“COMMERCIO E (E’) CULTURA: UNA
NUOVA FRONTIERA”
Ad un anno dal varo, prosegue con successo il Progetto
firmato dall’Ascom torinese e supportato da Comune di Torino
e Fondazione CRT
Sono oltre 700 i commercianti torinesi già coinvolti nella
prima parte del Progetto dedicata alle “Visite guidate al
Patrimonio Storico, Artistico e Culturale” del territorio
A giugno visita alla Reggia della Venaria e a luglio …Villa
della Regina
In agenda anche l’ipotesi di “progetti comuni” per la XXX
Edizione di “Settembre Musica” e per la XX della “Fiera
Internazionale del Libro”
Castello di Racconigi (domenica 18 giugno 2006), Museo
Egizio (domenica 8 ottobre 2006), visita alla mostra “Museo
Museo Museo” a Torino Esposizioni (giovedì 16 novembre 2006;
in rassegna una selezione di oltre 250 opere di arte
contemporanea acquisite dalla GAM e presentate per la prima
volta a Torino), visita di “istruzione” a Palazzo Madama
(giovedì 29 marzo 2007): sono questi i primi “luoghi sacri”
appartenenti al Patrimonio artistico e museale subalpino,
oggetto delle “visite guidate” e “didattiche” messe al primo
punto del Progetto “Commercio e (è) Cultura”, presentato
alla Città un anno fa e con cui l’Ascom intende “preparare”
i commercianti torinesi al ruolo di veri e propri “mediatori
culturali” nei confronti dei turisti sempre più numerosi
sotto la Mole.
Si tratta dei primi quattro “percorsi” - organizzati con il
supporto prezioso della Città di Torino, della Fondazione
Torino Musei e Fondazione CRT - che hanno già coinvolto
oltre 700 commercianti torinesi ( ben 250 per l’ultima
visita a Palazzo Madama).
Un primo bilancio del Progetto e gli appuntamenti in
scaletta per il prossimo futuro sono stati al centro della
conferenza stampa tenutasi questa mattina nella sede dell’Ascom
torinese e a cui hanno partecipato insieme alla presidente
dell’Ascom, Maria Luisa Coppa, i tre assessori alla Cultura
di Comune, Provincia e Regione, Fiorenzo Alfieri, Valter
Giuliano e Gianni Oliva, e l’assessore al Commercio e
Attività Produttive, Alessandro Altamura.
Idea di base, quella di “formarsi” per “informare”.
(Segue)
“E la risposta da parte dei nostri imprenditori – ha
sottolineato MARIA LUISA COPPA, presidente dell’Ascom
torinese – è stata fin da subito entusiasta, al di sopra di
ogni aspettativa. Il che sta a testimoniare con chiarezza
quanto sia reale e sentita la capacità e la volontà dei
commercianti torinesi di rendersi disponibili a esercitare,
nei limiti imposti dalla loro precipua attività, il ruolo di
‘mediatori culturali’. Di spiegare cioè in prima battuta la
Città e il territorio nei loro aspetti di maggior pregio
artistico, storico e culturale, ai turisti o, perché no, al
torinese distratto o poco informato”.
“I nostri alberghi, i nostri bar, i nostri negozi sono
spesso i primi ‘punti informativi’ per potere visitare, con
cognizione di causa, la Città. Le nostre informazioni,
fornite con cortesia, puntualità e una certa padronanza
delle lingue straniere, soprattutto dell’inglese, sono
sicuramente di grande aiuto, spesso il primo importante
‘biglietto da visita’ per il turista straniero, e la
migliore pubblicità per una Città capace di accogliere e
stupire”.
“Commercio” e “Cultura” è, dunque, un binomio possibile.
“Ne siamo fermamente convinti. Tanto più – ha proseguito la
presidente Coppa – in una Città come Torino assolutamente
all’avanguardia nella nascita e nella sperimentazione di
modelli innovativi ( si pensi alla Fondazione per il Museo
Egizio, cui potrebbe affiancarsi a breve la Fondazione per
la Reggia di Venaria) nella gestione dei beni artistici e
culturali. La strategia vincente sempre più vede insieme
pubblico e privato. E proprio in questa nuova ottica siamo
convinti debbano trovare spazio anche progetti come il
nostro, capaci di dare spinta positiva a quel processo di
sviluppo turistico del territorio che é ormai da tempo in
atto” .
