Saint Vincent, 29 agosto 2009
Saint Vincent e Arnad (AO) Appuntamento con i salumi
alla scoperta dei DOP e degli IGIP nazionali,tra frodi e contraffazioni
Quarantunesima festa del Lardo ad Arnad in Valle d’Aosta
Ad Arnad in Valle d’Aosta si è tenuta la quarantesima festa del
Lardo dal 26 al 30 agosto 2009.
Si è trattato di cinque giorni dedicati al famoso lardo di Arnad,
alla cucina valdostana e a tutti i salumi d’Italia, con l’iniziativa
“Appuntamento con i salumi”. Il lardo di Arnad si caratterizza
soprattutto per due elementi: il primo l’alimentazione dei maiali da
cui si ottiene, a base di castagne e ortaggi; il secondo è la
stagionatura, per la quale sono utilizzati sale, aromi naturali,
spezie, ed erbe di montagna. Il lardo di Arnad matura, per almeno
tre mesi, nel “doil” che è un recipiente in legno di castagno
fabbricato dagli artigiani valdostani. Ad Arnard si è svolta
l’esposizione e degustazione dei salumi Dop e Igp italiani, nelle
caratteristiche casette in legno, che da sempre contraddistinguono
la manifestazione Fehta dou Lar, in località La Keya ad Arnad, nella
giornata di sabato 29 agosto, a partire dalle ore 10.30, si è svolta
un’esposizione di tutti i salumi Dop e Igp italiani, con la
possibilità di degustare i migliori prodotti della salumeria
italiana.
In occasione del quarantesimo anniversario della festa del lardo di
Arnad, l’Assessorato dell’agricoltura e risorse naturali, in
collaborazione con il Comune di Arnad, il Casino de la Vallée e la
Coldiretti ha organizzato il 29 agosto alle ore 10, al Centro
Congressi del Grand Hotel Billia di Saint Vincent,
l’incontro-dibattito Salumeria italiana tra frodi e contraffazioni,
un momento importante per porre in atto un confronto su un problema
cruciale, causa di reali danni al mondo agricolo, pienamente
consapevole che la filiera corta e la rigorosa etichettatura sono
garanzia della qualità.
Hanno partecipato all’incontro dibattito Giuseppe Isabellon,
Assessore regionale all’agricoltura e Risorse naturali,Nino Andena
,Vice Presidente della Confederazione Nazionale Coldiretti e
Presidente Associazione Italiana Allevatori,Gianni Capuzzi,Funzionario
della Direzione generale sviluppo agroalimentare,qualità e tutela
del consumatore,Francesco Ciani ,Direttore generale dell’Istituto
Nord –Est Qualità eGiancarlo Fiando,Funzionario Isituto Controllo
Qualità di Torino.
L’incontro è stato moderato da Paolo Massobrio,giornalista
enogastronomico,presidente del Club Papillon e autore del Il
Golosario, “la guida alle cose buone d’Italia.
Il dibattito finale ha permesso un confronto aperto tra i produttori
e le associazioni, quali i consorzi di tutela e promozione dei
salumi DOP e IGP italiani, sui problemi cruciali della salumeria
italiana, per scoprire le strade percorribili a tutela sia dei
produttori che dei consumatori.
Laura Genovese
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Il lardo di Arnad
Grande protagonista delle tavole valdostane, nasce in un piccolo
paese della bassa valle d'Aosta "Arnad", l’unico lardo europeo a
denominazione di origine protetta .
Considerato fino di recente un semplice condimento, con la sagra
della gastronomia locale "Festa del lardo" è stato rivalutato fino
ad ottenere una reputazione a livello nazionale .
Trova nei giorni nostri la sua giusta collocazione nelle tavole,
come un antipasto squisito .
Il lardo di Arnad prepara il palato del buongustaio per poi
accompagnarlo nei più disparati piatti tipici locali con un'armonia
di gusto regale, infatti è sempre presente come condimento nei primi
e nei secondi piatti, persino sui dessert .Riferimenti storici del
XVI secolo testimoniano la sua consumazione nell'alimentazione umana
e la grande versatilità del prodotto .
Il processo di produzione, affinato con gli anni, tramandato da
generazione in generazione, contribuisce a conferire al prodotto
caratteristiche uniche ed irripetibili .
Una particolarità del lardo d'Arnad e quella relativa
all'alimentazione del maiale che esclude mangimi integrati per
lasciar spazio ad alimenti quali castagne e ortaggi e al suo modo di
essere stagionato, con l'impiego di aromi reperibili in loco quali:
aglio, sale, rosmarino, alloro e salamoia e conservato in un
recipiente fabbricato artigianalmente con legno di castagno,
denominato "doil" .Il lardo si presenta con un profumo ricco di
aromi, estremamente piacevoli e con un sapore che ricorda le erbe
usate nella miscela per la salamoia .
Alessandro Soncin
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