La magia del Flauto,Teatro
Regio in scena fino a Natale
Stagione d’Opera 2006-2007
Il flauto magico
Alessandro Baricco reinventa i dialoghi
del capolavoro tedesco di Mozart
Regia dell’astro lituano Oskaras Korsunovas
Dirige Fabio BiondiA conclusione di un
anno universalmente dedicato al 250° anniversario della nascita
di Wolfgang Amadeus Mozart, il Teatro Regio mette in scena da
martedì 12 dicembre – grazie a un contributo straordinario di
Fondazione CRT, uno dei soci fondatori della Fondazione Teatro
Regio –, una nuova produzione del celebre Flauto magico (Die
Zauberflöte), Singspiel in due atti su libretto di Emanuel
Schikaneder con la drammaturgia dei dialoghi scritta, su
commissione del Teatro Regio, da Alessandro Baricco. La regia è
firmata dal lituano Oskaras Korsunovas, vincitore del X Premio
Europa per le Nuove Realtà Teatrali. Tra i protagonisti: Nicola
Ulivieri, che torna al Regio dopo il premio Abbiati ricevuto
proprio per il Don Giovanni torinese, Günther Groissböck, Ingrid
Kaiserfeld, Rachel Harnisch, Topi Lehtipuu e I Turbolenti, un
giovane quartetto di attori comici divenuti famosi per le
partecipazioni a trasmissioni televisive di grande audience, che
interpreteranno le parti create ex novo da Baricco. Alla
direzione dell’Orchestra del Teatro Regio è stato chiamato il
premiatissimo Fabio Biondi. Maestro del Coro del Teatro Regio è
Claudio Marino Moretti.
Restituire al Flauto magico quegli aspetti
originari di improvvisazione, vivacità e comicità popolare che
in origine facevano parte dell’opera e che poi si sono perduti
con esecuzioni troppo "ingessate": è questo l’intento col quale
Alessandro Baricco ha accettato di riscrivere, ovviamente in
italiano, i dialoghi parlati del libretto, inventando una nuova
storia entro la quale la sequenza e la ragion d’essere delle
arie e dei concertati mozartiani si incastrano alla perfezione.
«È stato come ricostruire un orologio, dopo averlo smontato, con
dei materiali nuovi – ha dichiarato Baricco –, ma l’orologio
funziona sempre. È un lavoro d’artigianato puro che mi ha
divertito molto. Molto difficile, ma molto bello da fare».
Le avventure di Tamino e Papageno per salvare
Pamina, imprigionata da Sarastro, le tre prove da superare per
conquistare le rispettive amate, gli intrighi di Monostato e le
trame della Regina della notte Astrifiammante: tutto questo
confluisce nelle invenzioni di Baricco, che immagina i cittadini
di un piccolo paese alle prese con la messa in scena di un’opera
in occasione della visita di un’importante autorità.
L’impresario incaricato di seguire la produzione diventa una
sorta di narratore delle ben note vicende mozartiane, cui
prendono parte a vario titolo gli abitanti. Con un gioco di
teatro nel teatro, si crea una nuova cornice entro la quale, tra
battute e buffissimi equivoci, si realizza la vicenda
tradizionale del Flauto magico.
La regia dello spettacolo è stata affidata al
lituano Oskaras Korsunovas, fondatore dell’omonima compagnia che
oggi ha sede presso il Teatro della Città di Vilnius. Premiato
nel 2001 a Taormina e nel 2002 a Salisburgo, i suoi spettacoli
hanno fatto il giro dei più importanti festival europei,
decretandogli l’assegnazione proprio quest’anno del X Premio
Europa per le Nuove Realtà Teatrali, il più alto riconoscimento
europeo assegnato al lavoro teatrale. Le fantasiose scenografie,
realizzate dai Laboratoridi scenografia del Teatro Regio, e i
costumi sono stati rispettivamente creati da Jurate Paulekaite e
Agne Kuzmickaite. Questa produzione prevede anche alcune
coreografie che portano la firma di Ruta Butkute.
Anche sul fronte musicale ci si prepara a un
Flauto molto speciale. Sul podio del Regio, infatti, sale per la
prima volta Fabio Biondi, apprezzatissimo direttore (e virtuoso
violinista) di musica antica, fondatore dell’orchestra Europa
Galante nonché vincitore del Premio Abbiati e di numerosi
Diapason d’Or e Prix du disque.
I due cast che si alternano nelle 11 recite
comprendono: Günther Groissböck e Pavel Kudinov nel ruolo di
Sarastro; Ingrid Kaiserfeld ed Elisabeth Vidal per la Regina
della notte; Rachel Harnisch e Gemma Bertagnolli sono Pamina,
Topi Lehtipuu e Ferdinand von Bothmer vestono i panni di Tamino;
Nicola Ulivieri e Alex Esposito quelli di Papageno; Manuela
Bisceglie e Laura Catrani sono Papagena. Alexandra Wilson,
Lorena Scarlata Rizzo e Romina Basso sono le tre dame;
Christopher Robertson è l’Oratore, Bruno Lazzaretti interpreta
Monostato e Gary Bachlund è il Primo armigero. Fra I Turbolenti
Gianluca Fubelli-Scintilla è il sindaco, Enzo Polidoro
l’impresario, Stefano Vogogna l’amministratore e Gianluca
Impastato il faccendiere del sindaco. I tre fanciulli sono
interpretati da elementi del Coro di voci bianche del Teatro
Regio e del Conservatorio "G. Verdi".