Congresso della International Society for electromyography and
Kinesiology Torino, Centro Congressi Lingotto 28/6-1/7, 2006
Sono centinaia, sono comandati da impulsi
elettrici e ne generano a loro volta, possono solo tirare ma non
spingere. Sono fatti da migliaia di fibre ciascuna delle quali
potrebbe appena smuovere un chicco di riso ma tutte insieme
producono forze di molti quintali. Sono i muscoli, quelli che
Galvani due secoli fa fece muovere artificialmente, per la prima
volta, in una rana. Li vediamo agitarsi, la sera in televisione,
attivati da stimolatori dai mirabolanti quanto improbabili
effetti, muoversi con grazia nella danza e scattare negli sport.
Sono motori affascinanti per gli ingegneri e gli esperti di
scienze motorie che ne studiano i meccanismi di funzionamento e
di controllo.
Attività quotidiane, come il camminare,
scrivere a una tastiera o attivare un mouse coinvolgono decine
di muscoli in modalità, apprese con l’esperienza, non sempre
positive, come quelle utilizzate per camminare con i tacchi
alti, portare lo zainetto dei libri, lavorare a una linea di
montaggio o a un videoterminale. I disturbi neuromuscolari e
muscoloscheletrici, tra cui il mal di schiena, costano ai Paesi
Europei circa l’1% del PIL e milioni di euro sono investiti per
studiarli e prevenirli.
Lo studio del movimento e del sistema
neuromuscolare attraverso i segnali elettrici che i muscoli
generano e i comandi elettrici che li controllano (stimoli
elettrici esterni compresi) sono i temi delle ricerche in corso
da dieci anni nel Laboratorio di Ingegneria del Sistema
Neuromuscolare (LISiN) del Politecnico di Torino dove
ricercatori di tutti il mondo vengono a studiare tecniche nuove
di sviluppate con il contributo di ESA, Comunità Europea,
Fondazioni Bancarie locali e Regione Piemonte. La reputazione
internazionale di eccellenza del LISiN ha portato a Torino le
Olimpiadi di questo settore scientifico: il XVI Congresso della
Società Internazionale di Elettrofisiologia e Kinesiologia (ISEK)
che si svolgerà al Lingotto dal 28 giugno al 1 luglio
(www.isek2006.it).
Vi parteciperanno 400 scienziati da una ventina di Paesi, con
150 presentazioni orali e 250 posters. Un’ occasione da non
perdere per chi si occupa di scienze motorie, analisi del
movimento e muscoli in genere. Le applicazioni in medicina della
riabilitazione, dello sport, del lavoro e dello spazio, di cui
si parlerà, sono infinite
Schede tecniche sulle attività del LISiN
Scheda 1. Il LISiN e la Ingegneria del sistema neuromuscolare
Il Laboratorio di Ingegneria del sistema
neuromuscolare è parte del Centro di Bioingegneria creato dal
Politecnico di Torino e dal COREP alla fine del 1996. Vi
lavorano, in via Cavalli 22H, una decina di ingegneri e fisici
la cui attività è finanziata per circa il 50% da contratti
internazionali della Comunità Europea e della Agenzia Spaziale
Europea e per il 50% da contributi della Compagnia di San Paolo,
della Fondazione CRT e della Regione Piemonte.
Il sistema costituito dalla catena cervello,
midollo spinale, nervi periferici, muscoli, sensori di
posizione, forza e velocità, nervi periferici, midollo spinale e
cervello non è così diverso dal sistema calcolatore, controlli
periferici, motori, sensori di forza e velocità, calcolatore,
usato per controllare i movimenti di una macchina. Per questo se
ne occupano gli ingegneri, utilizzando i metodi di studio e di
progetto propri della ingegneria.
