INAUGURAZIONE STAGIONE D’OPERA
2006•2007TURANDOT
Luca Ronconi firma per la prima volta una Turandot "nuda"
Teatro Regio, Martedì 10 Ottobre 2006 ore 20
Sicuramente la Turandot che inaugurerà la stagione del Teatro
Regio martedì 10 ottobre lascerà il segno. Per la prima volta il
capolavoro di Puccini verrà proposto in una messa in scena
volutamente "nuda", per manifestare la gravità della situazione
economica che ha colpito le fondazioni lirico-sinfoniche
italiane dopo i tagli ai contributi statali degli ultimi anni.
Luca Ronconi, giunto alla decima produzione al Regio, ha
accettato la sfida di rappresentare Turandot senza allestimenti
scenici e costumi, spingendo al massimo lo sforzo creativo della
regia pura. Una sfida resa possibile dalla grande capacità
creativa del regista, oltre che dalle potenzialità –
tecnologiche e umane – di cui è dotato il Teatro Regio: ponti
mobili, carrelli elevatori ed effetti di luce verranno impiegati
per creare giochi di volumi e le giuste atmosfere. Un grande
impegno anche per i protagonisti: Luana De Vol, José Cura,
Carmen Giannattasio e Askar Abdrazakov, chiamati a un’esecuzione
musicale, se possibile, ancora più intensa del solito, diretta
dal maestro cinese Lü Jia.
Anche il Gruppo Fondiaria Sai ha creduto nella scelta di
mettere in scena una Turandot così particolare, tanto da
rinnovare, per il terzo anno consecutivo, l’importante
collaborazione per la serata inaugurale, consolidando sempre più
l’impegno per il Teatro, di cui è Socio Fondatore, e per la
Città, alla quale è unito da un forte legame storico.
Ultima composizione di Puccini – che vi lavorò per circa tre
anni dal gennaio del 1921 fino alla morte, lasciandola
incompiuta dell’ultima parte dell’Atto III –, Turandot è tratta
dall’omonima fiaba teatrale di Carlo Gozzi, versificata da
Giuseppe Adami e Renato Simoni. Assai nota è la vicenda, per la
prima volta in Puccini di carattere fiabesco: la principessa
Turandot si promette in sposa al nobile che saprà risolvere i
tre enigmi da lei proposti, ma per chi fallisce c’è la
decapitazione. Il principe Calaf, nonostante la lunga serie di
pretendenti giustiziati e i tentativi per dissuaderlo della
giovane schiava Liù, del padre Timur e dei tre ministri Ping,
Pang e Pong, decide di sottoporsi alla prova, stregato dalla
figura della bella Turandot. Calaf risolve gli enigmi ma
l’incredula Turandot rifugge all’idea di sposare un principe
straniero e ignoto: quest’ultimo rilancia la sfida, accettando
di morire qualora lei riesca a scoprire il suo nome prima
dell’alba. A nulla valgono i tentativi di estorcere il nome
dalla bocca della piccola Liù che, per salvare il principe,
affronta il suicidio. La sfida di Calaf sarà così vinta e anche
Turandot verrà conquistata dal suo amore.
L’americana Luana De Vol è soprano dalla smisurata carriera
internazionale, eletta cantante d’opera dell’anno 2000,
richiestissima nel repertorio tardo-romantico tedesco e nei
ruoli di maggior spessore del melodramma italiano. Se il suo è
un debutto al Regio, graditissimo ritorno è invece quello del
tenore di fama internazionale José Cura, memorabile interprete a
Torino dell’Otello diretto da Claudio Abbado e del Samson et
Dalila che inaugurò la Stagione 1997-98; in sua alternanza e per
la prima volta al Regio è l’americano Frank Porretta, di casa
con il repertorio italiano, verista e non solo, affrontato
correntemente in tutto il mondo. Il personaggio di Liù sarà
interpretato dalla talentuosa Carmen Giannattasio; nei panni del
re tartaro Timur il basso russo Askar Abdrazakov. L’interessante
secondo cast è composto da Stefania Spaggiari (Turandot), Nicola
Martinucci (Calaf), Angela Marambio (Liù) e Carlo Cigni (Timur).
Completano la distribuzione degli interpreti Antonello Ceron (Altoum),
Giorgio Caoduro (Ping), Giacomo Patti (Pang), Gianluca Floris (Pong)
e Paolo Maria Orecchia (un mandarino).
Il maestro Lü Jia, nato a Shangai ma italiano d’adozione,
torna sul podio dell’Orchestra del Regio, incontrata in passato
per alcuni concerti sinfonici, per dirigervi per la prima volta
una produzione lirica. Tra i più dotati e apprezzati direttori
degli ultimi anni, la sua attività in Italia è radicata da tempo
avendo ricoperto la carica di Direttore principale in numerosi
teatri e orchestre; nel febbraio del 2006 è stato nominato
Direttore musicale dell’Arena di Verona. Il maestro del Coro del
Teatro Regio e del Coro di voci bianche del Teatro Regio e del
Conservatorio "G. Verdi" sarà, come sempre, Claudio Marino
Moretti.
Turandot, in scena per undici recite dal 10 al 22 ottobre,
sarà presentata al pubblico da Virgilio Bernardoni nel primo dei
consueti Incontri con l’Opera che si terrà nel Foyer del Toro
mercoledì 4 ottobre alle ore 17.30.