“Un processo per il quale riconosciamo – ha concluso Maria
Luisa Coppa – l’enorme lavoro compiuto in questi anni dagli
Enti Locali, nel periodo pre e post-olimpico”.
Ma gli sforzi devono proseguire ed essere “condivisi”, con
obiettivi misurati nel tempo: primo grande appuntamento
quello del 2008 con “Torino Capitale Mondiale del Design”,
per arrivare attraverso importanti eventi internazionali a
carattere sportivo (gli Europei di Ginnastica Ritmica, così
come gli Indoor di Tiro con l’Arco e di Atletica Leggera),
fino al 2011, con i grandi festeggiamenti per i 150 anni
dell’Unità d’Italia.
Si tratta per la Città di occasioni “eccezionali”, alla cui
piena riuscita sarà più che mai necessario un “gioco di
squadra”, che dovrà tenere conto di “canali informativi
‘alternativi’ capaci di arrivare, nella quotidianità, al
grande pubblico, alle famiglie, a tutti i cittadini e ai
turisti che in numero sempre maggiore dopo i Giochi Olimpici
paiono aver scoperto la nostra Città e la nostra Regione”.
In tal senso, un apporto importante può proprio venire dalla
fitta rete commerciale
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presente sul territorio.
Visite guidate
Di qui il primo grande capitolo del Progetto: l’idea delle
visite guidate al Patrimonio Storico e Cuturale cittadino,
supportate dall’Ente Pubblico (in collaborazione con alcune
delle realtà culturali cittadine, quali la Fondazione Torino
Musei e le Associazioni di Volontariato Culturale) e rivolte
ai commercianti che, opportunamente edotti, potranno
“trasmettere” la Città ai turisti, consigliarli nelle visite
ai Musei, ai Palazzi e ai Monumenti di maggior interesse,
nonché fare da “cassa di risonanza” (attraverso le loro
vetrine, i loro negozi e i loro dehors) ai molteplici eventi
e alle manifestazioni organizzate sul territorio.
Dopo le visite al Castello di Racconigi, al Museo Egizio,
alla mostra “Museo Museo
Museo” e a Palazzo Madama, il programma prevede per i
prossimi mesi:
- Giugno – Visita alla Reggia di Venaria
- Luglio – Visita a Villa della Regina
- Settembre – A spasso per la “Torino Magica”
- Ottobre – Visita al Museo Nazionale del Cinema
Nell’ambito delle “visite guidate” possono essere inseriti,
pur se con una connotazione di stampo più propriamente
sociale, anche i momenti di partecipazione attiva, da parte
dell’Ascom torinese, alle attività, in specifico teatrali,
portate avanti da anni dall’Assessorato alla Cultura della
Città di Torino in accordo con la Direzione della Casa
Circondariale “Lorusso e Cutugno”.
Più di 50 commercianti hanno assistito, in proposito, il 5
febbraio scorso allo spettacolo “Tagliare la corda”,
allestito dai detenuti della VI Sezione (Padiglione A), in
collaborazione con CAST, per la regia di Claudio Montagna.
Momenti di coordinamento con l’Ente Pubblico
La collaborazione con l’Ente Pubblico è indispensabile per
la realizzazione del Progetto, nelle sue varie parti.
A tal proposito, si ritiene necessario mettere in agenda e
programmare con gli Assessorati di riferimento, al fine di
illustrare ai nostri operatori commerciali le iniziative
culturali che Città, Provincia e Regione intendono
realizzare nel tempo, alcuni momenti di coordinamento
articolati almeno in tre periodi dell’anno.
Nel corso di questi incontri saranno presentate ed
illustrate le varie programmazioni in ambito espositivo,
musicale, cinematografico e museale, al fine anche di
mettere in agenda itinerari guidati, atti ad “informare” gli
operatori per “educarli” alla comunicazione.