Ovviamente gli studi sono condotti con medici
e fisiologi, prevalentemente appartenenti a strutture
internazionali, e ne traggono benefici "pazienti" talvolta un
po’ speciali come gli astronauti, le persone a cui è stato
effettuato un trapianto di mano, gli sportivi, le persone con
patologie posturali e da lavoro, le donne con lesioni da parto,
le persone in riabilitazione motoria. Le applicazioni non sono
"curative" e sono solo moderatamente diagnostiche. Esse sono
principalmente preventive e di "monitoraggio" cioè di
osservazione della evoluzione nel tempo di situazioni, di
valutazione di efficacia di trattamenti o di allenamenti
sportivi o di contromisure per ridurre l’atrofia muscolare in
chi vive a lungo, senza peso e senza sforzi muscolari, nella
stazione spaziale.
In dieci anni il LISiN ha formato ottimi
ricercatori ma nessuno di essi ha trovato uno sbocco strutturato
al Politecnico o in altre università italiane. I migliori sono
ora in USA, Danimarca e Svezia dove sono stati chiamati con
posizioni stabili. Viene da pensare che laboratori di eccellenza
che, come questo, svolgono un grande servizio per la scienza,
servono ben poco al Paese che ne "espelle" i risultati
preferendo inquadrare nei pochi posti disponibili nelle
strutture universitarie personaggi scelti con criteri di ben
altro genere.
Scheda 2. Applicazioni in medicina del lavoro
Ammalarsi di computer, ammalarsi di lavoro.
Le patologie da lavoro sono sempre più diffuse, in particolare
tra le donne, e non sono solo relative a professioni in cui si
esercitano lavori pesanti come lo spostamento di pazienti a
letto da parte degli infermieri, ecc. ma anche all’uso
quotidiano di videoterminali e PC. Le statistiche dei paesi
scandinavi indicano che le giornate di lavoro perdute e le cure
per persone affette da questi problemi ammontano a circa 1% del
prodotto nazionale lordo. Una cifra enorme. Il problema si
aggrava con l’età e la Comunità Europea ha investito in milione
e mezzo di euro per studiare i muscoli di persone
ultracinquantenni che lavorano ai videoterminali. Il progetto è
stato coordinato dal LISiN (Politecnico di Torino e COREP) e
svolto insieme con partners svedesi, danesi, olandesi, tedeschi
e svizzeri. I muscoli più colpiti sono quelli del collo, delle
spalle, della schiena. In tre anni sono state sviluppate
apparecchiature, metodi di indagine e di interpretazione dei
segnali elettrici muscolari e sono stati studiati, in via
preliminare, oltre 350 lavoratori in 4 Paesi Europei. A Torino
sono stati sviluppati elettrodi e sistemi portatili per studiare
i lavoratori sul posto di lavoro. Il futuro ci riserva sorprese
interessanti come l’inclusione di sensori di "affaticamento
muscolare" incorporati negli abiti, che segnalino la necessità
di una pausa o di un cambiamento di posizione o di 5 minuti di "stretching".
Scheda 3. Applicazioni in medicina dello sport e dello
spazio.
Come fa ginnastica un astronauta che
galleggia senza peso e senza pesi da sollevare ? come si valuta
l’efficacia dell’allenamento di un maratoneta o di un
sollevatore di pesi (sulla Terra), o di uno scattista ? come si
deteriora il sistema neuromuscolare di una persona anoressica ?
A queste ed altre domande tentano di rispondere gli ingegneri
LISiN che hanno appena concluso il secondo anno di una ricerca
quinquennale finanziata dalla Agenzia Spaziale Europea e dalla
Compagnia di San Paolo, sulla valutazione del sistema
neuromuscolare in assenza di gravità, e quindi di peso. Ma le
ricadute economiche e sociali in tema di riabilitazione di
disabili e anziani e di medicina del lavoro sono certo più
rilevanti di quelle che riguardano gli astronauti nel lungo
viaggio verso Marte. I muscoli di maratoneti e scattisti sono
diversi e richiedono allenamenti diversi, quelli degli
astronauti senza peso e degli anziani a letto o delle ragazze
anoressiche sono ancora diversi. Come si ottimizza l’allenamento
e come si verifica la sua efficacia ? Numerose tecniche di
allenamento, metodi di valutazione e strumenti di misura e di
ricerca sono stati sviluppati a Torino in collaborazione con il
prestigioso Karolinska Institute di Stoccolma e l’Università di
Aalborg in Danimarca dove lavorano persone formate al LISiN di
Torino. Le ricadute applicative riguardano anche le palestre e
le tecniche di fittness praticate da chi intende mantenersi in
eccellente forma fisica e "monitorare" i cambiamenti che i suoi
muscoli subiscono.
