Compagnia delle Opere del
Piemonte
“L’onore di fare impresa”
Giovedì 12 luglio 2007 al Pala Isozaki alle ore 18.00, circa
1000 tra imprenditori, professionisti, politici e
personalità della società civile parteciperanno alla
tradizionale cena sociale della Compagnia delle Opere
Piemonte.
La serata avrà inizio con un convegno dal titolo l’onore di
fare impresa; al dibattito, moderato da Dario Odifreddi
Presidente della Compagnia delle Opere del Piemonte,
parteciperanno Il Sindaco Sergio Chiamparino, il Presidente
della Provincia di Torino Antonio Saitta, il Presidente del
Consiglio Regionale Davide Gariglio, S.E. Mons Guido
Fiandino, l’ing. Giovanni Bertolone A.D. di Alenia
Aeronautica s.p.a., François Michelin Presidente Onorario
Gruppo Michelin, , Pietro Modiano Direttore Generale Intesa
San Paolo s.p.a., Raffaello Vignali Presidente Compagnia
delle Opere.
Il tema di fondo è sintetizzato nello slogan “tutti per uno,
uno per tutti”; questa è la sfida che viene lanciata. Prima
di ogni “ricetta”, dice Odifreddi, è necessario superare
l’individualismo nichilista che connota la convivenza
civile. Solo così si saneranno quelle fratture che oggi
impediscono al nostro paese di cogliere appieno le
opportunità di sviluppo e si potrà stringere un patto tra
generazioni. In caso contrario si continueranno a difendere
i privilegi di chi li ha, a scapito degli altri; basti
pensare a come parte del mondo politico e sindacale
tuteliino alcune categorie di lavoratori, non curandosi
degli altri e in particolare dei giovani; è questo il
principale vulnus del dibattito sul tema della legge Biagi o
della riforma del sistema pensionistico.
Dopo anni di analisi astratte sull’inevitabile declino
dell’Italia si è costretti oggi a prendere atto che vi è una
ripresa reale. Essa non è il frutto di politiche illuminate
(anche se le politiche hanno un ruolo che può facilitare o
rallentare lo sviluppo), ma piuttosto della capacità del
nostro tessuto imprenditoriale, soprattutto delle piccole e
medie imprese (ma non solo come ben evidenziano i casi di
Fiat e di Alenia) di ripensarsi.
Dentro gli anni della crisi le nostre imprese hanno
continuato ad esportare, hanno ripreso con maggior vigore a
innovare i prodotti, hanno iniziato a competere sui nuovi
mercati (Cina, India) che presentano potenziali di crescita
enormi, hanno imparato a fare a meno della svalutazione
competitiva, hanno tenuto sui margini di profitto. Certo
permangono fattori critici che rendono questa ripresa
esposta a rischi importanti, ma anziché “gufare” rassegnati,
occorre che tutti i soggetti contribuiscano a eliminare e
ridurre questi fattori critici.
Insieme al profit è cresciuta in Italia una rete di
solidarietà fatta di realtà non profit soprattutto nei campi
dell’educazione, dell’aiuto all’inserimento lavorativo, del
sostegno a bisogni primari come quello del cibo e della
salute a cui hanno dato il loro contributo anche alcune
realtà associate alla CDO del Piemonte come il Banco
Alimentare, Il Banco Farmaceutico, l’Associazione Cilla, la
Piazza del Lavoro, la Piazza dei Mestieri, L’associazione il
Cammino.
Al convegno seguirà la Cena Sociale al cui termine gli
ospiti potranno gustare la musica dal vivo offerta dal
chitarrista americano Donovan Mixon insegnante della Berklee
School of Boston l’Università della musica più famosa al
mondo.
I Punti salienti della vita della Compagnia delle Opere del
Piemonte
Le Battaglie
Nell’alveo della nostra tradizione abbiamo continuato la
nostra battaglia a favore della libertà di educazione e del
pluralismo dell’offerta educativa sia nel campo della scuola
sia in quello della formazione professionale,
Abbiamo sostenuto le iniziative che avevano l’obiettivo di
riaffermare il valore essenziale della vita e della famiglia
ed è per questo cha abbiamo aderito al family day o
sostenuto l’Associazione Medicina Persona nella diffusione
del manifesto dal titolo “Per il coraggio di vivere e di far
vivere
Continuiamo a crede che la sussidiarietà fiscale sia
essenziale, spesso essa è molto più efficiente dello Stato
che preleva e poi cerca di garantire una giustizia
ridistribuiva; l’esempio del 5 per mille che ha visto la CDO
impegnata in prima file è interessante; nel primo anno di
applicazione 10 milioni di contribuenti hanno scelto un
oggetto a cui destinare questa quota.
La Compagnia delle Opere ha aderito e promosso la petizione
popolare “Un Parlamento di cittadini - liberi di
partecipare, liberi di preferire –Il documento, pur non
esprimendo indicazioni sul sistema che si disegnerà,
sottolinea la necessità che, in un assetto di tipo
proporzionale, si possano scegliere e votare liberamente i
candidati, all’interno dei partiti e degli schieramenti,
mentre nell’assetto uninominale, ci sia la possibilità per
chiunque lo voglia di candidarsi raccogliendo firme a
livello di singolo collegio
Il Giudizio
Non possiamo non sentire la preoccupazione per una
situazione generale in cui sembra che il tentativo di
costruzione venga continuamente annichilito da una
delegittimazione continua che genera un “tutti contro tutti”
in cui i temi veri restano irrisolti.
Non si può discutere di TAV prescindendo dalla domanda di
cosa permette al nostro sistema produttivo di competere.
La o le cittadelle della salute non possono prescindere
dalla reale domanda sulla risposta che si dà ai cittadini su
questo tema, essa è più rilevante dei pur legittimi
interessi dei corpi accademici o del ritorno degli
investimenti immobiliari.
Non si possono sancire regole per il contenimento della
spesa pubblica come quelle connesse al patto di stabilità e
poi scoprire che così si mette in ginocchio il tessuto
educativo del paese impedendo alle scuole e agli enti
formativi di offrire in modo adeguato un servizio di
pubblica utilità così importante.
Non ci si può crogiolare in un multiculturalismo di maniera
e non affrontare il tema della sicurezza.
Gli esempi potrebbero continuare, ma più che una lista
completa ci preme sottolineare che la politica deve servire
ciò che c’è, aiutarlo a crescere in un quadro di regole
chiare e trasparenti rifuggendo la tentazione del grande
demiurgo che rappresenta un pericolo ancor più rilevante dei
possibili errori umani.
La storia continua….
Sono ormai 20 anni che la Compagnia delle Opere del Piemonte
è presente sul territorio e 10 dalla sua costituzione
formale. Una storia ricca di tante battaglie, ma soprattutto
di tanti incontri; incontri tra persone spesso diverse, ma
che hanno sentito la necessità di coinvolgersi in un
amicizia capace di aiutarsi nelle sfide che la vita ci pone
di fronte. Un’amicizia che sente il gusto per la costruzione
di una società in cui tutti possano vivere meglio;
un’amicizia più forte delle diversità di opinione o delle
sensibilità religiose e politiche.
Continueremo ad aiutarci concretamente nei nostri bisogni
quotidiani, sostenendoci in quella curiosità di conoscere e
di approfondire che sola permette di pregustare ciò che è
vero e rende possibile il sorreggersi e correggersi insieme.
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