Antonio
Chiarenza
Fotografo
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Ideazione e realizzazione mostre fotografiche -
Foto d'autore per poster,calendari,guide e libri
- fotografo ufficiale di manifestazioni
culturali e sportive
STUDIO PUBBLICITARIO CHIARENZA • REALIZZAZIONE di
MATERIALE INFORMATIVO
E PUBBLICITARIO
Direttore Responsabile:
Antonio Chiarenza
fotografo e giornalista
"La fauna negli attuali
contesti sociali" è il titolo di un convegno in programma
mercoledì 18 aprile al Centro congressi "Torino Incontra"
per iniziativa del Servizio Tutela Fauna e Flora della
Provincia di Torino. Amministratori pubblici, studiosi di
zoologia, veterinaria, giuristi e sociologi si
confronteranno sul cambiamento in atto nel rapporto tra
fauna selvatica, territorio ed attività umane. Ad introdurre
i lavori sarà Gianfranco Righero, dirigente del Servizio
Tutela Fauna e Flora. Seguiranno le relazioni tecniche di
Marco Apollonio (direttore del Dipartimento di Zoologia
dell’Università di Sassari), Paolo Mussa (docente alla
Facoltà di Veterinaria dell’Università di Torino), Stefania
Operto (sociologa dell’Università di Genova), Elsa Cauvin
(presidente del Corso di Laurea in Produzioni animali,
Gestione e conservazione della fauna dell’Università di
Torino), Alberto Perron Cabus (consulente giuridico
dell’Unione Province Piemontesi) e di un ricercatore
dell’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica. L’Assessore
Mino Taricco illustrerà le linee guida della politica di
gestione faunistica della Regione Piemonte. La conclusione
dei lavori sarà affidata al Vice-Presidente della Provincia
e Assessore all’Agricoltura, Montagna, Tutela della Fauna e
della Flora, Sergio Bisacca.
"Ormai da una decina di anni, - spiega Bisacca - stiamo
assistendo a profonde modificazioni nell’uso dei suoli, con
l’abbandono della quasi totalità delle aree destinate
all’agricoltura e al pascolo nelle vallate alpine e nelle
zone collinari, con la conseguente estensione delle aree
boscate. In pianura si è intensificato il ricorso alle
colture intensive, mentre ampie zone rurali (alcune delle
quali circondate da aree degradate) sono state occupate da
attività produttive o ricreative estranee all’agricoltura.
Tutte queste modificazioni nell’utilizzo del territorio non
potevano non avere conseguenze sugli habitat in cui vive e
si riproduce la fauna selvatica locale".
"Le popolazioni di alcune specie, - sottolinea l’Assessore
alla Tutela della Fauna e della Flora - sono diminuite,
mentre altre hanno conosciuto un’esplosione demografica,
dovuta alle mutate condizioni ambientali. Nello stesso
periodo anche la sensibilità dei cittadini nei confronti
della fauna selvatica è mutata, con una più diffusa
attenzione alla tutela del benessere degli animali. Questo
insieme di fattori ha dato origine a nuove esigenze e nuove
emergenze che, allo stato attuale del quadro normativo di
riferimento, non trovano adeguate risposte da parte delle
istituzioni competenti in materia. Si ha l’impressione che
alcuni accorgimenti adottati non siano accompagnati da un
adeguato supporto tecnico-scientifico. E’ quindi necessario
un approfondimento sulle nuove problematiche e tematiche che
derivano dall’interazione tra la fauna selvatica e le
attività umane, per orientare l’azione politica, formativa e
tecnico-operativa".