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Registrato al Tribunale di Torino n° 5608 - 10/06/2002
Direttore Responsabile : Antonio Chiarenza
Torino,19 luglio 2009 BENVENUTO
SANTO PADRE !!!
Romano Canavese (TO) in festa
Il 19 luglio 2009 il Papa XVI è giunto a Romano Canavese per
recitare l’Angelus, nonostante la caduta che gli ha provocato la
frattura del polso destro. Il Pontefice è arrivato con l’elicottero
da Les Combes alle 11,30 sul piazzale dell’ex comprensorio Olivetti
di Scarmagno. Dopo la recita dell’Angelus ha visitato la casa natale
del segretario di Stato , Tarciso Bertone, dove si è fermato anche a
pranzo con i familiari, poi alle 14, l’elicottero lo ha riportato in
Valle d’Aosta dove continuerà le sue vacanze. Il vescovo Arrigo
Miglio e la diocesi di Ivrea ringraziano il Santo Padre per la sua
disponibilità.
La benedizione è stata impartita in mondovisione. Il Papa sta
imparando a convivere con il braccio ingessato, per il resto la sua
vita si svolge normalmente ha spiegato padre Federico Lombardi,
l’unica cosa che dispiace al Papa di non poter scrivere a mano.Il 18
Luglio 2009 il Papa ha iniziato la mattinata celebrando la messa nel
proprio chalet a Les Combes di Introd e poi ha fatto colazione.
Venerdì sera tornato dall’ospedale di Aosta, il Papa ha fatto una
piccola passeggiata intorno alla residenza estiva valdostana.
In tutto si sono presentate 160 testate con 130 giornalisti
accreditati.
E’ la prima volta che un Papa si ferma sul nostro territorio ha
detto il sindaco di Romano Oscarino Ferrero.
Le piazze Sarti e Ruggia erano blindate,si arrivava a piedi con il
servizio navetta all’esterno del paese e solo con il pass della
Diocesi, in tutto 2500 permessi.
Atmosfera di festa, lo si capiva dai balconi e dai terrazzi
tappezzati di gerani e azalee e c’erano colori bianco e giallo del
Vaticano e striscioni di benvenuto.
A Benedetto XVI le vedove della parrocchia hanno cucito e
confezionato un abito per lui.La tribuna per fotografi e
cineoperatori, mentre i giornalisti stavano il sala stampa dentro al
municipio.
Laura Genovese
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Il pranzo del Papa a Romano Canavese con la famiglia del card.
Bertone. Il fratello del porporato: un uomo molto alla mano. In dono
porta un computer
Un accenno all'infortunio di venerdì scorso che gli è costato la
frattura del polso destro, ma soprattutto grande attenzione ai temi
sociali, primo fra tutti il lavoro, che hanno caratterizzato anche
la sua recente Enciclica. Sono questi i temi della conversazione che
il Papa ha avuto durante il pranzo consumato nella casa natale del
segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone (nella foto con
Benedetto XVI). A riferirlo il fratello del cardinale, Valeriano,
che ha incontrato i giornalisti quando il Papa ha lasciato Romano
Canavese. "E' stata una emozione profonda - ha detto Valeriano
Bertone - ma non ero in soggezione, perchè il Papa è molto alla
mano, abbiamo chiacchierato di tutto. Il Pontefice ci ha parlato
dell'infortunio, ma soprattutto ci ha detto che spera di riprendersi
presto per tornare a suonare. La sua attenzione, tuttavia si è
concentrata sui problemi sociali che riguardano il Canavese, non
solo la disoccupazione ma anche la carenza di vocazioni delle
parrocchie. In particolare - ha proseguito Bertone - il Pontefice si
è interessato della vicenda Olivetti". "E' stata una grande emozione
- ha concluso Valeriano Bertone - abbiamo apprezzato molto il fatto
che nonostante l'incidente sia venuto ugualmente in visita a Romano
a dimostrazione della sua grande disponibilità. E' una persona che
si è rivolta a noi in modo molto familiare e ben diversa
dall'immagine che di lui viene data, non è affatto una persona che
mette soggezione". Antipasto con prosciutto crudo di Parma e melone,
risotto con pesto alla genovese, medaglione di filetto di vitello,
dolce. Vini locali, ma "il Papa ha bevuto solo aranciata e ha
mangiato con la sinistra". Al tavolo anche il vescovo di Ivrea,
Arrigo Miglio, il direttore della sala stampa della Santa Sede,
padre Federico Lombardi, il capo delle guardie vaticana, Domenico
Giani. Alla fine, una foto di famiglia e i regali: per il Pontefice
un quadro e alcune pubblicazioni del Canavese. Al Papa sono stati
omaggiati alcuni quadri e stampe del Canavese mentre lui ha donato
alcuni corone di rosario.
Un computer 'netbook' Olivetti di ultima generazione: a donarlo a
Papa Benedetto XVI l'amministratore delegato di Telecom Italia,
Franco Bernabè, accompagnato dal presidente di Olivetti, Francesco
Forlenza. Nel computer portatile è stato installato uno slideshow
con le fotografie dei grandi Papi della storia, da Pio XII a
Giovanni Paolo II, che sono stati in visita pastorale nel Canavese,
luogo storico del marchio Olivetti.
Alessandro Soncin