Per non dimenticare poi che le stesse manifestazioni
potrebbero altresì essere
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promosse e divulgate al più largo pubblico proprio
attraverso l’utilizzo di allestimenti di vetrine a tema o,
qualora fosse possibile, di spazi espositivi con materiali
di scena o quant’altro, forniti in prestito da Enti o
Fondazioni.
Corsi di Formazione linguistica
E’ un altro importante capitolo del Progetto, su cui
l’Associazione è da sempre impegnata con il suo For.Ter
Piemonte, l’Ente di Formazione – Ascom che dal novembre 2006
si è dotato di un nuovo Centro al civico 2/F di via Massena,
a Torino, articolato, su uno spazio di circa 600 mq, in nove
sale di diverse metrature attrezzate ed informatizzate per
rispondere alle molteplici richieste formative dei settori
rappresentati.
Per quanto concerne il discorso “formazione al turismo”,
largo spazio è stato dato proprio ai “corsi – base” di
Lingua Inglese; dal maggio 2005 ad oggi, ne sono già stati
attivati in Torino e Provincia una sessantina (alcuni
finanziati attraverso il Fondo Sociale Europeo e da Torino
Internazionale), cui hanno partecipato oltre 600 allievi (l’
80% titolari di attività) per 2400 ore complessive di
insegnamento.
I risultati sono stati indubbiamente soddisfacenti. Ma
ancora non basta. Negli obiettivi del Progetto c’è
sicuramente anche l’intenzione di intensificare ed estendere
sempre di più la partecipazione ai corsi.
Accanto ai “corsi di formazione linguistica”, resta sempre
la volontà di organizzare anche veri e propri “corsi di
accoglienza e di bon ton turistico”. E’ un’idea che piace
molto, nella convinzione che, accanto alla riconosciuta
gentilezza e cortesia del
mondo commerciale torinese, con il turista e con l’ospite
straniero occorrano fors’anche accorgimenti e strategie di
accoglienza un po’ particolari. Ci attrezzeremo anche su
questo versante, attraverso momenti formativi portati avanti
da esperti del settore: psicologi, esperti di marketing, di
bon ton ed accoglienza turistica.
Iniziative culturali sul territorio
Negozi, dunque, come Punti di Informazione e Guida alla
Città.
Il Progetto prevede anche un forte coinvolgimento dei
commercianti nella promozione delle attività
artistico-culturali, finalizzate ad orientare la sensibilità
dei cittadini e dei turisti verso specifiche iniziative e
manifestazioni.
In alcuni campi, quali: la Musica, l’Arte e la Letteratura.
- Musica
L’idea é quella di far “evadere” dai luoghi paludati del
gotha musicale torinese la musica “colta”. Si tratta di un
obiettivo ambizioso che potrebbe finalmente decollare con la
trentesima edizione di “Settembre Musica”, gemellata quest’anno
con Milano ( “Torino Milano Settembre Musica” ) e
caratterizzata da un cartellone che andrà a toccare entrambe
le città,
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accrescendo indubbiamente il valore della manifestazione
inventata nel 1978 da Giorgio Balmas. Una manifestazione
che, oggi più che mai, mostra di necessitare del sostegno
“privato”, in termini di sponsorizzazione, e che, a nostro
avviso, deve comunque mantenere appieno la sua “torinesità”
pur nel gemellaggio con il capoluogo lombardo.
Anche per questo scopo potrà essere sicuramente di valido
supporto la disponibilità offerta dalla rete commerciale
cittadina.
Nel corso dell’evento, infatti, potrebbero essere
programmati mini concerti nei dehors dei bar e dei
ristoranti, soprattutto dell’area centrale, o in spazi
adiacenti ad alcuni esercizi commerciali da individuare.
Tali concerti potrebbero essere costituiti da brevi e
variati brani musicali, quali “assaggi” in pillole degli
eventi organizzati da “Settembre Musica” o inseriti in una
programmazione artistico – musicale a se’ stante, che
potrebbe coinvolgere giovani gruppi musicali o gli studenti
più meritevoli dei Conservatori piemontesi.
