S.Pietro Val Lemina (TO) 20-06-2009

Oggi i piemontesi all’estero sono circa sei milioni

Piemontesi nel mondo, la festa trentacinque anni dopo a S. Pietro Val Lemina. Quest’opera d’arte è stata realizzata dallo scultore Gioacchino Chiesa nel 1974 in piazza Piemonte, oggi è gemellata con il monumento nazionale all’immigrato piemontese di S. Francesco in Argentina.
Trentacinque anni fa c’erano solo quattro associazioni di Piemontesi nel mondo, oggi invece ce ne sono 220.
Il monumento è stato inaugurato il 13 luglio 1974 su iniziativa di Michele Colombino, che allora era sindaco di S. Pietro.
Il monumento ha festeggiato il compleanno con un programma intenso, alle 16, in sala Consiglio, c’è stata l’inaugurazione della mostra “Monumento ai Piemontesi nel mondo, ha tagliato il nastro il presidente del Consiglio regionale Davide Gariglio, alle 20,30, nel palatenda  allestito in piazza piemonte, concerto bandistico orchestrale della Filarmonica Pinerolese Frossasco diretta dal Maestro Danilo Rolando, presentatore Gianfranco Bianco, giornalista Rai del Tg 3,hanno partecipato anche alcune delegazioni di associazioni estere: Brasile, Francia,Argentina e Cina.
Un secondo passo simbolico dopo l’inaugurazione del monumento a San Pietro Val Lemina è stata l’apertura del museo dell’Emigrazione di Frossasco ,la creazione museale propone alcune direzioni di lettura e conoscenza del fenomeno migratorio piemontese che tra il 1876 e il 1927 registrò la partenza di quasi 2 milioni di persone. Oggi i piemontesi all’estero sono circa sei milioni.
In particolare sono posti in evidenza gli anni e le mete principali interessate dai processi migratori che videro i piemontesi lasciare le province di Torino, Cuneo, Alessandria e Novara; la partenza,  il viaggio in nave per chi scelse mete oltre Oceano, l’arrivo nelle grandi città come New York, Buenos Aires, la nuova casa e il lavoro, i mestieri svolti, la corrispondenza e il sentimento verso la patria lasciata, la “patria cita”, quella degli affetti famigliari e del campanile.
Secondo le statistiche più recenti si calcola che furono oltre due milioni i piemontesi che emigrarono tra il 1870 e il 1970.
                                    Laura Genovese
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IL PIEMONTE A LONDRA

di Alessandro Soncin

sabato 06 giugno 2009
L’associazione Piemontesi della Gran Bretagna, che quest’anno raggiunge il ragguardevole traguardo dei venticinque anni della sua fondazione, ha voluto iniziare i suoi festeggiamenti con una serata dedicata al Piemonte cui tutti i soci si sentono profondamente legati. La manifestazione, celebrata il 2 maggio 2009 presso il centro Scalabriniano dedicato alla Comunità Italiana è stata realizzata con la collaborazione della Regione Piemonte, Assessorato all’Emigrazione, presenti i funzionari che si occupano dei Piemontesi nel Mondo. Il Console Generale d’Italia in Gran Bretagna David Morante ha portato il saluto del Governo sia ai soci fondatori dell’Associazione, che all’attuale intero consiglio al quale si deve la realizzazione dell’iniziativa che ha visto l’applaudita partecipazione della Corale Pulcherada- Eco della Dora diretta da Don Benito Luparia che è fondatore ed armonizzatore del vasto repertorio. Grandi applausi alla corale ed una celebrazione nella celebrazione dedicata al Grande Torino di cui ricorreva la tragica scomparsa proprio nei giorni della manifestazione londinese. Umberto Tosi, presidente dell’Associazione, nato ad Oleggio e molto attaccato alla sue origini che ha trasmesso ai suoi giovani gigli ed alla moglie Anna, si è detto particolarmente orgoglioso della riuscita dell’iniziativa che ha riportato una “ventata di Piemonte” nella City. Durante il suo saluto ai partecipanti ha ringraziato il vice presidente Paolo Arrigo, e sua madre Teresa una delle fondatrici dell’associazione con la Segretaria Elvira Scigliuzzi ed il marito Antonio Tesoriere.
Non mancava proprio nessuno di quelli che hanno “gettato le fondamenta” dell’associazione; Luigi Basanese, anche lui socio fondatore come Anna Bussetti e poi il consigliere Carlo Banino, Piercarlo Bernardo, Angela Pagliarini e marito inglese ormai parzialmente piemontesizzato, Roberto Pozzoli, Luisella Strona con marito, anche lui inglese ma vicino al Piemonte non solo per motivi “d’affetto”. Fabrizio Bruno e Paola Taraglio, i funzionari regionali cui il Piemonte nel mondo è radicato nel cuore, hanno ringraziato dell’accoglienza e portato il saluto della Presidente della Giunta Regionale Mercedes Bresso e dell’Assessore Angela Teresa Migliasso. Alla fine dello “sbarco dei Piemontesi in missione a Londra” non un triste commiato ma un arrivederci a tutti i componenti l’associazione perché il forte legame verso la “Terra di Piemonte” è un filo lungo e sottile che oltrepassa la Manica e lega sempre, al di la ed al di qua del mare, i Piemontesi di Londra a quella Terra che ha dato loro i natali o le origini ma che sentono propria nel profondo del cuore perché le proprie radici non si dimenticano mai. Un congedo fatto di emozioni e di sguardi , alla piemontese insomma; poche parole ma tanta nostalgia dentro.