Il Centro Studi sul Federalismo è stato
istituito il 28 novembre 2000
ed è attualmente composto dalla Compagnia di
San Paolo e dalle Università
di Milano, Pavia e Torino. Il principio
ispiratore è quello di promuovere
e coordinare le attività di ricerca
scientifica, di informazione e diffusione
delle conoscenze, di documentazione e
didattiche nel campo degli studi sul federalismo.
Esso opera in collaborazione con le Università
consorziate,
con altri atenei e centri di ricerca italiani
e internazionali,
con enti privati e pubblici interessati
all’argomento.
I settori prioritari di attività riguardano:
Ricerca scientifica
L’attività di ricerca verte sui temi storici,
filosofici, economici,
giuridici, politologici del federalismo senza
trascurare gli argomenti
ad esso collegati (nazionalismo, europeismo,
interdipendenza globale ecc.).
Vengono finanziate ricerche esterne e
assegnate borse di studio per giovani ricercatori.
L’attività di ricerca viene divulgata
attraverso l’organizzazione di convegni e seminari.
Il Centro, in questo modo, intende intervenire
con propri specifici contributi
nel dibattito avviatosi sulle trasformazioni
della società contemporanea verso forme
di federalismo sia sovranazionale sia
infranazionale.
Attività di documentazione e di informazione
Il Centro Studi dispone di una biblioteca e di
una emeroteca specializzate
sul federalismo dotate di circa 9.000 volumi,
di una ricca raccolta di tesi di laurea
e di dottorato, di un fondo storico di oltre
trecento riviste del settore.
Sono consultabili inoltre più di sessanta
periodici correnti.
Il Centro pubblica due collane editoriali, una
di ricerche e l’altra di Quaderni.
Negli ultimi decenni il tema del federalismo
si è andato sempre più imponendo
all’attenzione dei ricercatori e dei politici.
Le trasformazioni della società moderna,
sia di natura socioeconomica (la crescente
interdipendenza globale)
sia politica (la fine della guerra fredda)
hanno, infatti, messo in crisi
la tradizionale struttura dello Stato
nazionale. Le sue competenze sono state
erose verso l’alto, a favore di nuovi centri
di potere internazionali
(Fondo monetario, Nato, imprese transnazionali
ecc.) e verso il basso,
con la sempre più insistente richiesta di
decentramento a favore delle comunità
locali (regioni, province, consorzi
metropolitani ecc.). Sulla spinta di tale
decentramento, alcuni Paesi, fra cui l’Italia,
hanno anche avviato delle revisioni
istituzionali in senso federale. Non vanno
dimenticati, infine, i processi di
aggregazione regionale in atto in varie parti
del mondo, il più avanzato dei quali,
l’Unione europea, deve affrontare un complesso
e difficile compito di riforma
istituzionale che vede come punto nodale il
federalismo.
Lo studio di questi processi, capaci secondo
alcuni di portare addirittura alla
fine dello Stato, a un secondo Medioevo e alla
dispersione del potere in una infinità
di centri indistinti e sovrapponentisi, appare
dunque di urgente attualità, in modo
da disporre degli strumenti per riuscire a
comprendere le trasformazioni epocali
che investono le democrazie contemporanee
all’inizio del XXI secolo. Il federalismo,
con le sue proposte di riforma dello Stato sia
verso l’alto (federalismo sovrannazionale)
sia verso il basso (federalismo infranazionale),
rappresenta la soluzione storicamente più
adeguata a tali problemi. Indagarne le
problematiche, esaminarne l’evoluzione storica,
valutarne gli esperimenti riusciti e i
tentativi falliti, individuarne le possibili
evoluzioni e adattamenti allo sviluppo storico
e ai casi concreti sembrano gli obiettivi
di valenza scientifica e civile di uno
specifico centro di ricerca deputato allo studio
del federalismo.
Il Centro Studi è retto da un Consiglio
Direttivo, organo deliberante in merito
all’attività scientifica e all’utilizzazione
dei mezzi finanziari; è nominato dagli
enti consorziati per tre anni. Esso elegge il
Presidente, il Direttore, i cinque
componenti della Giunta e il Collegio dei
Revisori.
