Convegno
“Lo Sport e le Regioni d’Europa”
Il sottosegretario Lolli “Faremo entrare lo Sport nella
Costituzione”.
E in Piemonte nasce la Fondazione “Etica e Sport”.
Concertazione col territorio, attenzione capillare alla
diffusione della pratica sportiva “pulita” e “per tutti” a
partire dalla scuola primaria, sostegno a federazioni,
società e associazionismo, potenziamento dell’impiantistica
e creazione di una fondazione per promuovere il valore etico
dello sport: sono questi i punti cardine su cui si
svilupperanno le politiche sportive della Regione Piemonte
nei prossimi anni.
ll focus è stato fatto durante il convegno “Lo Sport e le
Regioni d’Europa” promosso dalla Regione, al Centro
Congressi Torino Incontra, come occasione di confronto e
dibattito nazionale ed internazionale.
Si è, infatti, ritenuto utile approfondire quanto avviene in
Europa, laddove le legislazioni dei Paesi membri della
Comunità presentano un quadro articolato della cosiddetta
“governance” dello sport, prevalentemente fondata su una ben
delineata politica pubblica e con un preciso e decisivo
ruolo dei governi regionali.
Al
convegno hanno partecipato i rappresentanti di tre grandi
Regioni d’Europa: Galles, Catalunia, Rheinland-Pfalz,
insieme al SottoSegretario allo Sport Giovanni Lolli e a
rappresentanti delle Regioni italiane e dell’universo
sportivo locale e nazionale.
Nel
pomeriggio, durante la tavola rotonda “Diritto allo sport,
diritti nello sport”, l’annuncio della nascita della
Fondazione “Etica e Sport” che sarà presieduta dall’on.
Rinaldo Bontempi. Al dibattito hanno preso parte, anche,
Gianfranco Porqueddu, Pres. C.R. CONI, Mimma Calligaris (USSI),
Massimo Mauro della Fondazione Vialli-Mauro, Tiziana Nasi
del Comitato Paralimpico, i giornalisti Sandro Bocchio e
Marco Ansaldo e Giovanni Cobolli Gigli presidente F.C.
Juventus
“Il
Piemonte ha riscoperto con Olimpiadi e Paralimpiadi la sua
vocazione sportiva. Contiamo di unificare entro il 2008 in
un’unica legge quadro i tre testi sullo sport –ha dichiarato
l’assessore allo Sport Giuliana Manica - Stiamo lavorando in
concertazione con il territorio attraverso il sistema dei
tavoli di confronto: l’obiettivo è far crescere il numero
dei praticanti. In Italia abbiamo una media fra le più basse
d’Europa, quindi, stiamo investendo molto sulla scuola
primaria per la diffusione dell’ attività motoria. Inoltre,
abbiamo un bando da 19 milioni di euro per l’impiantistica
di cui abbiamo avviato un censimento e con cui daremo
priorità, soprattutto, alle realtà più piccole e
svantaggiate. Infine, vogliamo promuovere il valore etico
dello sport. Daremo vita ad una Fondazione che con l’aiuto
dell’on. Rinaldo Bontempi si occuperà proprio di questo”.
Anche il
Ministero allo Sport ha avviato il lavoro per giungere a una
Legge quadro di riforma dello sport, con perno fondamentale
le Regioni.
“Nel
sistema sportivo italiano – ha detto il sottosegretario allo
Sport Giovanni Lolli – c’è sempre stato un grande assente:
lo Stato. Non si può far crescere il numero degli sportivi
senza una politica pubblica in questa direzione. Faremo
entrare lo Sport nella Costituzione, come diritto da
tutelare. Le nostre priorità sono la scuola, l’Italia vi
investe solo il 3% di quello che stanzia la Francia, poi la
salute e l’impiantistica. Inoltre, abbiamo rigenerato con
uno stanziamento di venti milioni di euro all’anno la Banca
del Credito Sportivo, in modo che enti locali e società
abbiano accesso a un credito agevolato. Quindici milioni di
euro, invece, per il 2007 sono stati investiti sul Fondo per
i grandi eventi. Insieme lavoreremo per arrivare a una legge
che possa finalmente dare una svolta al sistema Sport del
nostro Paese”.