Impianti olimpici aperti a tutti,
per lo sport e per il divertimento
Olimpiadi un anno dopo
Presentato il logo della Fondazione XX Marzo,
prende il via il piano strategico 2007-2011
(Torino, 7 febbraio 2007) – Un vero e proprio parco
per far rivivere le emozioni Olimpiche a tutti, da spettatori e
da protagonisti. E’ questo il cuore del progetto che a un anno
esatto dalle Olimpiadi di Torino 2006 è stato messo a punto
dalla Fondazione XX Marzo, l’ente che ha il compito di gestire
gli impianti e le infrastrutture olimpiche.Un
progetto che si basa su un bilancio positivo della gestione
degli impianti nel primo anno post olimpico: 60 eventi con una
presenza complessiva di oltre 240.000 persone di tutto il mondo,
per un totale di 545 giorni di apertura (escluse le
Universiadi), tra marzo 2006 e gennaio 2007.
La Fondazione XX Marzo nasce con un nuovo
logo che è stato realizzato dalla Briefing ADV di Torino e ad
esso è stata associata la parola TOP, acronimo di Torino Olympic
Park. Il logo è costituito da due scie di rosso brillante, che
cromaticamente evocano la "passione olimpica" e nel tratto la
velocità delle gare sulla neve e sul ghiaccio. Al centro un
pallino blu, un po’ testa un po’ cuore, fulcro aggregativo delle
venues olimpiche.
La presentazione del Logo rappresenta anche
lo spunto per analizzare le attività future previste dalla
Fondazione XX Marzo presieduta dall’Assessore Andrea Bairati,
attività raccontate in un piano strategico per la gestione e
l’utilizzo degli impianti nel periodo 2007-2011. Gli impianti in
questione sono: il Palasport Olimpico, il Palavela, il Villaggio
Olimpico di Torino, il Villaggio Olimpico di Bardonecchia, i
Trampolini e il centro Polifunzionale di Pragelato, la Pista del
Bob di Cesana Pariol, l’Olympic Centre e lo stadio del Biathlon
di Cesana San Sicario, il Palaghiaccio di Torre Pellice.
La Fondazione può contare su di un budget di
30 milioni di euro così ripartiti: 3 dalla Provincia, 3 dal
Comune di Torino, 4 dalla Regione, 20 dal governo su 2
finanziarie 2007/2008.
Attraverso 5 linee di business diverse
(sport, eventi, accommodation, turismo, sponsorizzazioni)
l’obiettivo, dal punto di vista economico, è quello di arrivare
nel 2011 ad un pareggio nella gestione degli impianti olimpici.
Ma non solo. L’idea di base è quella di tenere vivo l’entusiasmo
a "5 cerchi" con una gestione strategica non solo dell’eredità
materiale dell’esperienza olimpica ma anche del know how
accumulato da tutti i soggetti pubblici e privati che hanno
lavorato nel progetto Torino 2006.
Gli impianti saranno affittati alle
Federazioni sportive, a società in occasione di eventi
aziendali, saranno organizzati eventi di intrattenimento come
concerti e fiere.
Gli stessi impianti saranno anche aperti al
pubblico per attività sportive: già in essere il pattinaggio su
ghiaccio e le discese con il taxi bob sia in versione estiva sia
invernale. Allo studio altre proposte come il Bungee Trampoline,
un salto dal trampolino in sicurezza. Il Parco Olimpico non sarà
solo sport e divertimento, ma anche offerta alberghiera e di
ospitalità nei Villaggi che durante i Giochi hanno alloggiato
gli atleti di tutto il mondo.
Dalla fine delle Olimpiadi ad oggi gli
impianti olimpici hanno ospitato eventi sportivi, musicali,
culturali e di intrattenimento di altissimo livello, che hanno
fatto da "eco" alle emozioni olimpiche.
Alcuni esempi significativi.
Il Palasport Olimpico ha ospitato tra
gli altri: il concerto di Bruce Springsteen e dei Pearl Jam,
Torino Capitale del Libro e GTT Parole in corsa, Eurovespa,
un’esibizione di Trial, lo spettacolo di Fiorello per i
dipendenti Fiat.
Il Palavela ha ospitato tra gli altri:
Il Lancia Christmas On Ice, la cena di Gala della Lavazza, gli
eventi Ferrari e Martini.
Il Villaggio Olimpico di Torino ha
ospitato tra gli altri: gli atleti dei Mondiali di Scherma, i
partecipanti alle Olimpiadi degli Scacchi, Terra Madre, la cena
di Gala del Coni.
In Montagna la Pista di Bob di Cesana
Pariol ha ospitato tra gli altri: la Coppa del Mondo di
Slittino, la Coppa del Mondo di Bob e Skeleton e inoltre sono
state attivate iniziative come il Taxi Bob che ha riscosso
notevole successo con oltre 200 discese dedicate al pubblico.
Esperienze di successo sia dal punto di vista
del pubblico sia per l’immagine della città che ha continuato ad
affermarsi come un modello di riferimento a livello
internazionale nell’organizzazione di grandi eventi. Esperienze
messe a confronto con parchi olimpici già esistenti (Innsbruck,
Salt Lake City) che dimostrano che una visione integrata di
Torino e delle sue Montagne rappresenta un elemento fondamentale
nell’ottica di uno sviluppo complessivo di tutto il territorio
attraverso proprio il Parco degli Impianti Olimpici.