Musica, dunque, non per pochi eletti o colti appassionati o
addetti ai lavori. Ma rivolta invece al più vasto pubblico
che, proprio attraverso questi mini-concerti “en plein air”
potrebbe scoprire (perché no?) la curiosità e l’interesse di
partecipare agli eventi più “canonici” ed articolati della
stessa manifestazione.
- Arte e Libri
Il Progetto intende portare avanti anche l’obiettivo di
coinvolgere quanto più possibile le Gallerie d’Arte e di
Antiquariato, così come le Librerie torinesi, affinché
sempre più “facciano rete” per uscire dai loro consueti
spazi e per aprirsi maggiormente alla Città e ai suoi
abituali o occasionali frequentatori. E’ un modo anche
questo per aiutare settori del commercio – vedi Librerie -
che oggi paiono vivere momenti di forte criticità. Ma anche
per fornire alla Città “supporti culturali” privati
assolutamente preziosi nel piano di accoglienza e sviluppo
turistico del territorio.
Importante, in tal senso, sarà il sostegno dato dalle
politiche locali e pubbliche anche per l’eventuale
organizzazione di fiere, convegni e manifestazioni a
carattere nazionale e internazionale.
Importanti, per quanto riguarda le Librerie, attivare anche
“progetti comuni” con la XX Fiera Internazionale del Libro;
progetti realizzabili “dentro” e “fuori” lo spazio
fieristico del Lingotto.
Iniziative “comuni” tese a rivitalizzare il territorio
Il Progetto vuole anche ipotizzare interventi tesi al
recupero di alcuni “luoghi” della Città caduti in una
situazione di più o meno forte degrado. Ove per “degrado” si
intendono realtà urbane non solo depauperate dal punto di
vista ambientale ed architettonico, ma anche a forte rischio
di criminalità - illegalità.
E qui, a fianco delle “classiche” e note aree degradate,
vogliamo anche pensare a luoghi della Città più centrali,
come le Gallerie (una su tutte, quella del Lux) che,
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avendo perduto forte appeal ricreativo e commerciale, hanno
perso anche in buona parte la capacità di porsi come
abituali spazi di frequentazione da parte sia dei torinesi,
sia dei turisti.
Su luoghi come questi è necessario lavorare, in piena
sintonia e sinergia fra pubblico e privato. Tenendo anche
ben presente il pericolo che tali situazioni di relativo
“abbandono” possono ingenerare sul piano della sicurezza e
della vivibilità del territorio.
Anche qui pensare di programmare ed organizzare, con una
certa continuità, eventi ed iniziative di animazione, di
vario genere, coinvolgendo gli esercizi commerciali e tutte
le attività operanti in loco potrebbe costituire un modo per
rivitalizzare e restituire alla Città angoli di grande
valenza storica e culturale.
Fra le iniziative ipotizzate: concerti di musica classica,
ma non solo; mostre d’arte “en plein air” o concorsi di
pittura; incontri, ad esempio in occasione della “Fiera del
Libro”, con scrittori ed editori piemontesi e non; momenti
di degustazione e divulgazione della prestigiosa cucina
piemontese, messa in bella mostra attraverso il
coinvolgimento attivo dei nostri settori dell’enogastronomia
e dell’enologia, “punte di diamante” per la nostra Regione e
volano eccezionale per dare impulso e forti occasioni di
crescita e sviluppo ai filoni di cultura e turismo.
Negozi – sportelli
Il Progetto lancia infine l’idea che anche i negozi, di ogni
settore merceologico, possano essere visti e pensati, più in
concreto, come luoghi “strategici” e di “servizio” al
cliente, in modo particolare in Provincia, per la vendita
dei biglietti di mostre, manifestazioni o spettacoli in
genere.
Veri e propri “sportelli - ticket” accessibili al pubblico
più vasto che al momento dello shopping potrebbe anche
abbinare l’acquisto di un posto in poltrona alla prima del
Regio o l’ingresso a teatro così come alla grande mostra
programmata in Città o sul territorio.
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