Torino,4 Marzo 2009
Festa della donna 8 marzo 2009 in Piemonte
Perché la parità tra donna e uomo, il riconoscimento dei diritti, il
rispetto delle libertà e delledifferenze siano alla base della quotidiana convivenza nella nostra
città.
Perché donne e uomini abbiano, nei fatti, una pari rappresentanza
all'interno dei Parlamenti e dei
Consigli elettivi.
Perché le donne abbiano lo stesso livello di occupazione e, a parità
di mansione, la stessa
retribuzione degli uomini.
Perché non subiscano discriminazioni, molestie, mobbing.
Perché siano loro aperte le carriere anche ai più alti livelli e
possano conciliare il lavoro di cura con
quello professionale.
Perché gli stereotipi di genere nell’educazione, nella
comunicazione, nella pubblicità siano superati
da una cultura diffusa di uguaglianza e parità.
E’importante partecipare agli eventi per la festa della donna
L’8 marzo infatti è soprattutto un giorno di festa
e tra i nostri diritti non può certo mancare il diritto al
divertimento.
Si tratta inoltre di una occasione importante per affermare che la
parità tra uomo e
donna può essere il punto di partenza verso il riconoscimento della
parità di tutte le
persone e per il superamento di ogni discriminazione fondata, oltre
che sul genere, su
origini etniche, religioni e convinzioni personali, disabilità, età
e orientamento sessuale.
Per attirare l’attenzione e stimolare la riflessione sul tema
specifico della violenza domestica, è stato organizzato un
evento di forte impatto in piazza San Carlo nei giorni 6 e 7 marzo.
L’evento si inserisce nella campagna "voci nel silenzio”
La violenza nega l'esistenza" che proseguirà con 7 tappe su tutto il
territorio regionale.
Le piazze ospiteranno un allestimento con centinaia di sagome di
donna, ciascuna delle quali porterà incisa una testimonianza della
violenza subita.. Ampio spazio sarà dato all'informazione sui
possibili percorsi di uscita dalle situazioni violente, informando
il pubblico sui servizi esistenti.
Laura Genovese
_________________________
8 MARZO, FESTA DELLA DONNA ?
Le origini della festa dell'8 Marzo risalgono al lontano 1908,
quando, pochi giorni prima di questa data, a New York, le operaie
dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le
terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero
si protrasse per alcuni giorni, finché l'8 marzo il proprietario Mr.
Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle
operaie di uscire. Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le
129 operaie prigioniere all'interno morirono arse dalle fiamme.
Successivamente questa data venne proposta come giornata di lotta
internazionale, a favore delle donne, da Rosa Luxemburg, proprio in
ricordo della tragedia provocata dalla follia di un uomo.
Questo triste accadimento, ha dato il via negli anni immediatamente
successivi ad una serie di celebrazioni che i primi tempi erano
circoscritte agli Stati Uniti e avevano come unico scopo il ricordo
della orribile fine fatta dalle operaie morte nel rogo della
fabbrica.
Successivamente, con il diffondersi e il moltiplicarsi delle
iniziative, che vedevano come protagoniste le rivendicazioni
femminili in merito al lavoro e alla condizione sociale, la data
dell'8 marzo assunse un'importanza mondiale, diventando, grazie alle
associazioni femministe, il simbolo delle vessazioni che la donna ha
dovuto subire nel corso dei secoli, ma anche il punto di partenza
per il proprio riscatto.
Ai giorni nostri la festa della donna è molto attesa , le
associazioni di donne organizzano manifestazioni e convegni
sull'argomento, cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica sui
problemi che pesano ancora oggi sulla condizione della donna, ma è
attesa anche dai fiorai che in quel giorno vendono una grande
quantità di mazzetti di mimose, divenute il simbolo di questa
giornata, a prezzi esorbitanti, e dai ristoratori che vedranno i
loro locali affollati, magari non sanno cosa è accaduto l'8 marzo
del 1908, ma sanno benissimo che il loro volume di affari trarrà
innegabile vantaggio dai festeggiamenti della ricorrenza. Nel corso
degli anni, quindi, sebbene non si manchi di festeggiare queste
data, è andato in massima parte perduto il vero significato della
festa della donna, perché la grande maggioranza delle donne
approfitta di questa giornata per uscire da sola con le amiche per
concedersi una serata diversa, magari all'insegna della
"trasgressione", che può assumere la forma di uno spettacolo di
spogliarello maschile, come possiamo leggere sui giornali, che danno
grande rilevanza alla cosa, riproponendo per una volta i ruoli
invertiti.
Per celebrare la festa della donna, bisogna comportarsi come gli
uomini?
Alessandro Soncin
|