Il volto moderno Massoneria Liberale del
Mediterraneo
Si
concluderà, domenica 23 aprile, dopo essere iniziata venerdì 21,
la visita in Piemonte di Luigi Danesin, Sovrano Gran
Commendatore Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia degli
Antichi Liberi Accettati Muratori, Obbedienza di Piazza del Gesù,
Palazzo Vitelleschi, di Roma.
Evento inedito per la regione piemontese che,
per la prima volta, ha visto protagonisti sia il massimo
esponente dell’Obbedienza, che tutti gli Alti Quadri della Gran
Loggia d’Italia ed i Delegati Magistrali Regionali di tutto il
nord Italia. Un’occasione che, di tappa in tappa, ha richiamato
numerosissimi i Fratelli della Massoneria Universale di Rito
Scozzese Antico e Accettato.
Fra le novità annunciate nel corso della
conferenza stampa che si è tenuta oggi, Luigi Danesin ha
rivelato ai giornalisti che "il nuovo corso della Massoneria
liberale parte da noi, dalla ricerca del dialogo con i nostri
Fratelli del Mediterraneo e dall’ascolto delle diverse posizioni
politiche e religiose". L’accenno è un chiaro riferimento ai
lavori della VI Conferenza Massonica del Mediterraneo, che si è
svolta recentemente ad Atene, dopo la quale "è iniziata per la
Massoneria di Piazza del Gesù – ha spiegato Danesin – una nuova
e forte collaborazione con tutti i Paesi del bacino del
Mediterraneo, un ulteriore grande apertura verso la
multiculturalità e la globalizzazione, con tutto rispetto verso
lediverse ideologie politiche e le molteplici confessioni
religiose. Un ‘modus’ che fa parte delle corde di questa
Obbedienza, adogmatica e liberale, e la pone ad un livello di
modernità senza precedenti".
"Infatti, la contrapposizione metodologica
che caratterizza la Gran Loggia d’Italia – ha ricordato Danesin
- rispetto ad altre Obbedienze di carattere anglo-sassone e
dogmatico, come ad esempio il Grande Oriente d’Italia, la
rendono più vicina alle necessità di quei Paesi che, per
caratteristiche politiche, religiose e storiche hanno la
necessità di dialogare, appunto, con Obbedienze più liberali".
"Per questo ragione – ha motivato Danesin – siamo, ancora una
volta, il nuovo volto di una Massoneria che non preclude alcun
dialogo, tantomeno con le donne, ‘l’altro metà’ del cielo".
Queste considerazioni unanimi sono state già
condivise ad Atene, fra le varie Obbedienze estere del Bacino
del Mediterraneo, il cosiddetto il Mediterraneo Massonico,
attualmente rappresentate in otto Stati Sovrani tra cui: Marocco
(in cui è attiva anche una Loggia femminile islamica),
Portogallo, Libano, Turchia, Grecia, Francia, Spagna e Italia
che conta 160 Orienti, 400 Logge e 180 Camere Superiori.
"Tutto ciò – illustra Danesin – rende chiaro
come il Mediterraneo sia oggi un luogo ideale di contatto e
favorisca la riflessione. Di qui, infatti, nascono ora nuove
idee e nuovi fermenti, capacità di revisione dei luoghi comuni,
stimolo ad elaborare risposte ai mali dei nostri tempi". "Anche
se la fondazione di un Sodalizio tra Potenze Massoniche dei
Paesi Mediterranei non è quindi, né vuole essere, un movimento
che escluda Obbedienze lontane da quest’area geografica", come
ha concluso Danesin. |