Uno show di beneficenza per la casa
"La Madonnina"
per accogliere i parenti dei malati di Cancro a Candiolo (TO)
Beneficienza alle Fonderie Limone di Moncalieri
Il 10 gennaio 2009 alle ore 21 alle Fonderie Teatrali Limone di
Moncalieri vicino a Torino,
si è svolto Lo Star Ballett Show. A intrattenere il pubblico ci sono
stati artisti di caricatura internazionale, da Denis Abrate,
insegnante e ballerino del fortunato programma televisivo “Ballando
sotto le stelle”, al bellissimo Klajdi di Amici, divertimento
assicurato con i Senso D’oppio – Pietro, Francesco e Fabrizio ,
direttamente da Zelig oltre a I-Scream,Blues Brothers,Cheersleader,
la cantante Micol e il simpatico Simone Barbato.
Il tutto condotto da Graziella Porro, voce storica delle radio
torinesi, con la direzione artistica di Gaetano Medico e la presenza
di Don Carlo Chiomento, parroco della città di Candiolo. I proventi
della serata sono stati devoluti alla Casa Accoglienza La
Madonnina di Candiolo.
La Casa di Accoglienza “ La Madonnina” è gestita da volontari,
organizzati in sette gruppi: amministrativo, manutenzione,
gemellaggio, pulizie, segreteria, giardino, risorse.
La casa può ospitare 54 persone: Ci sono 27 camere a 2 letti con
servizi. Le parti comuni comprendono: sala cucina con angoli
cottura, sala da pranzo, soggiorno sala tv, cappella, uffici,
biblioteca, servizi igienici, autorimesse.
Il costo complessivo è stato di euro 2.373.848,00, Iva compresa.
Sono stati raccolti Euro 1.516.433,00, mancano ancora 857.415,00 per
saldare il debito.
Candiolo è diventato un
luogo di riferimento, che interessa tutti i malati di cancro, perché
vi è sorto l’IRCC (Istituto per la ricerca e la cura del Cancro).
Ogni giorno sono coinvolti
nell’offrire aiuto ai parenti degli ammalati ricoverati nel vicino
ospedale che desiderano essere vicini ai loro cari negli alti e
bassi della malattia. La Casa di Accoglienza “La Madonnina” ospita
anche gli ammalati che possono essere dimessi dall’ospedale per
qualche giorno prima di iniziare un nuovo ciclo di chemio-terapia e
coloro che, grazie all’ospitalità nella casa, possono iniziare o
continuare le cure anche senza ricovero in ospedale. Non hanno fini
economici, sono una ONLUS gestita da volontari e come tale le
erogazioni liberali che gli vengono versate possono essere scaricate
sulla denuncia dei redditi. Sono registrati all’anagrafe regionale
delle ONLUS e validati per l’erogazione del 5xmille.
Laura Genovese
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Storia della Casa di Accoglienza “ La Madonnina”
Torino, 9 marzo 2007 – Domenica 11 marzo a Candiolo, è stata
inaugurata dal Cardinale Severino
Poletto la Casa di Accoglienza “La Madonnina”, destinata ai
familiari degli ammalati ricoverati nel
vicino Istituto di Ricerche e Cura del Cancro (IRCC).
L’idea di costruire la casa è venuta a don Carlo Chiomento, parroco
di Candiolo e cappellano
dell’ospedale. Il progetto è stato subito sostenuto dalla comunità
di Candiolo e dal Cardinale
Severino Poletto, che ha coinvolto la Diocesi di Torino.
L’iniziativa ha il sostegno della Compagnia di San Paolo ed è
seguita anche dal Politecnico di
Torino, dalla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e
dall’Ordine Mauriziano.
Durante la progettazione e la costruzione della Casa, un gruppo di
volontari, con la collaborazione
di alcune famiglie locali, si è preoccupato di dare ospitalità ai
parenti degli ammalati ricoverati
all’IRCC, che, provenienti da altre regioni d’Italia o dall’estero,
non avevano disponibilità
economiche sufficienti per permettersi la permanenza in albergo e
non trovavano altre soluzioni
adeguate. Nel periodo, la parrocchia di Candiolo ha dato ospitalità
a un centinaio di famiglie con
parenti ricoverati nell’Istituto.
La Casa di Accoglienza “La Madonnina”, la cui prima pietra è stata
posata il 4 maggio 2003, è oggi
dotata di 27 camere doppie con servizi e di diversi ambienti comuni:
2 sale cucina, sala da pranzo,
lavanderia, soggiorno, sala TV, biblioteca, cappella e garage. Non
tutti gli ambienti comuni sono
arredati, per problemi di fondi. Il sottotetto è stato concepito in
modo tale che in futuro possa offrire
altre 15 camere.
La Casa, che è un risultato concreto dell’attività della Onlus “La
Madonnina voluta da don
Chiomento, sarà gestita da 130 volontari che si occuperanno delle
mansioni amministrative, della
reception e della manutenzione dell’edificio. I volontari saranno
adeguatamente formati e affiancati
da personale specializzato, tra cui psicologi, medici dell’IRCC e
assistenti spirituali. Inoltre, è già
prevista una specie di “gemellaggio”: alcune famiglie di Candiolo
cureranno come se fossero
“parenti acquisiti” i congiunti dei ricoverati provenienti da
lontano.
La Compagnia di San Paolo, che da anni presenta il sostegno della
domiciliarità nei filoni di attività
del settore Assistenza alle categorie sociali deboli, sin dal 2004
ha mostrato il suo interesse al
progetto della Casa di Accoglienza “la Madonnina di Candiolo”, a
favore della quale ha stanziato da
allora un contributo di 400.000 euro. Il nuovo intervento della
Compagnia, fra l’altro, segue quello
compiuto nel 2006 per la realizzazione di “Stazione Regina”, la casa
dell’UGI destinata a ospitare
genitori dei bambini in cura all’Ospedale Infantile Regina
Margherita di Torino.
“Il progetto della Casa di Accoglienza La Madonnina di Candiolo ha
il merito di essere un
contributo concreto ed efficace alla soluzione di uno dei grandi
problemi che sanità e assistenza
pongono alla nostra società: il disagio abitativo, che in questo
caso è quello di familiari dei
ricoverati all’IRCC di Candiolo” – commenta Caterina Bima, vice
presidente della Compagnia di
San Paolo – “Ed è nell’ottica del sostegno alle categorie sociali
deboli che nel 2006 la Compagnia
ha erogato 29 milioni di euro nel settore Assistenza e che ha da
poco lanciato il Programma
Housing, dotandolo intanto di 4 milioni di euro”.
Don Carlo Chiomento, parroco di Candiolo e rappresentante della
Onlus Casa di Accoglienza La
Madonnina, a sua volta spiega: “Con la nostra iniziativa vogliamo
rispondere ai bisogni di chi,
arrivando da lontano, desidera restare vicino al proprio caro
durante le cure. Offriamo un aiuto
globale: casa, vitto, assistenza, amicizia, tempo. Ringraziamo
l’insostituibile appoggio della
Compagnia di San Paolo, la Diocesi di Torino che ci ha donato
335.000 euro dell’8 per mille e tutti
coloro che ci hanno aiutato con offerte e con la destinazione del 5
per mille. Con un auspicio: che
possano continuare a sostenerci per far fronte ai costi di gestione
della struttura”.
Alessandro Soncin
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