Completa la struttura organizzativa il
Comitato scientifico, i cui membri sono
scelti fra studiosi di chiara fama,
internazionalmente riconosciuti come esperti
nel campo del federalismo. La sua funzione è
quella di orientare l’attività scientifica
del Centro stesso.
Il Consiglio
- Antonio Padoa-Schioppa (Presidente)
- Umberto Morelli (Direttore)
- Paola Bilancia
- Flavio Brugnoli
- Maria Elisa D’Amico
- Piero Gastaldo
- Alfonso Iozzo
- Lucio Levi
- Alberto Majocchi
- Franco Mosconi
- Sergio Pistone
- Franco Pizzetti
- Daniela Preda
- Stefano Sicardi
- Dario Velo
Il Comitato Scientifico Il collegio dei
Revisori dei Conti
- Filippo Andreatta
- Jacques Bourrinet
- Giorgio Brosio
- Michael Burgess
- Raimondo Cagiano de Azevedo
- Andrea Comba
- Benedetto Conforti
- Mario Dogliani
- Michel Dumoulin
- Maurizio Ferrera
- Jean-Victor Louis
- Peter-Christian Müller Graff
- Wallace E. Oates
- Antonio Pedone
- Ingolf Pernice
- John Pinder
- Vincenzo Pontolillo
- Carlo Secchi
- Dusan Sidjanski
- Antonio Tizzano
Partendo dalle peculiarità e dalle molteplici
varianti dei sistemi
federali contemporanei e delle teorie
federaliste, il Centro Studi
si propone di contribuire ad una riflessione
interdisciplinare articolata
su tutti i livelli di governo e nei diversi
contesti culturali e territoriali,
sviluppando, parallelamente, un confronto con
interlocutori in ambito accademico,
nel mondo della ricerca, nelle istituzioni e
nella società civile organizzata.
I principali temi di interesse del Centro
Studi sono pertanto suddivisi,
schematicamente, nei seguenti filoni di
ricerca:
Federalismo sovranazionale e processo di
integrazione europea:
- Il dibattito sulla Costituzione europea;
- Analisi delle teorie interpretative
dell'integrazione europea;
- Il principio di sussidiarietà nel quadro
dell'UE;
- Il contributo della società civile alla
costruzione dell'Europa;
- Il bilancio europeo e il federalismo
fiscale;
- La PESC (Politica estera e di sicurezza
comune);
- Le politiche ambientali dell'UE;
- La storia del processo di integrazione del
vecchio continente e il ruolo dei movimenti
per l'unità europea;
- Rapporto tra pensiero federalista e altre
tradizioni di pensiero politico (materialismo
storico, ecologia politica ecc.).
Globalizzazione e prospettive di
democratizzazione del sistema internazionale:
- Origini, implicazioni e sviluppi del
processo di globalizzazione
- La crisi dello Stato nazionale
- Il mutamento dei sistemi internazionali
- I processi di integrazione regionale nel
mondo
- Riforma delle Nazioni Unite e federalismo
mondiale;
- Il contributo della società civile
all'evoluzione del sistema internazionale;
- Aspetti giuridici e storico-politici del
Tribunale Penale Internazionale.
Federalismo infranazionale e comparato:
- Modelli federali a confronto
- Il principio di sussidiarietà
- Il federalismo fiscale
- Il regionalismo "differenziato" in Italia;
- La riforma del titolo V della Costituzione
italiana;
- Il modello autonomistico spagnolo;
- Il ruolo delle Regioni e dei Poteri locali
nell'ambito dell'UE.
ECOLOGIA POLITICA E FEDERALISMO: UN APPROCCIO
MULTIDISCIPLINARE VERSO UNA NUOVA GLOBALIZZAZIONE?