Gli "indicatori di performance"
neuromuscolare sono ancora una volta i segnali elettrici
prodotti dai muscoli e da cui gli ingegneri sanno estrarre una
serie di preziose informazioni. Questi argomenti sono
affascinanti non solo per gli studenti dei corsi di Ingegneria
del sistema neuromuscolare e della riabilitazione motoria
offerti dal Politecnico di Torino ma anche per gli esperti di
scienze motorie e un buon numero di ricercatori stranieri che
chiedono di trascorrere presso il LISiN anni sabbatici o periodi
di ricerca. Negli anni scorsi il LISiN ha ospitato sudafricani,
francesi, canadesi, australiani a brasiliani e ora ospita un
ricercatore sloveno, un finlandese, un indiano e un canadese.
Per un ingegnere, da qualsiasi Paese provenga, non c’e macchina
più meravigliosa ed affascinante del corpo umano.
Scheda 4. Applicazioni in ginecologia
Quali sono i muscoli da cui maggiormente
dipende la qualità della nostra vita ? Gli sfinteri anale e
uretrale sono certamente ai primi posti della graduatoria. Chi
soffre di incontinenza o assiste una persona con questo problema
sa bene di che si tratta. Questa patologia è molto più diffusa
tra le donne che tra gli uomini anche a causa delle lacerazioni
o lesioni chirurgiche conseguenti ai parti. Del problema si è
occupato un progetto europeo condotto in gran parte dal LISiN.
Le fibre dello sfintere anale sono dispose
lungo archi di cerchio. E’ importante conoscere come esse sono
disposte e dove sono le delicate connessioni delle fibre nervose
che trasmettono i comandi volontari e se esistono forti
asimmetrie o cicatrici che possono dare seri problemi con
l’avanzare dell’età. Il sistema, sviluppato in collaborazione
con una azienda di Rivarolo, consiste di una sonda intra-anale
delle dimensioni di un dito che legge con 48 elettrodi i segnali
prodotti dalle fibre muscolari e ne estrae le informazioni utili
sia per una diagnosi sia per una terapia di rafforzamento
muscolare. Un test di pochi minuti prima del parto potrà in
futuro fornire al ginecologo o al chirurgo indicazioni utili su
come eseguire interventi con il minimo rischio per la paziente.
Aurion S.r.l. e Noraxon USA, Inc. hanno il piacere
di annunciare di aver definito un accordo di partnership
internazionale per l’integrazione nelle proprie linee di
prodotti dell’elettromiografo Aurion ZeroWire e degli
applicativi software Noraxon MyoResearch XP.
Noraxon ha inoltre assunto la responsabilità
dell’introduzione e della commercializzazione sul mercato
Americano dell’elettromiografo Aurion ZeroWire, quale
completamento della propria linea di prodotti.
Per quanto attiene il mercato europeo, le due aziende
hanno definito un accordo distributivo per il mercato tedesco
e per quello italiano che copre l’intera fascia di
prodotti hardware e software delle due società, in ambito
elettromiografico. Si consolida così ulteriormente la positiva
relazione esistente fra le due aziende fin dal 2001, anno di
inizio della distribuzione da parte di Aurion dei prodotti
Noraxon sul mercato italiano.
Noraxon USA, Inc, Scottsdale - Arizona, è leader di
mercato a livello internazionale nell’elettromiografia di
superficie, con una vasta gamma di prodotti hardware e software
per le esigenze della clinica e della ricerca
Aurion S.r.l, Milano – Italia, opera nel mondo delle alte
tecnologie per la medicina e ha sviluppato la piattaforma
ZeroWire per la trasmissione di segnali biologici a mezzo di
sonde wireless miniaturizzate. |