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PRION 2006
CONVEGNO INTERNAZIONALE
"STRATEGIES, ADVANCES AND TRENDS TOWARDS PROTECTION OF SOCIETY"
Malattie da prioni: strategie, conquiste e prospettive
nella protezione della società
Torino 3-6 ottobre 2006
Centro Congressi Lingotto
Il più importante appuntamento scientifico al mondo sulle
malattie da prioni, le malattie degenerative del cervello che
colpiscono l’uomo e gli animali.
Oltre 800 studiosi da tutto il mondo iscritti al Convegno a due
settimane dall’inizio
Torino ha ospitato il principale convegno internazionale sulle
malattie da prioni, le malattie degenerative del cervello che
colpiscono l’uomo e gli animali e hanno avuto nella diffusione
della BSE (encefalopatia spongiforme bovina), più nota come
"morbo della mucca pazza", l’esempio più allarmante. Dal 3 al 6
ottobre, infatti, oltre 800 medici, veterinari e biologi di
tutto il mondo –tra i quali il Premio Nobel Stanley Prusiner- si
sono riuniti al Centro Congressi del Lingotto per partecipare a
"Prion 2006", l’annuale appuntamento del Network di Eccellenza
dell’Unione Europea "NeuroPrion", che raggruppa 52 enti di
ricerca di 20 paesi ed è stato costituito nel settembre 2003
allo scopo di proteggere la salute umana e animale da tutte le
malattie da prioni.
La scelta di Torino non è casuale perché nel capoluogo subalpino
ha sede, presso l’Istituto Zooprofilattico sperimentale di
Piemonte Liguria e Valle d’Aosta, il Centro di Referenza
Nazionale per la BSE, che nel nostro paese ha con successo
realizzato un piano per contrastare "mucca pazza", apprezzato
anche a livello internazionale. Nell’organizzazione del convegno
-il terzo di NeuroPrion, dopo quelli di Parigi e Düsseldorf– con
Maria Caramelli dell’Istituto di Torino collaborano Gianluigi
Forloni dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di
Milano, Fabrizio Tagliavini dell’Istituto Neurologico Carlo
Besta di Milano e Jean-Philippe Deslys del CEA di Parigi,
coordinatore del Network NeuroPrion.
L’incontro di Torino è l’occasione per presentare i più recenti
risultati della ricerca mondiale su controllo e terapia di
queste malattie, ma anche per mettere a confronto gli esperti
del settore e chi, a vario titolo, è coinvolto nella prevenzione
e nella gestione del rischio di nuove emergenze, che, come nel
caso della BSE, potrebbero causare crisi alimentari con costi
spaventosi per la collettività. "Mucca pazza", ad esempio, ha
fatto in Europa danni per oltre 90 miliardi di euro ed è stata
combattuta con investimenti in ricerca per soli 90 milioni. I
risultati della sorveglianza nel nostro Paese sono stati molto
positivi (in Italia si è passati da 50 focolai nel 2001 a 6
quest’anno), ma questo –fanno notare i promotori del convegno–
non consente di abbassare la guardia. Il prione della BSE, e lo
dimostrano anche i recenti casi di Giappone, Stati Uniti e
Canada, non è debellato e c’è il rischio che possa diffondersi
attraverso nuove vie, trasmesso ad esempio tramite il sangue.
L’identificazione, prima in Italia e successivamente in diversi
Paesi europei, di nuove varianti della BSE, rende indispensabili
ulteriori ricerche sulle potenzialità di rischio per l’uomo e
gli animali di queste nuove forme e sulle possibilità di
trasmissione all’uomo di altre malattie da prioni degli animali.
Il punto anche sulle possibilità terapeutiche di queste malattie
e sulla prossima disponibilità di mezzi diagnostici applicabili
in in fase pre-clinica Tenendo conto che indipendentemente dalla
trasmissibilità queste malattie sono comunque presenti nell’uomo
in forma sporadica o di origine genetica
Il Convegno ha anche lo scopo di invitare chi, nei singoli paesi
e nella UE, ha il compito di tutelare la salute pubblica a non
sottovalutare questi problemi, come si fece sino alla fine degli
anni 90 con la BSE, e promuovere programmi di ricerca e
prevenzione efficaci e adeguatamente finanziati.
Per rendere più efficace la propria azione, i responsabili del
network "NeuroPrion" hanno coinvolto le associazioni dei parenti
dei pazienti con malattie da prioni con l’intento di costituire
un’Associazione Europea dei Familiari.
Per illustrare al grande pubblico situazione attuale e strategie
di lotta a queste malattie, in apertura del convegno, una
conferenza in italiano ad ingresso libero a tutti, in cui si
parlerà di tutte queste forme morbose, da "Mucca pazza" alla
malattia di Creutzfeldt-Jakob, all’insonnia familiare fatale.
Interverranno Silvio Garattini, Pierluigi Gambetti, Maria
Caramelli, Piergiorgio Strata e Davide Schiffer.