TEST EVENT DI DELTAPLANO E
PARAPENDIO
GRANDE SODDISFAZIONE PER I DUE GIORNI DI SPETTACOLO E
PROVE TECNICHE IN VISTA DELLE “OLIMPIADI” DEL VOLO DEL
2009
18/20 agosto - Lago Grande di Avigliana (To)
Si sono chiuse, dopo il prologo di domenica e le prime
gare di ieri, le due intense giornate riservate ai Test
Event del Volo Libero, sul Lago Grande di Avigliana (To).
Grande spettacolo favorito dalle perfette condizioni
atmosferiche. I primi atleti a misurarsi erano stati in
prima giornata gli interpreti della specialità dello
speed – run (velocità con deltaplano ad ali flessibili).
Partenza dal colle Braida ed arrivo, dopo aver superato
i piloni posti sulle pendici del monte e gli ultimi, sul
Lago, in un’apposita zattera (prima assoluta a livello
internazionale) ubicata davanti alle tribune allestite
dall’organizzazione e dal Comune di Avigliana presso il
Centro Velico di Corso Laghi 282. Fin dal mattino le
partenze si erano succedute così come l’arrivo
interessato del pubblico. Ad imporsi era stato
l’austriaco Wolfgang Siess che aveva concluso il proprio
percorso in 3 minuti 29 secondi e 65 centesimi,
precedendo l’azzurro Alex Ploner, altoatesino e già
campione mondiale a squadre nella specialità “ali
rigide”. Ploner aveva fatto registrare un tempo
complessivo di 3 minuti 35 secondi e 22 centesimi. Terzo
l’altro austriaco Seppi Salvenmoser, davanti ad altri
due deltaplanisti azzurri, Ignazio Bernardi e Davide
Guiducci. Lo spettacolo era poi proseguito con le prime
due manche dell’Accuracy (atterraggio di precisione con
il parapendio), concluso oggi con le seconde due. I
migliori si sono rivelati degli autentici “cecchini” con
atterraggi perfetti al centro della zattera
galleggiante. Ancora in prima giornata era maturata la
graduatoria definitiva della prova di acrobazia in
singolo con il parapendio. A salire sul gradino più alto
del podio era stato l’ungherese Gabor Kezi che aveva
preceduto uno dei pronosticati della vigilia e sicuro
protagonista nei World Air Games del prossimo anno, lo
spagnolo Felix Rodriguez. Minima la differenza tra i
due. Il magiaro aveva ottenuto dai tre giudici un
punteggio globale, compresi quelli relativi
all’interpretazione artistica e alla pulizia del gesto
di 79,17. L’iberico era giunto “a ruota” con 78,99
punti. Terzo il tedesco Xandi Meschuh, con 78,56 punti.
Erano 28 gli atleti in gara. Il primo degli azzurri era
risultato Massimo Dall’Oglio, 20°. In classifica anche
Enrico Patuzzi, 23°. Oggi belle immagini anche con i
protagonisti dell’acrobazia con deltaplano. Ai primi due
posti si sono piazzati due deltaplanisti italiani. Sul
gradino più alto del podio è salito il bresciano Ignazio
Bernardi, al quale i giudici hanno assegnato 1.598 punti
al termine della performance. Secondo è risultato Alex
Ploner, che ha chiuso con 1.548 punti. Terzo il francese
Raymond Laux, con 1460 punti e quarto l’elvetico Florian
Daven (1054 punti). Una prova propedeutica in vista dei
World Air Games del 2009, come ha precisato il CT della
nazionale azzurra di deltaplano, Marco Borri: <<Abbiamo
testato ciò che intendevamo testare e questi due giorni
sono stati molto importanti in chiave Giochi Mondiali
dell’Aria 2009. Ritengo di buon valore tecnico,
considerando la “prima” ad Avigliana, le prove dei due
azzurri>>. Molto soddisfatti gli organizzatori: <<Sono
stati due giorni di test event probanti – ha
sottolineato Pierluigi Duranti, responsabile dell’area
sport dei Giochi Mondiali dell’Aria di Torino 2009 – che
ci hanno permesso di verificare la bontà del percorso di
gara, per quanto concerne lo speed run, le tecniche di
ripresa e trasmissione dati a terra, gli aspetti
logisitici e d’insieme dell’evento. Una nota di merito
allo staff, che sta lavorando sinergicamente e teso
all’obiettivo del perfezionamemto della macchina in
vista del 2009. Si sono anche testati gli aspetti della
sicurezza legati alle diverse discipline del deltaplano
e del parapendio. Il tutto nel pieno rispetto
dell’ambiente, vedi per esempio il posizionamento della
giuria su di un gommone elettrico. I giudizi degli
atleti sono stati tutti positivi. Il percorso è tecnico,
avvincente e spettacolare. La scelta del Lago di
Avigliana e delle pendici che lo circondano si è dunque
rivelata felicissima. Anche la risposta del pubblico è
stata di assoluto livello e siamo certi che lo sarà
ancora di più nel 2009 >>. Entusiasta anche Alex Ploner,
secondo classificato nella prova di speed run e in
quella di acrobazia con deltaplano, plurititolato in
Italia e nel mondo, bastino a confermarlo i recenti
titoli iridati, individuale e a squadre, conquistati in
Umbria ad inizio agosto: <<Un teatro naturale
affascinante – ha detto il campione – quello del Lago di
Avigliana per due specialità come le nostre, deltaplano
e parapendio, che amano esternarsi “in natura”. Bello il
percorso di gara, tecnico e avvincente. Con le ali
flessibili le performance sono più scenografiche e
speriamo che il pubblico abbia apprezzato e apprezzi lo
spettacolo sempre più. Sono questi momenti importanti
per la visibilità del nostro sport>>. Cosa vuole fare
Ploner in ottica Wag 2009?: <<Esserci e ben figurare!>>.
