani, Stefano Lo Russo, Roberto Tricarico, Michele Paolino,
Giulio Cesare Rattazzi, Silvio Viale, Marta Levi, Domenico
Mangone, Marco Muzzarelli, Alessandro Altamura, Giovanni
Ventura, Lucia Centillo
Popolo della Libertà, 8:
Michele Coppola (candidato sindaco), Maurizio Marrone, Andrea
Tronzano, Silvio Magliano, Paola Ambrogio, Paolo Greco Lucchina,
Enzo Liardo, Raffaella Furnari
Moderati, 4:
Gabriele Moretti, Michele Dell’Utri, Giovanni Maria Ferraris,
Giuliana Tedesco
Lega Nord, 3:
Mario Carossa, Fabrizio Ricca, Roberto Carbonero
Italia dei Valori, 2:
Giuseppe Sbriglio, Giovanni Porcino
Sinistra Ecologia Libertà, 2:
Michele Curto, Marco Grimaldi
Movimento Cinquestelle, 2:
Vittorio Bertola (candidato sindaco), Chiara Appendino
UDC – Unione di Centro, 2:
Alberto Musy (candidato sindaco), Federica Scanderebech
Domenico Coppola Sindaco, 1:
Denis Martucci (per decesso del candidato sindaco)
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