INAUGURATA LA REGGIA DELLA VENARIA
REALE
Dopo otto anni di restauri il capolavoro sabaudo torna a
risplendere
Dopo un lungo passato di incuria ed utilizzi impropri, la
Reggia di Venaria Reale
ha oggi riacquistato la visibilità per cui
era stata creata e rappresenta il risultato
dello sforzo e impegno di tutti coloro che
hanno confidato nel suo gigantesco
progetto di riqualificazione.
Il primo segno di attenzione per i gravissimi
problemi conservativi di Venaria
risale ai lavori preparatori per le
manifestazioni del 1961, Centenario dell’Unità
nazionale. In quell’occasione, l’azione del
Soprintendente Umberto Chierici fu
orientata soprattutto verso opere di pronto
intervento e manutenzione che
consentissero la visita da parte del pubblico
di una porzione del complesso
monumentale.
Il ruolo del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali,
Regione Piemonte
e Città di Venaria Reale
Tra il 1982 e il 1994, il Ministero per i
Beni e le Attività Culturali e la Regione
Piemonte ottennero un finanziamento per il
recupero delle Residenze Sabaude
attraverso uno stanziamento dei fondi Fio
(Fondi di Investimento
Occupazionale). In tale occasione, grazie
all’impegno del Soprintendente Clara
Palmas, con Giorgio Fea, Liliana Pittarello e
Michela Di Macco furono eseguite
una serie di opere statiche, di salvaguardia
e di parziale restauro che hanno
permesso di fermare i più gravi fenomeni di
degrado in atto.
Nasce il “Progetto
La Venaria Reale”
Il 5 dicembre 1996, il Ministro per i Beni e
le Attività Culturali Walter Veltroni,
d’intesa con il Presidente della Regione
Piemonte Enzo Ghigo, approvò la
costituzione del “Comitato per la Reggia di
Venaria” composto dal Ministro e dal
Presidente della Regione Piemonte stessi, dal
Presidente della Provincia di
Torino, dai Sindaci di Torino e Venaria
Reale, con organi tecnici le
Soprintendenze e la Direzione ai Beni
Culturali della Regione Piemonte,
avviando così il “Progetto La Venaria Reale”
quale ambiziosa ed indispensabile
azione di concertazione istituzionale di cui
oggi possiamo ammirare gli esiti.
Riconoscimento
Unesco
Il primo risultato del lavoro di
valorizzazione e promozione fu il riconoscimento
da parte dell’Unesco delle “Residenze
Sabaude” nella lista del Patrimonio
Mondiale dell’Umanità (1997).
Nel 1998 fu stipulato il Primo Accordo di
Programma Quadro tra Ministero,
Regione Piemonte, Città di Torino, Venaria
Reale e Comune di Druento: furono
stanziati i primi 185 miliardi di lire (45
come fondi ministeriali tratti dai proventi
della giocata del Lotto, e 140 come Fondi
regionali Docup, Documento unico di
programmazione per le aree a declino
industriale e rurale del Piemonte).
Ulteriori 180 miliardi (40 ministeriali e 140
della Regione Piemonte) furono
stanziati a partire dal 2001. A questi sono
da aggiungere altri 40 come fondi
CIPE (Comitato Interministeriale per la
Programmazione Economica) grazie
all’Accordo di Programma Quadro del 2001 tra
Ministero dell’Economia,
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
e Regione Piemonte.
La complessità e l’ampio raggio d’azione del
progetto hanno determinato la
necessità di istituire una macchina tecnica
ed amministrativa con specifici e
articolati compiti, ovvero una rete di uffici
in grado di garantire supporto tecnico,
legale, amministrativo, di comunicazione e di
monitoraggio. A capo della
struttura Alberto Vanelli, Direttore ai Beni
Culturali della Regione Piemonte,
Maria Grazia Ferreri, Direttore al Patrimonio
e Tecnico della Regione Piemonte,
i Soprintendenti Lino Malara e Francesco
Pernice, che si sono avvalsi di una
Commissione scientifica per il Monitoraggio
composta da esperti, tra cui
Andreina Griseri e la compianta professoressa
Vera Comoli. La Soprintendente
per il Patrimonio Storico-Artistico Carla
Enrica Spantigati ha curato i restauri per
la Reggia.
A partire dal 2004 Mario Turetta, neo
Direttore Regionale per i Beni Culturali e
Paesaggistici del Ministero, ha sostituito
Lino Malara affiancando così Alberto
Vanelli nella responsabilità dell’attuazione
dell’Accordo.
Per completare il recupero integrale del
complesso La Venaria Reale sono in
corso ulteriori opere che saranno compiute
gradualmente fino al 2011 quando,
in occasione delle celebrazioni per il 150°
Anniversario dell’Unità d’Italia,
Venaria ricoprirà un ruolo di primo piano
anche rispetto a tale evento.
Il Ministero per i Beni e le Attività
Culturali e la Regione Piemonte hanno creduto
insieme ad un progetto ambizioso e complesso,
destinando ad un unico “Bene”
investimenti di grande consistenza, in una
volontà corale con Provincia,
Comuni, e sostenuti dalla Compagnia di S.
Paolo e dalle Associazioni di
volontariato, tutti insieme a costruire un
progetto di valorizzazione e riuso che
possa garantire la vitalità futura del
complesso e la sua funzione di “polo”
culturale di dimensione europea.
Il “Progetto La Venaria Reale” da oggi può
così assumere, a pieno titolo, il ruolo
di porta d’ingresso al sistema delle
Residenze Sabaude, quale percorso
culturale che esprima e comunichi la
suggestione del prezioso patrimonio
storico-artistico della nostra regione.