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Chiude i battenti l’ottavo Salone del Gusto di
Torino,
l'edizione 2010 l'anno dei record.
Torino,25 Ottobre 2010 Chiude i battenti l’ottavo Salone del Gusto di Torino,
l'edizione 2010 l'anno dei record.
La conferenza stampa di chiusura del Salone del Gusto svoltasi
oggi pomeriggio ha visto la presenza dell���������������Assessore
all’Istruzione, Sport e Turismo della Regione Piemonte Alberto
Cirio, dell’Assessore al Commercio, al Turismo, alle Attività
Produttive e al Marketing Urbano della Città di Torino
Alessandro Altamura, del Presidente di Slow Food Italia Roberto
Burdese.
In apertura le considerazioni e riflessioni di Roberto Burdese
che ha illustrato gli esiti della manifestazione secondo tre
punti di vista: politico, organizzativo e numerico. Dal punto di
vista politico questa edizione sancisce la definitiva fusione
tra Salone del Gusto e Terra Madre, evidente in particolare
nella continuità politica e didattica tra le due manifestazioni:
«Questo è il Salone del Gusto della maturità e una delle più
belle edizioni di Terra Madre, dal punto di vista dei sedimenti
di idee e progetti lasciati. La continuità tra le due
manifestazioni è stata confermata dalla straordinaria
partecipazione alle conferenze, in particolare quelle che hanno
affrontato tematiche ambientali e sociali, come il land grabbing
e il packaging sostenibile, e alle proposte educative di Slow
Food: 5 000 adulti hanno partecipato alle attività proposte da
Slow Food Educa e oltre mille bambini hanno seguito il percorso
educativo».
Ma il Salone del Gusto e Terra Madre sono anche momenti in cui
si realizzano e avviano progetti: «Già venti leader africani
hanno confermato il loro impegno per il progetto 1000 orti in
Africa che vedrà coinvolti inoltre agronomi italiani e africani
e il team di esperti in energie rinnovabili che fa capo a Jeremy
Rifkin che lavorerà su Marocco e Kenya. Crescono gli scambi:
Slow Food Toscana ha avviato progetti in Macedonia, Kenya,
Marocco e Georgia».
Dal punto di vista organizzativo: «Abbiamo registrato un grande
apprezzamento per la scelta di dividere il mercato per
territori. Gli espositori sono soddisfatti, hanno stretto
contatti importanti con gli operatori di settore, si sono
divertiti ed era tempo che non si vedevano così tante facce
allegre». E venendo ai numeri: «Se è difficile fare una stima
precisa, possiamo però affermare che è stato raggiunto
l’obiettivo dei 200 000 visitatori. Tra questi il 30% sono
stranieri. Rispetto al 2008 poi si sono venduti più libri: un
dato che rivela una mutazione culturale in atto nel pubblico del
Salone, rispetto alla prima edizione del 1998: grande successo
ovviamente della nuova guida Slow Wine e anche, a sorpresa, de
Il piacere dell’orto, entrambi titoli di Slow Food Editore».
In conclusione Burdese ha evidenziato come il successo della
manifestazione appena conclusa non possa che confermare che: «Il
settore agroalimentare è strategico per l���Italia e oggi sono
quanto mai necessari investimenti a sostegno, ma soprattutto
progettualità. Deve diventare uno dei pilastri fondamentali
dell’economia nazionale ed è anche per questo che Salone del
Gusto e Terra Madre si aspettano di lavorare con le adeguate
certezze».
Dopo Burdese è intervenuto l’assessore Altamura: «Questa
manifestazione è un ulteriore importante tassello affinch��
Torino diventi veramente la capitale italiana
dell’enogastronomia. I numeri ci sostengono in questo obiettivo
da raggiungere: siamo passati dai 180 000 visitatori del 2008
agli oltre 200 000 di quest’anno; mentre sul fronte espositori i
620 della scorsa edizione sono diventati 910. E questo -
sottolinea l’assessore - nonostante la crisi economica e i tagli
che anche noi come Comune abbiamo dovuto attuare. Ancora una
volta l’esito positivo di questa manifestazione appartiene a
tutti: alla Città, alla Regione e a coloro che ci hanno
lavorato.
Le cifre di questo successo impongono però a tutti noi d’avviare
sin d’ora una serie di ragionamenti, in previsione dell’edizione
del 2012 che ricordo avrà ancora come sede Torino.
Manifestazioni come il Salone del Gusto e Terra Madre insieme
agli altri importanti appuntamenti come, ad esempio, il Salone
del Libro, sono delle vere e importanti vetrine internazionali,
sono punte di diamante che andrebbero ulteriormente valorizzate.
Proprio per questo credo che sia importante, sin dai prossimi
giorni, ragionare attorno a un tavolo dove dovranno sedersi la
Città, la Regione, Slow Food e GL Events per Lingotto Fiere».
Ha chiuso la conferenza l’assessore regionale Alberto Cirio: «Il
Salone del Gusto insieme a Terra Madre si conferma uno dei più
grandi eventi piemontesi di rilevanza nazionale e
internazionale. Un evento che con 200 000 visitatori
contribuisce in modo importante all'indotto turistico e
commerciale di questa regione e che allo stesso tempo ha la
capacità e l'autorevolezza di stimolare una riflessione profonda
sul cibo e sulla comunità mondiale che lo rappresenta e che la
Regione continuerà a sostenere, come partner di Slow Food, nella
misura necessaria a garantire la manifestazione con successo».
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