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Torino,20 Aprile 2011 - S.2389 Pinacoteca Agnelli,Inaugurata a Torino la mostra
dell'avventura dell'Eni "Il cane a sei zampe" 21 aprile – 22
maggio 2011
San Donato Milanese, 18 Aprile 2011 - La mostra itinerante “Il
cane a sei zampe: Un simbolo tra memoria e futuro”, dedicata
alla storia di Eni e del suo marchio, dalle origini fino al più
recente restyling, dopo le tappe a Roma, Ravenna, Stresa,
Mantova, Venezia, Cortemaggiore, Firenze e Milano arriva anche
Torino, capitale delle celebrazioni per i 150 anni dell’unità
italiana, ospitata alla Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli,
dal 21 aprile al 22 maggio.
Attraverso una ricca selezione di immagini, documenti originali,
filmati, caroselli e memorabilia provenienti dall’archivio
storico Eni e da collezioni private, l’esposizione consente ai
visitatori di conoscere la storia di una grande azienda italiana
e di ripercorrerne le tappe significative, i fatti storici, i
cambiamenti che hanno caratterizzato lo sviluppo dell’azienda e
del Paese a partire dagli anni Cinquanta fino ai giorni nostri.
Una sezione speciale è riservata alla storia del concorso
indetto nel 1952 per trovare i marchi che avrebbero accompagnato
la pubblicità della benzina (Supercortemaggiore) e del gas (Agipgas).
Questa storia, ricostruita sulla base di documentazione
originale - messa a disposizione dall’Editoriale Domus - fa
chiarezza intorno all’origine del “cane a sei zampe fedele amico
dell’uomo a quattro ruote” (fortunato slogan ideato da Ettore
Scola) che ha accompagnato tante generazioni in oltre mezzo
secolo di storia.
La parte finale del percorso espositivo è dedicata al presente,
con un’opera ispirata al Cane a sei zampe realizzata dalla sand
artist Ilana Yahav e con le opere dei talenti emergenti che
hanno inaugurato la nuova stagione della comunicazione Eni.
La tappa di Torino sarà anche l’occasione per ricordare lo
stretto legame tra due grandi aziende italiane, Eni e Fiat, e il
rapporto di collaborazione tra due importanti imprenditori,
Enrico Mattei e Vittorio Valletta. Fu proprio la visione di
personaggi come Valletta, Pirelli, Mattei e Sinigaglia a dare
impulso ad alleanze decisive per il miracolo economico italiano.
Secondo il giudizio di Eugenio Scalfari, nei primi anni
sessanta, furono questi capitani d’impresa ad attuare la
programmazione economica in Italia: acciaio, petrolio, benzina,
automobili e autostrade per la motorizzazione di massa. Grazie a
nuove ed efficienti stazioni di servizio e a vetture di piccola
cilindrata, Eni e Fiat crearono in quegli anni le basi per la
trasformazione dell’Italia da paese agricolo e manifatturiero in
paese industriale. Sembra che Vittorio Valletta abbia conosciuto
Enrico Mattei nel 1949, all’inaugurazione del pozzo di
Cortemaggiore. Dalle forniture di gas ai rifornimenti e
raffinazione del petrolio, che a partire dal 1955 calmierarono
il prezzo della benzina in Italia, alla costruzione della rete
di distributori Agip, furono molte le iniziative di Eni che
aiutarono la crescita della motorizzazione della Fiat. Da parte
sua, Valletta ebbe un ruolo di mediatore tra le compagnie
americane e Mattei, tramite i rapporti che Fiat deteneva con
Texaco. Un altro terreno di incontro fu la politica Eni di
ricerca di accordi con i paesi produttori, nei quali la Impresit,
controllata Fiat, puntava a inserirsi per le grandi opere. Il
rapporto di collaborazione tra i due manager, il senso di
riscatto nazionale, la visione proiettata verso il futuro, così
come il loro temperamento, diedero una forte spinta all’Italia
del dopoguerra. Per questo motivo una sezione speciale della
mostra racconterà con immagini e filmati provenienti dai
rispettivi archivi storici, lo stretto legame tra due grandi
aziende del made in Italy.
Per l’occasione verrà proiettato un breve filmato, realizzato
dall’Archivio Storico Eni in collaborazione con l’Archivio
storico Fiat e l’Archivio nazionale del Cinema d’Impresa, che
ripercorre, attraverso immagini di repertorio (molte delle quali
inedite) il fenomeno della motorizzazione di massa negli anni
del boom economico.
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