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Registrato al Tribunale di Torino n° 5608 - 10/06/2002
Direttore Responsabile : Antonio Chiarenza
CHIRURGIA DELL’ ERNIA AL CENTRO DEI LAVORI DEL CONGRESSO SICOP
19-20 marzo, Torino Incontra
E’ l’ operazione più eseguita in Italia. Chirurghi italiani e
stranieri dell’ ospedalità privata a confronto sulle nuove tecniche
per prevenire recidive e dolore post operatorio
TORINO, 17 MARZO - Di ernia si può morire o soffrire di un dolore
cronico persistente che provoca conseguenze pesanti anche sul piano
dei rapporti umani (perdita di lavoro, impossibilità di avere
rapporti sessuali, ecc.). ‘’Sono aspetti poco conosciuti di una
patologia che normalmente non viene considerata grave’’, afferma il
dottor Andrea Coda, presidente del Congresso nazionale della Sicop
(Società italiana della chirurgia nell’ ospedalità privata) che si
svolge a Torino Incontra domani e dopodomani e che dedica all’ernia
e alla prevenzione del dolore post operatorio una importante
sessione. Sono presenti Enrico Nicolò, presidente dell’ American
Hernia Society, che ricorda la figura di Edoardo Bassini, il medico
italiano che alla fine dell’ 800 inventò la moderna chirurgia
erniaria, rimasta sostanzialmente valida per un secolo, e Ermanno
Trabucco, inventore della ’’suture less mesh’’, una rete che si
introduce nella parete addominale per migliorare i risultati dall’
operazione e non è fissata da alcun punto. Trabucco è anche
fondatore della Herniamesh, azienda di prodotti medicali che ha sede
a Chivasso (Torino).
‘’L’ operazione di ernia – afferma Coda, considerato uno dei massimi
opinion leader mondiali in questo campo - e’ l’ intervento di
chirurgia generale più eseguito in Italia: se ne fanno 170 mila all’
anno, di cui circa 13 mila in Piemonte. Talvolta si dice che un
giovane chirurgo comincia facendo le ernie, ma e’ una patologia che
richiede notevole esperienza affinché si ottengano risultati
eccellenti’’. Spesso le recidive si ripetono più volte, c’ e’ l’
ernia degli sportivi e c’ e’ il problema, soprattutto nei giovani,
del dolore cronico: ‘’Ci sono persone che per questo non hanno più
rapporti sociali e vengono etichettate come pazze. Inoltre, studi
statistici che provengono dal Nord Europa, dove sono tenuti registri
per ernie, dimostrano che la mortalità e’ alta in particolare fra le
donne anziane. Da noi, se una donna di una certa età muore perché l’
ernia che aveva da anni le si è strozzata, si dice che è deceduta
per occlusione intestinale. Eppure, sarebbe bastato un intervento
tempestivo in day surgery e con anestesia locale per salvarla’’.
Il X Congresso nazionale della Sicop dedica alla chirurgia
addominale un simposio congiunto con l' Italian Chapter dell'
European Hernia Society proprio sulla prevenzione del dolore nella
chirurgia delle ernie.
Nei due giorni di lavori il Congresso affronta altri temi di grande
interesse sociale, come la chirurgia bariatrica, quella a cui si
ricorre nei casi di obesità grave attraverso un restringimento dello
stomaco, e il risk management, cioè tutte quelle azioni volte a
prevenire gli errori ai vari livelli in modo da garantire al
cittadino una assistenza sanitaria sicura e di eccellenza.
Al Congresso sono presenti, oltre al presidente di Sicop
Massimiliano Mungo, Pietro Forestieri, presidente del Collegio
italiano dei chirurghi (Cic), Oscar Bertetto, presidente dell’ Aress
(Agenzia regionale per i servizi sanitari), ed Enzo Paolini,
presidente dell’ Aiop (Associazione italiana dell’ ospedalità
privata). In Italia oltre il 35% degli interventi chirurgici del
sistema sanitario viene eseguito nelle strutture private.