A Torino, T2 – Triennale d’Arte Contemporanea
50 LUNE DI SATURNO
La seconda edizione della Triennale, con il
titolo 50 lune di Saturno, è stata inaugurata il 5 novembre 2008
ha riunito le opere di 50 artisti internazionali e due progetti
speciali commissionati a Olafur Eliasson e Paul Chan. La
curatela è stata affidata a Daniel Birnbaum, nato a Stoccolma
nel 1963, rettore a Francoforte della Stadelchule Art Academy e
direttore di Portikus. Critico e curatore indipendente, dal
curriculum innanzitutto filosofico brillantemente ‘applicato’
all’arte contemporanea, collaboratore di ArtForum e Frieze,
Birnbaum ha pubblicato nel 1998 The Hospitality of Presence:
problems of otherness in Husserl’s phenomenology; è stato
curatore della Biennale di Venezia del 2003 e delle prime due
Biennali di Mosca (2005 e 2007); ha curato Air de Paris in
occasione del trentennale di apertura del Centre Pompidou; è
stato inoltre recentemente nominato direttore del settore Arti
Visive della 53° Biennale di Venezia. Il titolo della seconda
Triennale di Torino è frutto della sua fantasia: «Saturno è
l’astro della malinconia – ha detto Birnbaum – e la malinconia è
lo stato d’animo dell’ispirazione». Il titolo rimanda a una
nuova geografia del mondo contemporaneo, una costellazione di
artisti che lavorano nel segno dell’ambivalenza.
In vista di T2, intanto, proseguono i lavori
di selezione dei 50 giovani artisti di tutto il mondo, con
l’annuncio di un primo lotto di dieci nominativi. Sette sono
europei (Italia, Germania, Irlanda, Danimarca, Svezia, Scozia e
Polonia), due provengono dall’Asia (Corea del Sud) e uno dagli
Stati Uniti; i nomi sono quelli di Ulla von Brandenburg, Matthew
Brannon, Gerard Byrne, Simon Dybbroe Möller, Annika Von
Hausswolff, Lara Favaretto, Haegue Yang, Koo Jeong-a, Wilhelm
Sasnal, Donald Urquhart. La Triennale dell’Arte 2008 è stata
inaugurata il 5 novembre 2008 e rimarrà aperta fino al 18
gennaio 2009. Le principali organizzazioni coinvolte nell’evento
sono tre: il Castello di Rivoli, la Fondazione Sandretto Re
Rebaudengo e la Fondazione Torino Musei. Una prima novità di
questa Triennale sarà la maggiore concentrazione fisica dei
luoghi deputati ad ospitare le iniziative: gli eventi e le
mostre che promuoveranno i 50 artisti selezionati non saranno
più dislocati in varie sedi sparse in città, ma si
focalizzeranno nel già citato Castello di Rivoli, nella sede
della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e nella Palazzina della
Società Promotrice delle Belle Arti Torino. L’intero progetto,
patrocinato dalla Regione Piemonte e dalla Città di Torino, avrà
un budget stimato intorno ai 2 milioni di euro. Se ancora non
sono noti i nomi degli altri artisti invitati, sono confermate
invece le due mostre personali di ospiti stranieri dedicate
rispettivamente ad Olafur Eliasson (Copenaghen 1967), che
esporrà al Castello di Rivoli, e al cino-americano Paul Chan,
presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Birnbaum ha detto
che le sue mostre recenti sono tutte state realizzate in stretta
collaborazione con gli artisti, spesso attraverso un rapporto
individuale, talvolta in un contesto più ampio chiariscono come
il curatore non transiga su un punto fondamentale: «La visione
dell’artista deve stare al centro». Questa importante e ferma
presa di posizione si inserisce opportunamente nell’obiettivo
dichiarato di T2: creare un dialogo fra le proposte più
sperimentali e giovani dell’arte contemporanea e il lavoro di
artisti che hanno raggiunto una maturità di linguaggio e un
riconoscimento internazionale, oltre a sviluppare ulteriormente
lo scambio culturale tra Torino, la Regione Piemonte e il mondo
di oggi. La Triennale d’Arte Contemporanea si articola in due
parti. Una prima parte prevede due mostre dedicate ad artisti
già affermati a livello internazionale.
Per questa edizione verranno presentati
l’artista danese Olafur Eliasson che esporrà al Castello di
Rivoli, e il cino-americano Paul Chan presso la Fondazione
Sandretto Re Rebaudengo.
La seconda parte della rassegna presenta le
opere di quarantotto artisti di tutto il mondo che esporranno
lavori e progetti in molti casi inediti e sperimentali.
Laura Genovese