E non potrebbe avere altre ambizioni il pluricampione,
classe 1976 nativo di Bressanone, che nel suo palmarese
di sportivo vanta anche 11 titoli italiani con la
motoslitta. Stesso credo di Ignazio Bernardi, bresciano,
primo oggi nell’acrobazia con deltaplano: <<Spero di
ripetermi il prossimo anno – ha affermato al termine – e
fin d’ora pregusto il momento. Per essere competitivi
con gli stranieri dovremo allenarci, allenarci ed ancora
allenarci>>. Detto da chi insegna parapendio e da oltre
30 stagioni si cimenta con la disciplina (fa anche il
collaudatore di deltaplani n.d.r.) non si può che
credergli! Anche oggi una considerevole cornice di
pubblico, assiepato sulla tribuna in area centro velico
e sull’intero lungolago ha dimostrato di apprezzare lo
spettacolo offerto dal volo libero. Occhi all’insù anche
per le peripezie dei parapendisti di copia (syncro). In
testa hanno chiuso il tedesco Xandi e l’austriaco Bernd,
del team Against The Grain; secondi i francesi Aimard e
Rousset del Funkee Teen Stin. Sul terzo gradino del
podio gli spagnoli Llorens e Rodriguez (Sat Attack). I
primi azzurri sono stati Dall’Oglio e Patuzzi, decimi,
all’esordio nella specialità di coppia e più che
competitivi. In totale sono stati 52 gli atleti scesi in
gara nella due giorni, in rappresentanza di 13 nazioni,
compresa l’Italia. In lizza americani, croati, tedeschi,
svizzeri, serbi, ungheresi, inglesi, bulgari, lituani,
turchi, francesi, sloveni. Tra le stelle anche il
campione mondiale di Accuracy, lo sloveno Feraric e,
nella stessa specialità, la campionessa europea in
carica, la serba Biconin. La palla passa ora ai Test
Event degli ultraleggeri, programmati in settembre
presso l’Aeroporto di Torino – Collegno Aeritalia.
Breve quadro sulle discipline in concorso:
Parapendio: acrobazia in singolo
Da un elicottero si sganciano i concorrenti (circa 20),
uno per volta. Ciascuno esegue un tema di acrobazia
assegnatogli precedentemente dalla giuria e arricchito
nonché spettacolarizzato dall’utilizzo di fumogeni e
musiche.
Il tema ha termine con l’atterraggio di precisione su di
una zattera posizionata sul Lago Grande di Avigliana,
davanti alle tribune che ospitano il pubblico. La gara,
come le altre 2 di parapendio e le 2 di deltaplano,
consta di 1 prova.
La vince chi, in base alla valutazione della giuria,
formata dal presidente e da 3 giudici internazionali, ha
eseguito meglio le figure assegnate.
Parapendio: acrobazia syncro (in doppio)
Due parapendisti vengono lanciati contemporaneamente o
quasi dall’elicottero e devono portarsi, come nella gara
A, verso la verticale del Lago e iniziare lo svolgimento
del tema assegnato. Alto il livello di spettacolarità
poiché con alcune figure (vedi la spirale) le vele dei
due protagonisti si toccano. L’esercizio parte da 800
metri di dislivello, con l’elicottero che porta i
parapendisti a quota 1200 metri. I due atleti atterrano
insieme o con pochissima differenza temporale sulla
zattera. Possono compiere ulteriori evoluzioni in
atterraggio e acquisire altri punti.
Parapendio: precisione di atterraggio (Accuracy)
Sono circa 20 i piloti in gara. Partono da una zona
chiamata Olimpo 1 (a 650 metri di altitudine circa sopra
Valgioie). Compiono un volo rettilineo verso il
pubblico. Quindi giungono sul Lago preparando un
atterraggio di precisione sulla zattera. In questa
specialità ci si gioca la vittoria al centimetro (un
apposito sensore registra il tocco del piede del
parapendiista sulla zattera, sullo stile di quanto
accade nel paracadutismo).
Deltaplano: Acrobazia con deltaplano ad ali flessibili
Il deltaplano viene portato in quota mediante un
ultraleggero, ad 800 metri sulla verticale del Lago
Grande. Da questo punto ha inizio lo svolgimento del
tema di gara. Si tratta di una prova a singolo, con
esecuzione di manovre a tema più veloci rispetto a
quelle del parapendio. Sono 12 i concorrenti e la prova
è open. L’anomalia rispetto alle prove tradizionali,
anche in campo internazionale, è legata all’atterraggio
sulla zattera.
Deltaplano: Velocità con deltaplano ad ali flessibili
Si tratta di una prova con caratteristiche simili a
quelle della discesa libera nello sci. Il decollo
avviene con sgancio da ultraleggero, partito dal campo
volo di Vaie, a 1300 metri circa sulla verticale della
Sacra di San Michele. I deltaplanisti devono effettuare
uno slalom intorno a punti di virata, detti piloni (5)
visualizzati sulle pendici del monte prospiciente il
lago attraverso dei palloni frenati. Essi hanno la
stessa valenza tecnica delle porte direzionali
utilizzate in discesa libera. Se il concorrente ne salta
uno viene squalificato. L’atterraggio rappresenta un
momento altamente spettacolare della prova. Il
deltaplanista deve passare sotto una porta alta 10 metri
e larga 15 posta sul lago (un passaggio a pelo d’acqua)
quindi compiere una virata di 180 gradi e fare un
atterraggio di precisione sulla zattera. Vince chi
compie il tragitto in meno tempo e atterra
perfettamente. In caso di atterraggio errato si perdono
punti.
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