Torino ha una
rete, un tessuto connettivo sociale, culturale, professionale,
valoriale che funziona, ma a singhiozzo. Questa rete va
sfruttata, valorizzata, incentivata e premiata.
Dobbiamo disegnare il futuro, non "arrabattarci"
a difendere il presente. Dobbiamo pensare in grande e restituire
alla città il suo ruolo di primo piano in Italia e nel mondo.
Dobbiamo lavorare per la città
e per tutti i suoi cittadini, non solo per le élite o, peggio,
per gruppi di consenso. Dobbiamo cambiare le cose che non
funzionano, con serenità ed intelligenza, con competenza e con
molto rispetto per una società che ha valori forti e capacità di
creare benessere e ricchezza.
La CDL intende dare nuova
linfa al settore manufatturiero e metalmeccanico. Il futuro
della nostra città non è la deindustrializzazione, ma la difesa
del nostro sistema produttivo e delle nostre produzioni da chi
non rispetta le regole. La sinistra fino ad oggi ha puntato solo
su riconversioni utopistiche. Bisogna puntare sulla formazione,
la valorizzazione delle professionalità che fanno parte del dna
di Torino. Occorre tuttavia superare la "sindrome Fiat": a
Torino ci sono migliaia di aziende piccole e medie che
costruiscono ogni giorno la ricchezza di questa città.
Necessitano, al pari della grande industria, di tutte le nostre
attenzioni. Sgravi, agevolazioni, contratti di programma tra la
civica amministrazione, devono riguardare gli operatori della
nostra economia ma soprattutto quelli che sanno costruire
opportunità di crescita economica.
Torino, città di strade e di
negozi. Il valore del commercio artigianale deve essere
incentivato; si dovrà fare ogni sforzo, anche tramite efficaci
ed adeguate agevolazioni finanziarie, per favorire l’iniziativa
di coloro che intendono aprire un nuovo esercizio commerciale.
Interventi specifici dovranno
essere realizzati per gli ambulanti, la cui attività nella città
di Torino necessita di una profonda trasformazione. Occorre
realizzare nuovi insediamenti al coperto che accolgano in una
situazione dignitosa e funzionale i mercati, offrendo ai
cittadini servizi adeguati, anzitutto i parcheggi. Gli spazi
adibiti a tale funzione, come ad esempio i dehor, i portici o
parti di alcune piazze, devono essere detassati. Inoltre,
occorre che queste attività siano incentivate a prolungare
l’apertura anche nelle ore serali, onde garantire vivacità,
sicurezza e vivibilità dei quartieri centrali e periferici.
Si dovranno inoltre aiutare le
attività tradizionali a specializzarsi, godendo delle stesse
possibilità di accesso e di parcheggio di cui godono i centri
commerciali, riqualificando specifiche aree. Il commercio
esercitato da chi rispetta le regole e paga le tasse non può
essere sostituito da chi spesso non è in regola con le
normative, anche sull’immigrazione.
Innovazione e ricerca. Torino
deve tornare ad essere la capitale della ricerca, della
formazione e dell’innovazione tecnologica. E’ fondamentale
cominciare a pensare in grande, con una visione internazionale
ed un grande quadro di insieme.