27 aprile 2006, ore 9:00 - 28 aprile 2006
Presso: Accademia delle Scienze, via Accademia
delle Scienze, 6
27 aprile Prima Sessione
L’approccio ecologico allo studio della storia
e il pensiero ecologico nella storia delle idee
ore 9,00
Presidenza e introduzione:
Umberto Morelli
Direttore del Centro Studi sul Federalismo,
Università di Torino, Italia)
Il sapere storico e le minacce alla Terra
Piero Bevilacqua (Università La Sapienza,
Roma, Italia)
Scienze e ambiente
Tullio Regge (Università di Torino, Italia)
L’eco-storia e la teoria della statualità dal
passato al futuro
Luigi Zanzi (Università di Pavia, Italia)
ore 11,00
Coffee break
Indirizzo di saluto
Nicola de Ruggiero
Assessore all'Ambiente della Regione Piemonte)
Approccio ecologico della storia: l’esempio
dell’Europa
Robert Delort, Monica Boni (Université de
Genève, Suisse)
Per una storia dell’ecologia libertaria. Il
pensiero di Elisée Reclus
Luisella Battaglia (Università di Genova,
Italia)
27 aprile Seconda sessione
Economia e sviluppo sostenibile
ore 15,00
Presidenza e introduzione:
Stefano Sicardi (Centro Studi sul Federalismo,
Università di Torino, Italia)
Complessità, globalità e ignoranza: fondamenti
epistemologici della conoscenza ecologica
Giovanni Salio (Segretario dell’Italian Peace
Research Institute - IPRI)
La sfida di provvedere ai beni pubblici
globali
Mario Pianta (Università di Urbino, Italia)
ore 16,30
Coffee break
Bioeconomia e sostenibilità
Roberto Burlando (Università di Torino,
Italia)
Il ruolo dell’Unione europea nella promozione
e diffusione dello sviluppo sostenibile
Roberto Palea (Presidente Centro Einstein di
Studi Internazionali, Italia)
28 aprile Terza sessione
Istituzioni e politiche internazionali e
sovranazionali per l'ambiente
ore 9,00
Presidenza e introduzione:
Lucio Levi (Centro Studi sul Federalismo,
Università di Torino, Italia)
Cambiamento climatico, picco del petrolio e
governance ambientale globale
Robert Paehlke (Trent University, Peterborough,
Ontario, Canada)
L’Unione europea come attore nella politica
climatica globale
John Vogler (Keele University, United Kingdom)
ore 11,00
Coffee break
L’approccio ecocentrico allo sviluppo
sostenibile. Ecologia, economia e politica
Guido Montani (Università di Pavia, Italia)
Sviluppo sostenibile e Costituzione europea
Gianni Mattioli (Università La
Sapienza,Roma,già ministro per le Politiche Comunitarie, Italia)
28 aprile Quarta sessione
Federalismo, regionalimo e società civile
globale...
ore 15,00
Presidenza e introduzione:
Umberto Morelli (Direttore del Centro Studi
sul Federalismo,
Università di Torino, Italia)
Ecologia, Regioni, Europa federale: un futuro
comune
Bruno Boissière (Direttore dell’Ufficio del
CIFE - Centro
Internazionale di Formazione Europea - a
Bruxelles, Segretario
dell’Intergruppo federalista al Parlamento
europeo)
Verso società regionali sostenibili: dalla
crescita economica
all’innovazione e alla sicurezza economica
John Barry (Queen’s University, Belfast,
United Kingdom)
Il sogno europeo
Laura Cima (Parlamentare, Segretaria
Commissione Affari Esteri,
Camera dei Deputati, Gruppo Misto -
Verdi/L’Unione, Italia)
ore 16,30
Coffee break
Dal rifiuto al sostegno di un’Europa
sopranazionale.
L’evoluzione delle posizioni dei Verdi
sull’integrazione europea
Giorgio Grimaldi (Centro Studi sul
Federalismo, Italia)
Territorio, diritti ed Europa: punti di
convergenza tra ambientalisti e "regionalisti"
Marco Stolfo (Università di Torino, Italia)
Lingue di lavoro (con traduzione simultanea):
italiano e inglese