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Torino,12 Giugno 2011 BMW ITALIAN OPEN PRESENTED BY CARTASI ALL’INGLESE ROBERT
ROCK
FRANCESCO MOLINARI E MATTEO MANASSERO ALL’OTTAVO POSTO
Il 34enne inglese Robert Rock ha vinto con 267 colpi (64 68 68
67), ventuno sotto par, il BMW Italian Open presented by CartaSi
disputatosi per la terza volta consecutiva sul percorso del
Royal Park I Roveri a Fiano Torinese. Per la prima vittoria
nell’European Tour, dove gioca da nove stagioni, Rock ha
superato di un colpo il connazionale Gary Boyd (268 - 69 65 68
66) e il danese Thorbjorn Olesen (65 71 70 62), che è rimasto a
lungo leader in club house dopo un eccellente parziale di 62.
Non è riuscita l’impresa a Francesco Molinari (66 68 68 70) e a
Matteo Manassero (66 68 70 68), che si sono classificati
entrambi all’ottavo posto con 272. Sono stati comunque tra i
grandi protagonisti della 68ª edizione della massima
manifestazione golfistica nazionale nella quale RCS Sport è
entrato come Promoter nel Comitato Organizzatore occupandosi
dell’allestimento, gestione e commercializzazione dei diritti di
marketing e pubblicitari, dall’edizione 2011 fino al 2016.
I due azzurri sono stati preceduti dallo scozzese Peter
Whiteford, quarto con 269, dall’olandese Joost Luiten, quinto
con 270, e dagli svedesi Niclas Fasth e Michael Jonzon, sesti
con 271.
Hanno recitato la loro parte anche Andrea Pavan, che è salito
fino alla 23ª posizione (275 - 68 72 66 69) con due tonici giri
conclusivi e Lorenzo Gagli, 33° con 277 (68 66 71 72), che
invece nelle ultime 36 buche ha avuto una flessione dopo essere
salito fino al quarto posto. Sono andati a premio anche
Alessandro Tadini, 39° con 278 (69 70 69 70) ed Emanuele
Canonica, 57° con 282 (67 72 72 71). Tra gli altri attesi
protagonisti, il nordirlandese Darren Clarke è giunto 46° con
278, mentre il danese Thomas Bjorn è stato costretto al ritiro
dopo 54 buche per capogiri e lo scozzese Colin Montgomerie non
ha superato il taglio.
Rock, rimasto in vetta sin dal primo giro, ha iniziato con
qualche incertezza, poi ha infilato sei birdie in sette buche,
dalla 5 alla 11 e ha superato Olesen, che era giunto in club
house con notevole anticipo. Il vincitore ha avuto un brivido
alla buca 12 per un bogey, si è ripreso la leadership alla 13
con l’ultimo birdie di giornata e poi ha mantenuto il colpo di
margine fino alla fine.
“Sono molto contento - ha detto al termine - e anche sorpreso
per questo successo. Sapevo di dover fare diversi birdie per
vincere e fortunatamente ci sono riuscito. Di fatto, la 17 è
stata la buca della svolta perché non avrei mai pensato di
segnare il par. Ho mandato la palla con il tee shot in bosco e
ho tirato un ferro quattro come secondo colpo per uscire. Ho
avuto la fortuna di superare l’acqua, riuscendo poi a fare up
and down. E’ stata una settimana eccezionale, la migliore della
mia carriera”.
Non sono rimasti contenti sia Molinari che Manassero. “C’è un
po’ di amarezza - ha dichiarato il primo, che ha messo insieme
un eagle, tre birdie, un bogey e un doppio bogey per il 70 -
però sapevo che non sarebbe stato facile. C’era bisogno di un
gran giro finale per provare a vincere. Sono partito bene, poi
dalla buca quattro alla sei ho mancato tre occasioni di fila,
quindi è arrivato il blackout alla sette con il doppio bogey che
mi ha tagliato un po’ le gambe. Ho reagito prontamente con l’eagle
alla otto, poi non sono riuscito a proseguire su quella strada.
