Torino, 06 Giugno 2009
World Air Games 2009 “Torino mette le ali”
di
Laura
Genovese
Nubi nere hanno portato anche la pioggia sopra il cielo di Torino.
Tutti col naso in sù, aspettando che tornasse il sole in piazza San
Carlo a Torino dove si è tenuta la Cerimonia di Apertura dei Giochi
Mondiali dell'Aria.Forse anche per questa incertezza l’inaugurazione
di World Air Games di Torino 2009 è
stata più emozionante di quanto si pensasse.Giochi che hanno
visto 40 paesi contendersi il titolo nelle 10 discipline,
dall'aeromodellismo alle mongolfiere, dal parapendio agli
elicotteri.Lo spettacolo è iniziato con l’esibizione di uccelli
rapaci addestrati che hanno compiuto evoluzioni sopra le teste del
folto pubblico presente.Poi è stata la volta degli sbandieratori di
Asti che hanno portato i loro colori e le loro acrobazie.Si è dovuto
attendere che arrivasse il sole invece per
l’atterraggio di 10
paracadutisti di precisione, i migliori d'Italia
e la Icarus Flame,
paracadutisti acrobatici Red Bull, che si sono lanciati da un aereo
a 1.500 metri nel cielo di Torino per atterrare in un fazzoletto
ritagliato nella centrale piazza San Carlo gremita di pubblico.
L'Inno Nazionale italiano, alla presenza del Sindaco di Torino
Sergio Chiamparino e altre
autorità locali, è stato suonato dalla Fanfara della Polizia di
Stato che ha accompagnato in musica tutto lo spettacolo dei
paracadutisti. Poi il sindaco Sergio Chiamparino ha dichiarato
aperti i Giochi mondiali dell’aria accompagnato in musica tutto lo
spettacolo dei paracadutisti. Nove i giorni di gara, dal 6 giugno al
14 giugno, 300 gli assi dell’aria che si sfideranno per conquistare
le medaglie assegnate in dieci specialità del volo: dalle acrobazie
aeree al parapendio, dal paracadutismo al volo a vela e alla
mongolfiera, dal deltaplano, all’elicottero, agli ultraleggeri,
all’aeromodellismo e all’experimental con velivoli storici.All’inaugurazione
dei Giochi dell’aria erano anche presenti in prima fila oltre ai
sindaci, l’assessore Andrea Bairati e il presidente del consiglio
Davide Gariglio, per la Regione, Antonio Saitta per la Provincia, il
sottosegretario ai trasporti Bartolomeo Giachino, l’onorevole
Osvaldo Napoli, il questore Aldo Faraoni. C’erano anche Vittorio
Emanuele, Marina Doria e il figlio Emanuele Filiberto per il
Comitato Organizzatore, presieduto da Bruno Rambaudi, hanno parlato
Giuseppe Leoni, Giuseppe Viriglio. Il presidente del Fai, Pierre
Portmann,che ha messo in evidenza la bellezza e l’ospitalità della
città. La cerimonia si è chiusa con l'accensione del braciere dei
WAG – World Air Games.Domenica 14 giugno, i Giochi dell’aria si
concluderanno con il Gran Gala Air Show, con inizio alle ore 14
all'aeroporto Torino-Aeritalia di Collegno.
Oltre alle esibizioni dei vincitori delle varie discipline, ci
saranno le spettacolari evoluzioni di cinque pattuglie acrobatiche
internazionali e dimostrazioni in volo di velivoli di Alenia
Aeronautica. Un momento emozionante dello spettacolo sarà il volo di
uno stormo di oche in formazione che seguirà il deltaplano a motore
pilotato dalla loro "mamma".
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World Air Games Torino 2009 - Le discipline: palloni
aerostatici ed a gas
Aerostati: un fascino ininterrotto dalla Belle Époque a oggi
di Alessandro Soncin
L'origine del pallone aerostatico è genio dei fratelli francesi
Joseph Michel e Jacques Étienne Montgolfier. Grazie ai loro
esperimenti, il 21 novembre 1783 Jean-François Pilâtre de Rozier e
il marchese François D'Arlandes compirono su Parigi il primo volo
non vincolato della storia. In Italia il primo campionato nazionale
di volo in mongolfiera data al 1988 a Scandiano (Reggio Emilia),
mentre nel 1997 nacque la Federazione Italiana di Aerostatica, che
nel 2005 ottenne dall'Aeroclub d'Italia il riconoscimento del volo
aerostatico accanto alle altre specialità del volo sportivo.
Sebbene entrambi siano aerostati, quindi mezzi più leggeri
dell'aria, mongolfiere e palloni a gas si distinguono, in quanto
nelle prime l'involucro viene riempito con aria riscaldata dalla
combustione (normalmente di gas propano contenuto in bombole),
mentre i secondi (detti anche “charliere”, dal nome del chimico
francese Charles) utilizzano gas leggeri (elio o idrogeno) con il
quale l'involucro viene gonfiato una volta soltanto, prima del
decollo. La differenza si concretizza anche nelle modalità con cui i
palloni sfruttano le diverse direzioni del vento in quota per
controllare il proprio percorso. Nel caso delle mongolfiere, la
quota viene controllata variando il flusso di calore prodotto, e la
durata di volo dipende dalla quantità di propano disponibile.
Terminato il gas non è più possibile il sostentamento, e le gare si
esauriscono nell'arco di due tre ore. Per i palloni a gas, invece,
il controllo della quota avviene in salita, alleggerendo il peso a
bordo attraverso il rilascio di zavorra (sabbia), o in discesa,
rilasciando gas attraverso opportune valvole. In questo caso,
terminata la zavorra a disposizione, non è più possibile salire in
quota e il volo è destinato a terminare. Si tratta comunque di voli
molto più lunghi, che – nei casi di record – possono durare anche
molti giorni. La spinta aerostatica fa riferimento al Principio di
Archimede: “Un corpo immerso (totalmente o parzialmente) in un
fluido riceve una spinta (detta forza di galleggiamento) verticale
(dal basso verso l'alto) di intensità pari al peso di una massa di
fluido di forma e volume uguale a quella della parte immersa del
corpo. Tale forza è detta forza di Archimede o spinta di Archimede,
o ancora spinta idrostatica, e non riguarda solo i corpi immersi
nell'acqua, ma in qualunque altro fluido, liquido o gas”.
Gare degli Aerostati ai WAG 2009: Mongolfiere e Palloni a gas
Mongolfiere
La gara consiste in prove di navigazione e precisione: diverse
manche in cui i piloti devono sorvolare “bersagli” assegnati dai
giudici o scelti da loro stessi. Un trasmettitore GPS rileva la
posizione delle mongolfiere durante tutto il volo, consentendo di
produrre una proiezione grafica computerizzata dell'intero percorso.
Palloni a gas
La competizione dei palloni a gas è una gara di lunga durata.
Sorvolati alcuni punti di virata prestabiliti dal direttore di gara,
i palloni proseguono per un paio di giorni, raggiungendo
destinazioni distanti anche molte centinaia di chilometri.
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