Per il 2007 sono già in programma alcuni
grandi eventi come il concerto di Bob Dylan e quello di Gigi
D’Alessio, l’esibizione degli Harlem Globetrotter, la Juventus
Soccer Cup, Eurathlon 2007, la Coppa del Mondo di Bob e Skeleton,
il Galà di Figure Skating. Gli impianti della Fondazione si sono
anche candidati per ospitare a dicembre 2007 la Finale del Gran
Prix di Pattinaggio Artistico. Già assegnati a Torino, invece,
gli Europei di Short Track del 2009.
"Le Olimpiadi - spiega l’assessore alla
Ricerca della Regione Piemonte e presidente della Fondazione XX
Marzo, Andrea Bairati - sono un evento che appartiene alla
collettività, al paese intero, per le risorse pubbliche che sono
state investite, per i riflessi che hanno avuto sullo sviluppo
del territorio, per l’immagine dell’Italia che siamo stati
capaci di proiettare all’estero. Con questo spirito – prosegue
Bairati – è stata affrontata la loro organizzazione, assicurando
l’apporto di tutti i soggetti che potevano comportarne il
successo. Il dopo Olimpiadi è sempre un periodo di difficile
gestione. Il lascito degli impianti è impegnativo, tenere alta
la tensione e l’immagine dei Giochi richiede sforzi notevoli.
Con le risorse che abbiamo a disposizione, oltre trenta milioni
di euro fino al 2011, puntiamo su eventi e manifestazioni
internazionali che assicurino ogni possibile continuità
nell’utilizzo dei beni olimpici, cercando di non disperdere il
patrimonio di competenze che si è creato e di tenere alta
l’attenzione turistica sulla nostra regione".
"L'aver assegnato un'identità visiva al Parco
Olimpico è un momento molto significativo del processo di
costruzione del Parco Olimpico Torino 2006. Da oggi - afferma
Elda Tessore, vicepresidente della Fondazione 20 Marzo 2006 -
quel marchio con i suoi segni, le figure e le parole Torino
Olympic Park, evocherà immediatamente l'idea dei luoghi dove lo
sport ha vissuto momenti indimenticabili, in ambienti, storici e
naturalistici,di bellezza straordinaria. Il logo presentato
questa mattina sarà soprattutto la testimonianza del fatto che
quell'eredità olimpica, costituita da impianti polifunzionali e
tecnologicamente all'avanguardia, è pronta per ospitare eventi
sportivi, culturali, di spettacolo, produrre divertimento e
portare grandi benefici all'economia torinese e alle comunità
montane, valorizzando quell’energia positiva del territorio e
della sua gente che è forse il primo e più importante lascito
della magia dell’Olimpiadi. Questo .- sottolinea Elda Tessore -
è il valore aggiunto fondamentale per Torino e per tutta la
nostra Regione, necessario per realizzare una rinnovata e forte
unità fra il Capoluogo e il suo territorio facendo sì che Torino
diventi sempre più la locomotiva di un treno, che, speriamo ad
Alta Velocità, porti la Città ed il Piemonte ad essere
pienamente protagonisti del nuovo sviluppo Europeo."
"Il successo organizzativo e d'immagine delle
Olimpiadi e delle Universiadi, - sottolinea Sergio Bisacca,
Vice-Presidente della Provincia di Torino e Vice-Presidente
della Fondazione XX Marzo 2006 - testimonia la validità del
nostro sistema olimpico: sistema di impianti all'avanguardia, ma
anche sistema di Enti pubblici e professionalità che, prima e
dopo i Giochi, hanno saputo lavorare in una direzione univoca:
la valorizzazione del territorio e delle sue potenzialità
turistico-sportive. La Fondazione XX Marzo 2006 consentirà di
rendere sistematiche la programmazione e l'attrazione di eventi.
Con la progettata unificazione delle tre Atl del territorio in
un unico organismo, disporremo inoltre di uno strumento di
promozione turistica adeguato sia per risorse sia per
impostazione internazionale. I segnali positivi, poi, non
mancano: dall'interesse dei pattinatori azzurri ed olandesi ad
utilizzare l'Oval come centro di allenamento alla proposta degli
amici francesi di candidare Gap ai Giochi Invernali del 2018
utilizzando i nostri trampolini e la nostra Pista di Bob."
"Dopo il grande successo dei Giochi – spiega
Paolo Bellino direttore generale della Fondazione – abbiamo
avuto la conferma che Torino e le sue montagne avevano tutte le
carte in regola per sfruttare al meglio l'eredità olimpica e
diventare così un modello di riferimento per tutti i territori
che si candideranno a ospitare grandi eventi in futuro. La
nostra strategia si è basata su due punti fondamentali:
mantenere a Torino e nelle sue valli la Passione Olimpica e il
grado di notorietà raggiunto; individuare un modello di gestione
degli Impianti Olimpici funzionale per raggiungere i nostri
obiettivi. Gestire il parco olimpico è una grande sfida che
abbiamo colto con grande entusiasmo". |