Analizzando tutto il mio torneo, credo che i tre putt che ho
sbagliato da un metro nel secondo giro alla buca tre e le varie
occasioni sciupate oggi da quattro o cinque metri abbiano pesato
sul mio score complessivo”.
Manassero, quattro birdie per il suo 68, ha spiegato: “Il
punteggio si commenta da solo. Ho colto 18 green, ho eseguito 31
putt e ho chiuso con ‘meno 4’ quindi ho giocato benissimo
soprattutto da tee a green come tutta la settimana. Ho però
avuto qualche problema con il putter. Oggi ho provato a fare
subito dei birdie ma non sono venuti perché non ho avuto grandi
possibilità. Sono contento in generale e sono soddisfatto per
2/3 del mio gioco. Mi sono espresso sufficientemente bene per
poter vincere la gara, ma non è accaduto”.
Sereno Pavan, che ha girato in 69 colpi: “Sono partito bene
anche oggi poi, nelle seconde nove buche, sono stato sfortunato
in qualche occasione sui green. Ho giocato dei bei colpi, ma
verso la fine del giro mi sono un po’ perso e qualche bel putt
non è entrato. Tutto sommato sono contento, pur se non mi sono
espresso al massimo delle mie possibilità. Essere arrivato nei
primi 25 è comunque motivo di soddisfazione”.
Gagli ha tratto note positive anche a dispetto della discesa in
classifica: “E’ stata comunque una buona esperienza. Purtroppo,
anche in questa gara non sono riuscito dare il massimo nel fine
settimana. Ieri avevo giocato bene, senza però raggiungere un
buon risultato. Oggi, in un campo reso difficile dalle bandiere
allungate, non mi sono piaciuto affatto da tee a green e ho
sbagliato anche qualche putt da corta distanza. Se commetti
questi errori, ti precludi ogni chance di raggiungere posizioni
importanti”.
Alla premiazione sono intervenuti Franco Chimenti, presidente
della Federazione Italiana Golf, Franz Jung Presidente BMW
Italia, Michele Stacca, Presidente CartaSi, Gianpaolo Marini,
Direttore Generale di Rolex, Claudia Porchietto, Assessore al
Lavoro e Formazione Professionale Regione Piemonte, Andrea
Agnelli, Amministratore Delegato del Royal Park I Roveri,
Giacomo Catano Amministratore Delegato Rcs Sport, Donato Di
Ponziano presidente del Comitato Organizzatore, James Birkmyre,
Director of Championship European Tour, José Maria Zamora,
direttore torneo, e Stefano Manca, Segretario Generale FIG.
A Rock sono andati i 250.000 euro di prima moneta, su un
montepremi di 1.500.000 euro (200.000 in più dello scorso anno).
Inoltre ha ricevuto il Trofeo BMW, il Trofeo Rolex (un pregiato
orologio Rolex Oyster Perpetual Datejust) e una quantità di
prodotti regionali di peso pari alla sua età offerti dalla
Regione Piemonte. A Molinari e Manassero, quali primi
classificati tra gli italiani, è stato assegnato il Trofeo
CartaSi consistente in una carta prepagata, caricata con
l’importo di 2.500 euro, utilizzabile per i pagamenti in Italia
e nel mondo. E’ rimasta senza proprietario la BMW Serie 6 Cabrio
destinata al primo giocatore autore di una ‘hole in one’ alla
buca 15 (par 3 di 197 metri).
Robert Rock’ nato a Rugeley, in Inghilterra, il 6 aprile 1977.
