TIENE E CRESCE IL
CONGRESSUALE TORINESE
+4% contro la flessione nazionale.
E i congressi diventano l’occasione per conoscere e
tornare a Torino.
Mentre il sistema congressuale italiano segna una
battuta d’arresto, nel 2006, anno olimpico, Torino
registra un andamento positivo, mantenendo stabile il
numero dei congressi e dei partecipanti.
Secondo i dati dell’Osservatorio Congressuale Torinese,
frutto della collaborazione tra Torino Convention Bureau
e Osservatorio Turistico della Regione Piemonte, sono
stati 3.428 gli incontri oltre la soglia dei 50
partecipanti, contro i 3.292 del 2005, e un totale
complessivo di 660.000 partecipanti in confronto ai
600.000 dell’anno precedente. Un incremento, seppur
lieve, in un anno che risulta essere anomalo per la
Torino congressuale. Se da un lato i Giochi Olimpici
Invernali 2006 sono stati un elemento trainante per la
città, accrescendone la visibilità anche nel panorama
mondiale del settore MICE, dall’altro l’evento olimpico
ha impedito la normale attività congressuale; per circa
3 mesi, infatti, i principali hotel e centri congressi
sono stati occupati da eventi legati alle Olimpiadi e
Paralimpiadi. Per questo motivo l’anno congressuale
torinese è da considerarsi soltanto di 9/10 mesi.
In linea con i dati nazionali, gli hotel torinesi
continuano ad essere le strutture con il maggior numero
di eventi ospitati (53%), seguono centri congressi,
musei e dimore storiche. Nonostante i convegni a
rilevanza locale siano sempre i più numerosi, si
registra un sensibile allargamento della componente
nazionale sul totale della base partecipativa (20,5% del
2006 vs 17,1% del 2005). Il segmento corporate si
conferma come il principale attivatore del mercato, con
il 37,63% degli eventi, seguito dal mondo accademico
delle università con il 14,66% e dagli enti pubblici
(12,47%). Da un confronto con l’Osservatorio
Congressuale Nazionale, tuttavia Torino risulta ospitare
una quota di congressi promossi da enti pubblici e
università nettamente superiore alla media italiana
(circa 36% vs il 16% nazionale): un dato che conferma la
vocazione della città per congressi di tipo
accademico-scientifico, parallelamente ad un attivismo
piuttosto forte degli enti pubblici nell’ambito della
comunicazione.
Positivi anche i risultati che emergono dalle indagini
spot ai congressisti in città, volti a misurare la
customer satisfaction. Sulla base di un campione di 599
interviste, si registra un miglioramento del giudizio
sull’organizzazione del convegno e sui servizi
cittadini, in particolare sull’offerta turistica e sulla
sistemazione alberghiera. A testimonianza del successo
delle azioni di promozione turistica e dei Giochi
Olimpici Invernali che hanno completamente rivalutato
l’immagine della città, si è rilevato un incremento
dell’interesse a tornare a Torino che si attesta, dai
dati 2006, intorno al 96%.
«Oltre ad informazioni più tecniche relative all’area di
provenienza, alle caratteristiche del viaggio e del
soggiorno – spiega Marcella Gaspardone, Direttore di
Torino Convention Bureau - dal monitoraggio sono emersi
dati particolarmente interessanti relativamente alla
spesa procapite del singolo congressista, decisamente
superiore rispetto al 2005. I valori medi complessivi di
spesa generata dal soggiorno si attestano sui € 1287,
mentre i dati di spesa giornalieri corrispondono ad una
media di € 586 ».
«Credo che i risultati presentati siano una bella e
confortante risposta alle molte pessimistiche
valutazioni di questi giorni. – dichiara Livio Besso
Cordero, Presidente di Torino Convention Bureau -
Aumentare anche se non di molto i numeri rispetto
all’anno scorso ci deve indurre all’ottimismo. Pensiamo
che per ben due mesi (periodo olimpico) il settore è
stato fermo per indisponibilità delle location, pensiamo
alle restrizioni rispetto ai contributi delle case
farmaceutiche e ci accorgiamo che i dati sono buoni. Ed
anche il futuro, sulla base delle candidature e dei
congressi acquisiti, ci deve fare scommettere sui
prossimi anni».
«Il congressuale rappresenta uno dei settori di punta
del nostro Piano Strategico – commenta Giuliana Manica,
Assessore al Turismo, Sport e Pari Opportunità Regione –
una risorsa importante da potenziare attraverso la
professionalità dei due convention bureau del nostro
territorio, Torino e Lago Maggiore Conference. Quest’ultimo,
ad un anno dalla sua nascita, ha visto un incremento
dell’attività del 35%. L’obiettivo, adesso, è migliorare
l’attrattività e la competitività dei nostri centri
congressi e per il 2007 non mancheremo alle principali
fiere di settore, così come continueremo con
l’organizzazione di educational tour e workshop in
Italia e all’estero. Continuerà anche il lavoro di
aggiornamento dedicato agli operatori, attraverso
seminari informativi altamente specializzati: nel 2006
sono stati focalizzati sui due poli principali, mentre
quest’anno li estenderemo al resto del territorio per un
più capillare sviluppo del settore congressuale».
«Anche il Comune di Torino – sottolinea Alessandro
Altamura, Assessore al Commercio, Turismo, Attività
produttive e Marketing urbano della Città - sta
investendo importanti risorse sia economiche sia umane
nel settore congressuale. Siamo convinti, infatti, che
l’importante know how acquisito durante l’esperienza
olimpica debba essere utilizzato per rafforzare il
turismo congressuale, che sarà adeguatamente potenziato
nei prossimi anni».
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