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 A Torino,Incontro con i candidati a Sindaco Chiamparino/Buttiglione
Il 28 e il 29 maggio i Torinesi saranno chiamati a eleggere il nuovo Sindaco.

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Le PMI di Torino, una grande squadra

per lo sviluppo della Città

 Chiamparino/Buttiglione

Incontro con i candidati a Sindaco

Il 28 e il 29 maggio i Torinesi saranno chiamati a eleggere il nuovo Sindaco.

Le Associazioni che rappresentano insieme larghissima parte del mondo produttivo e imprenditoriale della città e che si sentono pienamente partecipi e protagoniste delle sfide per il  suo futuro, incontrano Sergio Chiamparino e Rocco Buttiglione per confrontarsi con i due candidati e le loro visioni strategiche per la Torino del 2011.

 Torino è la città italiana che in questo decennio sta vivendo con maggiore dinamismo un ampio processo di trasformazione.

La città sta affrontando attivamente il grande compito di ridisegnare la propria identità, uscendo dal secolo della grande impresa e del fordismo.

Torino 2006 ha segnato un punto alto e importante di questo processo.

L’evento olimpico ha rappresentato un successo di immagine, di organizzazione e di condivisione dell’intero territorio, ha unito istituzioni locali, cittadini e soggetti economici e sociali in una dimostrazione di coesione e di fiducia nel futuro possibile della città.

Grandi opere come la metropolitana e il passante ferroviario hanno prodotto un nuovo volto urbanistico della città.

Torino agli occhi del mondo e, cosa ancora più importante, a quelli degli stessi Torinesi, oggi è già oltre il vecchio modello di città-fabbrica, one company town, dipendente da un unico Principe. Torino è, e aspira ad essere ancora di più, città viva e plurale, che sulle radici e i valori del suo storico profilo industriale innesta e fa crescere le risorse della conoscenza, dell’industria innovativa e dell’alta formazione scientifico-universitaria, dell’arte e della cultura, del turismo e dell’enogastronomia.

 Al Sindaco e all’Amministrazione dei prossimi cinque anni chiediamo pertanto di proseguire su questo percorso di trasformazione, rendendolo ancora più coinvolgente ed incisivo.

A giudizio comune delle Associazioni delle piccole e medie imprese, del commercio e dell’artigianato  è fondamentale, a premessa e prima ancora degli aspetti programmatici più specifici, focalizzare alcune questioni di ordine politico e strategico:

 1) è determinante unire l’azione politica e amministrativa a sostegno della trasformazione della città all’opzione strategica a favore della valorizzazione di una nuova classe dirigente cittadina, che raccolga e solleciti le energie dei giovani e dell’imprenditoria diffusa;

una nuova Torino richiede infatti una nuova e più ampia mobilitazione di risorse imprenditoriali e professionali, in grado di andare oltre la logica della centralità dei poteri tradizionali e consolidati, delle grandi imprese o delle grandi banche.

 2) Torino città di conoscenza e innovazione chiede all’Amministrazione di promuovere ed  essere regista dell’apertura e della messa a disposizione dei centri di eccellenza della ricerca, dell’Università e della tecnologia, alla domanda sociale ed economica della rete delle imprese e delle professioni: abbiamo quindi l’esigenza di favorire modalità operative più efficienti e privatistiche nelle attività verso il territorio di Università e Politecnico e, insieme, di rafforzarne la progettualità condivisa con la politica espressa dall’Amministrazione e dalla città;

allo stesso tempo, va promossa una politica che legando gli interventi sul sociale con l’offerta scolastica e formativa affronti le zone d’ombra e i fenomeni negativi rappresentati dalla bassa scolarità e dall’elevata dispersione scolastica tra i giovani torinesi, e favorisca l’inserimento lavorativo dei giovani più deboli, in particolare dei ragazzi immigrati di seconda generazione.

 3) i progetti di riorganizzazione e rafforzamento delle eccellenze industriali del territorio, avviati con le esperienze di Torino New Economy a Mirafiori e con il Distretto Aerospaziale, richiedono di basarsi su una forte attenzione alle potenzialità e alle esperienze delle filiere produttive e alle PMI, piuttosto che alle sole imprese leader, e su progetti di ampio respiro industriale che non vengano limitati a sole operazioni di lifting immobiliare;

è in questo ambito che ci attendiamo venga intrapreso un forte rilancio delle iniziative per l’attrazione di nuovi insediamenti di imprese, e che la Città, insieme alle Associazioni imprenditoriali e alla CCIAA, eserciti un ruolo leader nell’indirizzare l’azione della agenzia regionale per l’internazionalizzazione.

 4) una città in grado di attrarre eventi ed imprese innovative deve in primo luogo portare a compimento le grandi opere infrastrutturali, per poter essere pienamente fruibile ed evitare i rischi di un suo isolamento e congestionamento: è essenziale completare la linea 1 della metropolitana e realizzare la linea 2 in direzione nord; terminare il passante ferroviario; realizzare il prolungamento di Corso Marche e definire la scelta dell’intervento sull’anello est della città, tra le ipotesi della tangenziale esterna e quella dello scorrimento veloce lungo il Po;

il tema deve del miglioramento della viabilità urbana deve passare anche per l’eliminazione delle targhe alterne e una revisione della ZTL, potenziando contestualmente il sistema dei parcheggi, anche quelli esterni da collegare con mezzi pubblici al centro cittadino;

tra le priorità che devono trovare una rapida soluzione vi è poi senza dubbio la realizzazione dell’Alta Velocità Lione-Torino-Milano, che riteniamo un’opera strategica per il futuro del Piemonte e sulla quale auspichiamo che il nuovo sindaco di Torino si faccia attore primario di un’intesa con le popolazioni della Val Susa che ne garantisca la realizzazione, nel rispetto delle condizioni ambientali e delle esigenze della Valle.

 5) alla nuova Amministrazione evidenziamo la necessità di porre maggiore attenzione al rapporto tra le trasformazioni urbanistiche e il sistema economico e produttivo delle piccole imprese artigiane e commerciali: riteniamo necessari interventi sulle aree in riqualificazione che puntino a insediamenti misti residenziali, di servizi, di attività artigiane e della piccola distribuzione, frenando i processi di espulsione delle micro imprese dal centro urbano, negativi tanto per le imprese che per il contesto sociale della città, la qualità della vita, la stessa sicurezza, e creando le condizioni per ricollocare le aziende artigianali e commerciali in aree adeguate a costi contenuti, pienamente inserite nel tessuto cittadino.

 6) è essenziale che la città favorisca la crescita del terziario e sviluppi un’ampia azione progettuale a sostegno dell’accoglienza turistica e dell’artigianato tipico e di eccellenza, fortemente integrata con l’offerta artistica e culturale: il terziario commerciale e turistico rappresenta un’autentica risorsa per qualificare la capacità di attrazione della città e va adeguatamente sostenuto affinché ciò che si è ottenuto con l’evento olimpico, con il coinvolgimento e il pieno concorso degli operatori commerciali, non venga disperso;

la capacità di fare accoglienza e attrazione turistica comporta la necessità di investimenti  in politiche culturali e per la promozione di eventi di richiamo internazionale su cui la nuova Amministrazione è chiamata ad impegnarsi fortemente, in proiezione dei 150 anni di Torino Capitale d’Italia nel 2011, per completare a quella data la costruzione di Torino città della conoscenza, della cultura e del turismo.

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