E’ divenuto professionista nel 1998, ma è entrato nell’European
Tour solo alla fine del 2003 quando, sfruttando i sette inviti
di cui poteva disporre nella stagione, si è classificato 116°
nell’ordine di merito grazie in particolare a buone prestazioni
nel Benson and Hedges International Open (22°) e nel PGA
Championship (23°). Successivamente è dovuto tornare per tre
volte alla Qualifying School e dal 2008 è rimasto nel tour
ponendosi all’attenzione con una serie di belle prestazioni (15
volte tra i top ten) e la partecipazione alle ultime due
edizioni del Dubai World Championship, riservato ai primi 60
dell’ordine di merito. Nel 2009 è andato vicinissimo al suo
primo titolo in tre occasioni, ma è sempre giunto secondo, con
un pizzico di sfortuna soprattutto nell’Irish Open dove è stato
superato al playoff dall’irlandese Shane Lowry, all’epoca
dilettante.
Il percorso del Royal Park I Roveri, disegnato da Robert Trent
Jones Senior, ha mantenuto fede alle sue prerogative. E’ stato
presentato in grandi condizioni, per l’ottimo lavoro degli
addetti alla manutenzione, e si è confermato come nelle due
edizioni precedenti dell’Open un ottimo e validissimo test.
L’evento ha avuto quale title sponsor per il terzo anno
consecutivo BMW nell’ambito di una proficua collaborazione con
la FIG e l’European Tour. Il golf, peraltro, si sposa
perfettamente con la filosofia aziendale della casa
automobilistica tedesca, che valorizza la tecnica e ha un grande
rispetto per l’ambiente. Nel circuito europeo BMW è impegnata
anche nel BMW PGA Championship e nel BMW International Open,
mentre nel PGA Tour statunitense è presente con il BMW
Championship, terza delle quattro gare dei Playoffs che
assegnano i 10.000.000 di dollari di premio al primo
classificato nella FedEx Cup.
Presenting sponsor del 68° Open d’Italia è stato CartaSi, alla
sua seconda presenza nel torneo, dopo un’esperienza come title
sponsor nell’Open femminile (2009).
Prezioso il supporto della Regione Piemonte, in qualità di
partner istituzionale, che da tempo segue una politica di
investimenti nel golf, ritenuto uno strumento di promozione per
lo sviluppo turistico del territorio anche per effetto della
grande “audience” televisiva internazionale.
Major sponsor: NH Resorts e Niumidia, società del Gruppo Telecom
Italia. Sponsor: Rolex, Nespresso e Celadrin. Title sponsor
della Pro Amateur: Etihad Airways. Fornitori Ufficiali: Colmar,
Pilsner Urquell, Follador Spumanti, Acqua San Pellegrino/Acqua
Panna, Kinder + Sport, Antica Gelateria del Corso, Ricoh,
Fratelli Lajolo e Titleist. Partner media: Sky, RTL 102,5;
partner media quotidiani sportivi: Gazzetta dello Sport; partner
media quotidiani: La Stampa. Patrocinio della Città di Torino e
della Provincia di Torino.
Sono stati 59 i broadcaster televisivi che hanno trasmesso in
diretta, differita e highlight le immagini del torneo nei cinque
continenti. In totale si sono avute 1255 ore di trasmissione
(compresi i magazine) per un homereach potenziale di 521
milioni. Relativamente all’Italia la piattaforma satellitare
Sky, che deteneva i diritti in esclusiva, ha mandato in onda
programmi per 60 ore tra dirette e differite (oltre alle news su
Sky Sport 24 e ai servizi su Momenti di Golf).
Sono usciti al taglio gli altri italiani che hanno preso parte
al torneo, così classificati: 74° con 141 Alessio Bruschi, 88.i
con 142 Gregory Molteni e Federico Colombo, 96° con 143 Filippo
Zucchetti (am), 108° con 144 Filippo Bergamaschi (am), 114.i con
145 Domenico Geminiani (am), Nunzio Lombardi, Andrea Zanini,
Marco Crespi e Nino Bertasio, 122.i con 146 Costantino Rocca,
Andrea Signor e Marco Soffietti, 134.i con 147 Andrea Perrino e
Andrea Maestroni, 139.i con 148 Andrea Bolognesi (am) e Niccolò
Quintarelli (am), 149° con 150 Leonardo Motta (am), 151° con 151
Marco Guerisoli.
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