CARD. POLETTO: FESTA DELLA CONSOLATA
PROCESSIONE SERALE
- DISCORSO CONCLUSIVO
Torino, 20 Giugno
2006
<<Alla fine della
nostra solenne processione vedo in tutti voi un popolo numeroso,
che stasera ha camminato per le vie della nostra Città
accompagnando l’immagine della Vergine Consolata. Voi siete
l’espressione della Torino cattolica, la Torino che prega, la
Torino che, senza essere contro qualcuno, ha voluto portare alla
nostra amata Città, troppo spesso e ingiustamente definita
laica, un suo messaggio che nasce dalla fede e con il quale
vorrei che tutti avessimo l’umiltà di confrontarci, perché non è
qualcosa che viene da noi ma da Dio stesso.
Il nostro è un
grido, anzi un gemito: questa Città, così ricca di Santi e di
valori cristiani non si merita di essere umiliata in quelli che
sono i tesori più preziosi della sua tradizione di fede, che ha
avuto nelle grandi testimonianze della carità la capacità di
esprimere un’attenzione eccezionale nei confronti della vita,
della famiglia e della dignità di tutte le persone, soprattutto
le più povere ed emarginate.
Questo vuole
essere il messaggio della processione in onore della Vergine
Consolata alla quale tutti ci sentiamo devoti e affezionati.
Una processione
religiosa per le vie della Città è totalmente diversa rispetto a
tutte le altre sfilate alle quali questa Città assiste di
frequente e che hanno sempre altre finalità, spesso positive, ma
talvolta anche molto discutibili:
Una processione
religiosa non è una sfilata, ma un pellegrinaggio: essa
infatti richiama e ricorda il cammino della vita che ogni uomo
percorre su questa terra, cammino che ha una partenza, un
percorso più o meno lungo e una meta finale.
Una processione
religiosa non è mai contro qualcuno, ma è a favore di
tutti. Essa infatti porta sempre un messaggio di conforto, di
speranza e di salvezza.
Una processione
religiosa non la si fa per rivendicare qualcosa, ma per
offrire, come questa sera, la protezione della Vergine Consolata
su tutta la nostra Città.
Una processione
religiosa non è mai esibizionismo e tanto meno trasgressione,
ma semplice e chiara testimonianza dei grandi valori cristiani
che sono anche sempre valori profondamente umani.
Una processione
religiosa non intende imporre nulla ad alcuno, non si
farcisce di slogans ma di preghiere per implorare la
misericordia divina che è un dono di pace, di amore e di
rispetto fra le persone, dono che la Vergine Consolata questa
sera offre a tutti presentandoci il suo Figlio Gesù come unico
nostro Salvatore.
Una processione
religiosa è sempre un gesto pubblico di edificazione:
nulla in essa si trova che possa turbare la sensibilità morale
delle persone o l’innocenza dei bambini.
Questo è il
significato profondo che assume la nostra processione in onore
della Vergine Consolata; questo è il messaggio che i cattolici
di Torino desiderano lanciare alla nostra amata Città; questa è
la preghiera che deponiamo nel cuore della nostra Mamma celeste
affinché si prenda cura di tutti i suoi figli, di quelli vicini
a Lei e al suo Figlio Gesù e soprattutto di quelli lontani.
X Severino Card. Poletto
Arcivescovo di Torino>> |